Parte 38

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"Va bene. Per stasera basta. Andate a lavarvi e preparatevi per andare a letto, domani inizierà il vero allenamento per voi due. Non pensiate che sarà più facile di stasera, non siete ancora completamente fuori dai guai." Spiegò Aizawa.

Le sue parole mi fecero venire voglia di piangere in tutta onestà. Non perché fossi triste, ma perché ero davvero stanca! Anche se stasera non volevo stressarmi perché l'unica cosa che volevo era il completo relax.

Izuku & io lasciammo il campo di allenamento e ci facemmo strada all'interno del rifugio.

"Mi dispiace che tu debba affrontare tutto questo, (T/n). Non dovresti essere tu a dover fare tutto questo lavoro extra..." Si scusò improvvisamente.

"Dovrei essere io a scusarmi, siamo in questa situazione solo perché stamattina ho cercando di trasformare tutto in una competizione. Sfortunatamente, ti ho coinvolto nel mio errore." Spiegai.

Izuku non aveva bisogno di provare ad assumersi la colpa per qualcosa di cui ero responsabile. Inoltre, mi sentivo abbastanza male che anche lui stesse affrontando la punizione insieme a me.

"Beh, ti ho spinto io a farlo, quindi non sono del tutto innocente. Inoltre, non possiamo cambiare quello che è successo. Dovremo solo resistere un altro po', sicuramente non durerà per tutto il viaggio." Rassicurò.

Izuku era bravo con le parole. Il conforto sembrava essere uno dei suoi aspetti più forti.

"Sì." Sorrisi.

"Beh, fatti una bella dormita (T/n)." Rispose gentilmente.

"Anche tu, Izuku. Buonanotte."

Dopodiché, ci separammo e andammo a prepararci per andare a letto. Quando raggiunsi la stanza delle ragazze, tutte stavano già dormendo. Dato che nella stanza c'era un silenzio assoluto, dovetti tirare fuori un po' di Mission Impossible e intrufolarmi con cautela nel mio letto. Ero quasi lì finché non inciapai su Hagakure.

"Ow! Cosa dia- (T/n)?" Si svegliò.

"Scusa, non volevo." Sussurrai.

"Oh, ok. Notte..."

Ero stupita dalla velocità con cui si era riaddormentata.

'Aspetta... Sta dormendo nuda?'

...

"Stupidi ragazzini... Non avreste dovuto intralciarmi. Triste che non vivrete abbastanza per vedere un altro giorno..." Disse un uomo enorme e dall'aspetto mostruoso mentre camminava verso il bambino privo di sensi.

"LASCIALO STARE!" Urlai.

"Sei ancora viva? Heh, a malapena a quanto pare..."

"Giuro su Dio che se gli metti anche solo un dito addosso..." Minacciai.

Il villain camminò verso di me e si accovacciò a terra dove giacevo.

"Cosa hai intenzione di fare? Sembra che tu non riesca nemmeno a stare in piedi da sola nelle condizioni in cui ti trovi." Derise.

Quando si avvicinò, alzai rapidamente la mano e gli spruzzai un getto d'acqua in faccia, lasciandogli un profondo taglio sulla fronte.

"UGH! PERCHE' PICCOLA MERDA!" Urlò mentre mi prendeva duramente per la faccia.

"Agh!!" Urlai dal dolore.

Cominciò a stringere la presa.

"Desidererai di non averlo mai fatto..." Minacciò.

La pressione della sua presa aumentava ogni secondo che passava. Iniziai a piangere perché sembrava che la mia testa stesse per scoppiare quando all'improvviso, venni lasciata cadere. Il dolore che sentivo alla testa era così forte che mi sentivo svenire. Guardai il bambino & cercai di chiamarlo prima che tutto diventasse nero...

She's mine! - Izuku Midoriya, Shoto Todoroki, Katsuki Bakugo X Reader (TRADOTTA)Où les histoires vivent. Découvrez maintenant