cap. 38

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Zayn aveva molti dubbi.

Insomma, li aveva sempre avuti, sul suo modo di vivere, sulle sue amicizie, su lui stesso.

La sua mente lottava tra la voglia di scappare, uscire all'aria aperta e rivedere Liam, e la consapevolezza che però la prigione sarebbe dovuta essere la sua sorte a causa di tutti i suoi sbagli.

Anche se fosse riuscito ad evadere, che cosa avrebbe fatto? Avrebbe dovuto vivere come se fosse stato nessuno, lontano dai guai e dalla polizia, lontano dalle persone che avrebbero potuto riconoscerlo, lontano dalla sua casa e dalle sue cose.

Avrebbe dovuto cambiare totalmente la sua vita e rifugiarsi in qualche posto sicuro.

Però non c'era più tempo per pensare, mancava solo un giorno. Un giorno che avrebbe migliorato o peggiorato la sua sorte.

Non sapeva del piano di Louis, non sapeva come avrebbe fatto a farlo evadere, non sapeva se fosse la cosa giusta, Zayn non sapeva.

E se il piano fosse andato storto? Se non fossero riusciti a scappare? Probabilmente li avrebbero portati in un carcere più protetto e con detenuti di gran lunga peggiori.

Analizzava tutti i possibili scenari nella sua testa, ma nessuno di essi era totalmente positivo, ovviamente.

In tutto il tempo che non aveva visto Liam si era chiesto se stesse bene, cosa stesse facendo, se si fosse dimenticato di lui, e lo pensava, perché le guardie non venivano più a chiamarlo per una sua visita. Ma Zayn non sapeva che Liam non si era dimenticato di lui, erano le guardie scansafatiche di quel posto che avevano iniziato a mandar via il riccio senza nemmeno avvisare Zayn, perché sapevano che tanto non avrebbe voluto parlare con lui.

Liam continuava a pensarlo tutto il giorno tutti i giorni, e in realtà era la stessa cosa che faceva anche il moro.
Che spreco pensarsi e non dirselo, lo aveva sempre pensato.

Gli voleva semplicemente un bene infinito, o forse di più, e per quanto la sua mente avesse provato a dimenticarlo non ci era riuscita minimamente.

I suoi sogni giravano intorno alle sue guance calde, la bocca rossa e i capelli morbidi, abbracciava il cuscino e immaginava di abbracciare lui, e non ci sarebbe stato mai nessuno che avrebbe potuto prendere il suo posto. Era una persona speciale che aveva un posto speciale nel suo cuore.

"Zayn" il moro si girò di scatto, erano in mensa ma non riusciva a distinguere da quale parte lo stessero chiamando.
"Oh, Louis" riuscì a scorgere i suoi occhi blu tra le altre persone.

Louis stava correndo verso di lui, sembrava avere uno sguardo arrabbiato, cosa c'era che non andava? Sicuramente qualcosa era andato storto, lo sapeva.

Il liscio arrivò davanti a lui, non gli diede nemmeno il tempo di parlare che gli tirò un pugno in pieno viso.
Zayn barcollò e cadde a terra, mentre gli altri detenuti li guardavano curiosi.

"L-Louis che cosa caz-"
Un altro pugno.

Non aveva la forza di ripararsi o di toglierselo di dosso, che cosa cazzo stava succedendo? Perchè lo stava facendo? Che colpa aveva ora?

Lo sapeva.

Non avrebbe dovuto fidarsi di Louis.

♡spazio autrice♡
Louis ma cosa fai

- :)

I Don't Mind- Z.M.Where stories live. Discover now