cap. 36

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Louis era preoccupato per Zayn, dopo che lo aveva visto fare quello ancora di più.

Sapeva che aveva bisogno di aiuto, ma semplicemente non sapeva quale fosse il modo più giusto per aiutarlo, perché non era qualcosa di fisico, pratico, era qualcosa di mentale.

Fortunatamente ora avevano l'ora d'aria, erano tutti fuori e il liscio si guardava intorno per scorgere Zayn, appena lo vide l'unica cosa che fece fu corrergli incontro e abbracciarlo.

Il moro all'inizio rimase fermo, poi semplicemente si rilassò e si lasciò cullare dalle braccia del liscio, mentre gli altri detenuti ridevano di loro o gli passavano davanti tirandogli spallate, ma a loro non importava.

Zayn avrebbe ringraziato Louis, così tanto.
Gli sarebbe stato riconoscente per tutta la vita, e non solo per quello che stava facendo ora per lui, ma perché lo avrebbe anche aiutato a..

"Tomlinson non credevo fossi frocio" il suo compagno di cella gli passò avanti deridendolo, Louis lo ignorò, guardò Zayn e gli sorrise cercando di rassicurarlo.

Si sedettero in disparte e iniziarono a parlare, chiacchierare come il moro non faceva da tanto tempo, e può sembrare stupido, ma ne aveva veramente bisogno. Di non pensare a tutta quella merda, di sentirsi libero almeno per qualche minuto.

E Liam?

Beh Liam in quel momento si trovava a casa sua, seduto sul pavimento con un piatto di pasta sulle gambe, fissava il vuoto.
Doveva trovare un modo di tirare Zayn fuori di prigione, lo aveva visto fare in tanti film, non sarebbe dovuto essere così difficile, no?
...no?
Ma chi prendeva in giro, in vita sua non aveva mai fatto del male nemmeno ad una mosca, sicuramente non era capace di far evadere qualcuno di prigione.

Ci pensava giorno e notte.

Da quando il moro era andato via lui non era più uscito di casa, se non per comprare il necessario o per andare in carcere negli orari di ricevimento per sperare di vedere di nuovo quei capelli corvini e quegli occhi profondi, senza risultato.

Gli mancava come il respiro, non aveva più le forze o la voglia per fare nulla, se ne stava tutto il giorno a fissare il muro, fin quando non arrivava ora di andare a letto, e allora fissava il soffitto.

Zayn non aveva idea di quello che stesse passando Liam, credeva di stargli restituendo la sua vita, mentre in realtà gliela stava togliendo.
Non riuscivano a fare a meno l'uno dell'altro e la cosa non sarebbe mai cambiata.

"Zayn, veramente, posso aiutarti in qualche modo?.." Louis lo guardò rassicurante.
"È una cosa con cui ho problemi da tanto tempo, e ora sta peggiorando, non è facile stare qui, non so come faccia tu"
"Ormai mi sono abituato, dovrò rimanerci per molto altro tempo d'altronde"
"Se posso chiedertelo..come..cioè, perché.."
"Come sono finito in galera?"

Zayn abbassò lo sguardo e annuì.

Prese un respiro profondo e poi "omicidio" proferì.
Il moro rimase col fiato sospeso per qualche secondo.
"Il mio patrigno, lui..violentava mia sorella, un giorno ho deciso di avvelenarlo, non poteva andare avanti così" Il liscio si massaggiò il mento, come se stesse ricordando tutto ciò che era accaduto.
Lo avrebbe rifatto un miliardo di volte, non era pentito delle sue azioni.

"Non ti giudico, probabilmente lo avrei fatto anche io" Zayn cercò di sorridergli lievemente.

"Tanto ho intenzione di andare via da qui" Affermò sicuro.
Il moro spalancò gli occhi, assumendo un'espressione interrogativa.
Louis semplicemente serrò le labbra tra loro "Non posso dirti niente, ma fidati di me" Gli diede una leggera pacca sulla schiena.

Detto ciò si alzò e andò via, mentre Zayn, scosso dalle sue parole, rimase immobile fissando il verde prato sotto di lui.
Cosa significava? Sarebbe uscito di prigione? Come? E se li avessero scoperti?

♡spazio autrice♡
non sono pronta ad ora che ricominceranno tutte le verifiche e interrogazioni, le vacanze di Natale non sono servite proprio a niente sono stanchissima lo stessoo

I Don't Mind- Z.M.Where stories live. Discover now