cap. 34

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Era intenzionato a lasciar andare Liam, stavolta per davvero.
Vederlo in quelle condizioni lo aveva veramente fatto riflettere. Il dolce e solare Liam si era trasformato nell'opposto a causa sua? No, non avrebbe dovuto permetterlo dall'inizio.

Perciò tutti i giorni si svegliava, fissava il soffitto per qualche minuto cercando di farsi forza e ripetendosi i motivi per cui Liam stava meglio senza di lui.

Aveva avuto molto tempo per riflettere, troppo. La sua testa scoppiava, ma cosa poteva fare? Era in trappola, e lo sarebbe stato da lì in avanti, l'unica cosa che poteva fare era aspettare. Ed era straziante, sentire il tempo che passava ma non poter vivere all'aria aperta.

A volte gli capitava di immaginare cosa avrebbe fatto dopo essere stato rilasciato. Avrebbe fatto tutto, o forse niente. Dove sarebbe andato? Con chi sarebbe stato? Era tutto da vedere.

Una cosa che aveva imparato era quella di non abbandonarsi a sè stesso, glielo aveva consigliato Louis. Era l'unica cosa che in quel posto non doveva assolutamente succedere.
Doveva rimanere vigile, contare i giorni che passavano, focalizzarsi sulla concentrazione, quello poteva aiutarlo.

Liam lo veniva a trovare una volta a settimana, e puntualmente tornava a casa senza aver parlato e nemmeno visto Zayn.
Ma non aveva intenzione di rassegnarsi, assolutamente no.

Sapeva perchè il moro lo stava evitando. Sapeva che Zayn aveva paura di ferire le persone che amava, perciò avrebbe anche aspettato per i successivi cinque anni pur di poterlo rivedere.
Le sue giornate erano vuote senza la sua presenza, senza il suo profumo, senza le sue lamentele o i suoi vestiti sparpagliati in giro. La sua vita aveva perso colore.

Il moro cercava di sopravvivere in quel posto, sapeva che ci sarebbe rimasto per abbastanza tempo da rischiare di essere schiacciato, forse letteralmente, dagli altri detenuti, quindi semplicemente se ne stava per le proprie ma non troppo, non si faceva notare ma parlava con Louis e i suoi compagni di cella, non faceva parte dei più forti ma nemmeno dei più deboli.

Non era facile riuscire a non perdere il controllo, in quel posto chiuso non sarebbe nemmeno riuscito a distinguere il giorno dalla notte se non fosse stato per i pasti, che avvenivano ad orari precisi, e l'ora d'aria.
Una volta ogni due settimane poi, potevano "farsi la doccia" se così poteva chiamarsi. Erano comunque legati e l'acqua era perennemente fredda, ma sembrava quasi un sollievo.

A volte aveva voglia di sprofondare e tagliarsi, altre volte voleva scappare, altre ancora voleva solo lasciarsi andare per la stanchezza, fortunatamente aveva Louis che lo spronava ad andare avanti.

"Ehi Zayn" Louis chiese affacciandosi dalla cella di fronte alla sua.
"Louis"
"Dormi?"
"Che razza di domanda è" Zayn sorrise con le poche forze che gli rimanevano
"Io non riesco a dormire, a cosa pensi?"

Il moro sospirò
"A come sono riuscito a sprecare la mia vita come se nulla fosse"

"Dovresti focalizzarti sui tuoi obbiettivi Zayn, non sui tuoi errori passati, fidati di me, sono qui da molto più tempo di te"

Zayn aveva quasi la tentazione di chiedergli cosa avesse fatto per meritare tutti quegli anni di carcere, ma pensò che quello non fosse il momento adatto per parlare di ciò

"Non posso farne a meno"

"Domani ne parliamo bene, ora cerca di dormire che ti sento stanco"
"Grazie Louis, buonanotte"
"Buonanotte Zayn"

Ecco, era in quei momenti che il moro era grato di aver trovato una persona come Louis che stesse al suo fianco e lo aiutasse nei momenti difficili, proprio come avrebbe fatto Liam.

Si strinse nelle coperte a causa dell'umidità che avvolgeva la sua piccola cella, che non riuscirono comunque a scaldarlo, strinse il cuscino e si disse che sarebbe andato tutto bene.

♡spazio autrice♡
mi scuso ancora una volta per il ritardo, ma la scuola italiana sucks. spero che vada tutto bene<3

I Don't Mind- Z.M.Where stories live. Discover now