Parte 5 Il compleanno

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Io e Gloria ci siamo cambiate per l'occasione indossando outfit simili, maglione bianco su gonna a quadri. L'idea non è mia, ma visto l'entusiasmo della mia amica per la giornata di oggi sono stata più che felice di adeguarmi. L'atmosfera in casa è distesa e serena. Chiacchieriamo della nostra vita in città e dei cambiamenti o, più in particolare, dei pettegolezzi che al momento girano in paese.

«I signori Scotti sono diventati nonni. Melissa non era una vostra compagna di classe?» chiede Laura a Lorenzo e Thomas. Annuiscono ma dalle loro facce pallide si capisce quanto la cosa gli estranei.

«Pare che il marito di Melissa stia lavorando nel negozio del suocero. Sai quello in zona industriale?» annuiamo tutti. Conosciamo bene la famiglia Scotti. Sinceramente avevo un ricordo diverso di Melissa, ma non mi sorprende che stia mettendo su famiglia.

«Dopotutto a ventisette anni non è troppo presto.» Sta dicendo mamma sotto l'approvazione di Laura che annuisce con gran vigore.

Se le conosco bene quelle due hanno un secondo fine. Ho la netta impressione che l'argomento non sia venuto fuori a caso. Le parole successive di mia madre me lo confermano:

«Siamo noi che stiamo invecchiando. Se qualcuno non si muove sarò ormai troppo vecchia per godermi i nipoti.»

A Lorenzo va di traverso il prosecco mentre papà e Alberto scoppiano a ridere. Io e Gloria ci guardiamo esterrefatte per poi prendere a sghignazzare. Gloria da una gomitata a Thomas che le siede accanto sul divano «Hai sentito? Qui ci vuole qualcosa di concreto.»

«Non guardare me.» la fredda lui finendo il suo drink in un solo sorso.

Laura si rivolge verso Edoardo «Con Vanessa come va? Mi aspettavo di vederla oggi.»

«No, mamma. È impegnata.» risposta pronta. Breve. Chiaramente preparata.

Mi stizzisco e comincio a muovermi irrequieta sulla sedia. Lo sguardo di Thomas segue i movimenti nervosi delle mie gambe fasciate dai collant neri per poi risalire sul volto dove mi trova pronta a fargli una smorfia. Che vuoi? gli chiedo con gli occhi.

Lui scuote la testa e giurerei di sentirlo dire: Sei senza speranza!

Assottiglio lo sguardo «Fatti i fatti tuoi!» lo bisbiglio, ma il momento di silenzio fa risuonare la mia voce intorno a noi.

«Che succede?» domanda Laura passando lo sguardo tra me e Thomas.

«Nulla. È tutto okay.» Sorrido, sfidando Thomas a contraddirmi. Lui mi restituisce un ghigno. Quanto vorrei cancellargli quella smorfia dalla faccia, magari a suon di schiaffi. È dal nostro ultimo e scoppiettante incontro nel suo ufficio che non ci parliamo. Ci stiamo evitando alla grande. Fino ad adesso sembrava funzionare a meraviglia. Meno abbiamo contatti e meglio stiamo. Ho intenzione di continuare su questa linea per tutto il weekend, non dovremmo avere problemi se lui collabora.

Il pranzo si rivela un vero trionfo di leccornie derivate dalla tradizione delle nostre famiglie. Mia madre e Laura si sono impegnate molto per rendere questo compleanno memorabile. Io e Gloria contribuiamo nell'allestimento della tavola e nell'organizzazione delle portate. A fine pasto sono però gli uomini a sparecchiare e caricare la lavastoviglie. Edoardo si offre di preparare il caffè da servire con la torta. Mentre gli altri si rilassano io lo seguo in cucina per aiutarlo con le tazzine.

«Quindi tu e Vanessa?» butto lì appena restiamo soli. In realtà la curiosità mi sta uccidendo.

Edoardo alza le spalle «Ci siamo presi una pausa.»

«Una pausa?» non riesco a nascondere una punta aspra nella voce.

Lui mi osserva «Lo so cosa stai pensando. Sono un idiota a darle ancora importanza.»

IL FRATELLO SBAGLIATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora