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La prima cosa che vedo aprendo gli occhi, è il perfetto profilo di Keiji.

Il naso all'insù, la pelle chiara e gli occhiali sistemati fra i capelli.

Ha le sopracciglia scure, aggrottate, e se ne sta a pancia in giù a guardare qualcosa su cellulare.

Direi che non si è ancora rivestito.

Lancio uno sguardo oltre il letto e sì, i suoi boxer sono ancora lì.

Mi sporgo verso di lui per dargli un bacio.

- Ben svegliato Kou-

- Che ore sono? -

- Sono da poco passate le dieci - dice battendomi l'indice sulla punta del naso.

- Come mai sei già sveglio? Di solito sei tu quello che dorme fino a tardi-

Sorride, le sue dita si spostano sulla mia guancia.

- Guarda qui - dice indicando il telefono con un cenno della testa.

Sulle schermo vedo foto di cucine, camere da letto, bagni.

Righe e righe di descrizioni e misure.

- Sono... case in affitto?- domando con una nota di confusione nella voce.

- Da un paio di giorni stavo cercando un nuovo appartamento adatto a noi. Uno vicino alla palestra e collegato bene all'università, ma non ce ne possiamo permettere nessuno al momento -

Si gira mettendosi sulla schiena, l'espressione sorridente ma rassegnata dipinta in faccia.

- Non abbiamo alcuna fretta di andarcene Keiji, stai tranquillo - allungo il collo verso di lui, stampandogli un bacio sulla guancia.

- Tu sai sempre cosa dire, Kou. Grazie - chiude gli occhi, preme la fronte contro la mia.

È frustrante, lo capisco.

Ci eravamo ripromessi una casa più grande, più bella e più comoda ma siamo come bloccati qui.

Mi piace questo appartamento.

È il simbolo della mia indipendenza, vivo qui da quando ho diciannove anni.

Questa casa è un capitolo importante della mia vita, un capitolo che voglio chiudere per poterne iniziare un altro con il mio fidanzato.

- A che pensi?-

Il corpo di Keiji aderisce al mio, si incastra perfettamente tra le pieghe della mia pelle.

- Da quant'è che non usciamo con Kuroo e Kenma, Kei?- chiedo di così, di punto in bianco.

Ci pensa su rivolgendo lo sguardo al soffitto.

- Un mesetto credo, perché me lo chiedi?-

- Possiamo invitarli a cena stasera? -

Sul viso di Keiji si apre un largo sorriso e annuisce freneticamente prima di riprendere il telefono fra le mani.

Cerca tra in rubrica il contatto di Kozume, teneramente segnato come "Ken Ken" con tre cuoricini rossi al seguito.

Dopo cinque squilli, finalmente risponde.

Ma è una voce troppo profonda per essere quella di Kozume.

- Hey 'Kaashi, Kenma dorme ancora. È urgente? Devo svegliarlo? - sento dire al mio migliore amico attraverso il cellulare in vivavoce.

- Oh no Kuroo, tranquillo, lascialo riposare. Ha fatto di nuovo tardi per registrare, vero?-

- Indovinato -

What's this feeling? ~ BokuakaWhere stories live. Discover now