Un paio di mani mi tirano forte i capelli, le gambe che mi stringono la vita e le labbra che si aprono piano contro le mie.
Mi manca l'aria, ma non ho intenzione di fermarmi.
Di più. Voglio di più.
Le mie dita affondano nelle sue gambe.
Inarca leggermente la schiena, la testa sprofonda nei cuscini del divano.
Sospira mentre i baci si spostano sul collo.
- Posso mordere?- chiedo, la voce roca, non sembra la mia.
- Si-
Non aggiunge altro.
E io non me lo faccio ripetere un'altra volta.
Nell'aria c'è odore di fumo.
I suoi vestiti, i suoi capelli sono impregnati dall'odore della sigaretta abbandonata nel posacenere sul tappeto.
Non l'ha fumata tutta.
È troppo? Sto andando troppo oltre?
- Vuoi che mi fermi?-
- Perché non continuiamo ancora un po'?-
Mi tira di nuovo a sé, le nostre labbra si scontrano un'altra volta.
Per l'ennesima volta.
Le mani di Keiji scendono dai miei capelli al collo.
Seguono la mia schiena, si infilano sotto la maglietta.
Graffia.
Ma non mi fa male.
Mi fa risuonare un gemito in gola.
Se ne accorge e sorride soddisfatto mentre lo bacio.
È tutto perfetto e la nostra calma si rompe quando sentiamo una chiave girare nella toppa della porta d'ingresso.
Ci stacchiamo di colpo, esclamiamo un "cazzo" all'unisono e ci precipitiamo giù dal divano.
Nella fretta urto il posacenere.
Cade tutto sul tappeto e la sigaretta che ancora bruciava rovina i fili.
- Merda- dice Keiji.
Cerca di sistemarsi i capelli, per quanto può, schiaccia il filtro con una delle ciabatte che porta in casa e la spinge sotto al divano.
In quel preciso istante, sua madre fa capolino in salotto.
La madre di Keiji è bellissima. Identica a lui.
Stessi occhi blu, stessa andatura elegante, stessi capelli neri.
La prima volta che l'ho vista, sono rimasto incantato e Akaashi mi ha tirato una gomitata sul fianco, stizzito.
- Ciao Keiji- dice sorridendo.
- Mamma, non mi aspettavo di vederti- le cammina in contro il mio ragazzo.
- E ti dispiace?- gli pizzica amorevolmente una guancia e Akaashi ride piano.
Si abbracciano, ma non dura così tanto.
Sua madre arriccia il naso e lo guarda con sospetto.
- Puzzi di fumo- decreta.
Gli tende una mano e dopo aver sbuffato, Keiji le consegna il pacchetto che aveva in tasca.
È una scena che ho già visto.
-Non le interessa che fumi. Solo, non devo farmi scoprire- mi ha detto una volta.
ŞİMDİ OKUDUĞUN
What's this feeling? ~ Bokuaka
Hayran Kurgu"Akaashi è sempre lo stesso. Io sono sempre lo stesso. La squadra è sempre la stessa. Ma ho una certezza, una consapevolezza. Keiji non è solo il ragazzino del secondo anno che mi ammira e mi fa sentire invincibile. [...] Di Akaashi non c'è una sing...
