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So che hanno litigato, dopo quella sera, Keiji e sua madre.

So che hanno alzato la voce appena sono uscito dalla porta.

Ma si ostina a dire che è tutto okay, che non c'è nulla di cui preoccuparsi.

Lo dice anche se ha lo sguardo triste.

Quando c'è lei, Akaashi non vuole nessuno a casa sua.

Io sono una piccola eccezione, sono il suo ragazzo, ma rispetto la scelta e quindi preferisco fare altro.

Di solito usciamo.

Prendiamo il treno, ci allontaniamo dal nostro quartiere.

Oggi, diversamente dal solito, il vagone è pieno.

Siamo completamente schiacciati tra le persone, quasi non si respira.

L'espressione contrariata di Keiji mi fa sorridere.

Odia le folle. Le detesta.

È una persona solitaria, lui.

Il suo petto aderisce al mio.

Deve stringersi a me, altrimenti rischia di cadere ad ogni fermata.

Non ci prova neanche a tenersi al corrimano.

Akaashi non sembra un amante del contatto fisico.

In realtà non perde occasione per attaccarsi a me.

È una cosa che adoro.

Mi piace da impazzire.

Scendiamo quasi alla fine della corsa, un attimo prima che le porte del vagone si chiudano.

Ci teniamo per mano e ci facciamo spazio tra la gente letteralmente spingendola.

Ci scusiamo almeno una dozzina di volte prima di riuscire ad arrivare fuori.

Una volta usciti dalla stazione ci guardiamo attorno.

Ci sono persone che corrono in tutte le direzioni.

È una zona piuttosto trafficata, piena di negozi.

- Hai fame?- chiedo mentre camminiamo senza una meta precisa, ancora mano nella mano.

- Sempre. Ti va di andare in una pasticceria?-

Adora le cose dolci.

Soprattutto le caramelle.

Ne ha sempre un pacchetto in tasca.

Me le offre ma io rifiuto quasi tutte le volte.

Preferisco lasciarle a lui.

- C'è un posto dove possiamo andare. Me l'ha consigliato Kuroo- indico l'altro lato della strada.

È un locale piccolo, ben curato, con pochi tavoli.

Keiji dice che gli piace il colore delle pareti.

Lilla. Le pareti sono ricoperte da una carta da parati lilla a strisce bianche.

- Piace anche a me-

Ci sediamo in fondo, lontani dagli altri clienti.

Una cameriera ci raggiunge al tavolo, prende le nostre ordinazioni sorridendo e va via dopo poco.

Per me un tè freddo, Akaashi ha scelto la torta alle fragole che ha visto prima in vetrina.

Quando la cameriera torna al nostro tavolo, Keiji non aspetta neanche un secondo.

Mangia quella torta come se fosse la cosa più buona che abbia mai provato in vita sua.

O come se non toccasse cibo da mesi.

What's this feeling? ~ BokuakaWhere stories live. Discover now