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⚠️ Attenzione ⚠️
In questo capitolo sono presenti contenuti sessualmente espliciti.



Come dicevo, tutto sembra andare a rallentatore.

Arriviamo a casa correndo, nel silenzio della notte che è calata su Tokyo, in ascensore non riusciamo a toglierci le mani di dosso.

La schiena di Keiji aderisce piano alla porta di casa ancora chiusa.

Continuo a baciarlo mentre con una mano gli tengo un fianco e l'altra cerco di far scattare la serratura.

Potremmo spogliarci qui, sul pianerottolo.

Giuro, sono disposto a farlo, ma i vicini già non ci sopportano e non voglio rischiare di scatenare una lite.

La porta si apre e noi scivoliamo dentro casa con calma.

Chiudo la porta con un calcio, è l'unica cosa che fa rumore oltre i nostri passi e i nostri baci.

Con le mani che tremano, forse per l'eccitazione, forse per il freddo, Keiji inizia ad aprire la mia camicia.

Gli prendo i polsi.

- Fermo -

Il suono della mia voce, duro, un po' cattivo aggiungerei, lo fa sussultare.

Sussurra delle scuse, parla con un pizzico di ironia nella voce, sorride contro le mie labbra e mi bacia ancora.

Ma è aggressivo ora.

Morde, ansima, spinge il suo corpo contro il mio.

Mi sta mangiando vivo.

Inutile dirlo, ma ho caldo ovunque.

Poso le mani sul retro delle sue cosce, lo tiro su.

In un attimo i suoi piedi non sono più ancorati al pavimento, ma incrociati dietro la mia schiena mentre le sue gambe mi stringono i fianchi.

- Portami in camera da letto Kou -

Abbassa la testa sul mio collo.

I capelli mi solleticano la guancia destra mentre traccia con la lingua la linea della mascella e succhia la pelle dietro l'orecchio.

Camminare mi riesce molto difficile.

Quando arriviamo nella nostra stanza, lascio che Keiji si sieda sul letto.

Io resto in piedi, comodamente infilato fra le sue gambe.

Mi spoglia con calma.

Finisce di aprire la camicia, apre bottone e zip dei miei pantaloni e li abbassa fino alle ginocchia.

Li sfilo praticamente scalciando insieme alle scarpe.

Gli poso una mano sul petto, lo spingo delicatamente contro il materasso.

Le lenzuola si arricciano sotto il peso del suo corpo.

Infilo una mano sotto i suoi vestiti, sul petto.

È bollente.

La sua pelle scotta.

- Dio quanto sei bello -

La luce dei grattacieli di Tokyo filtra dalla finestra chiusa e illumina il viso del mio adoratissimo Kei.

Gli occhi aperti appena, la bocca socchiusa e le labbra lucide.

Via la maglietta.

Via le scarpe.

Via i pantaloni.

Finisce sotto di me, con le sue braccia allacciate al mio collo mentre mi prendo il mio tempo per baciarlo.

What's this feeling? ~ Bokuakaحيث تعيش القصص. اكتشف الآن