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Rido riguardando le foto che Keiji mi ha mandato negli ultimi quattro giorni.

Si comporta da perfetto turista con la sua amata Polaroid al collo e gli occhiali da sole quasi sempre sistemati fra i capelli.

Sorride, nelle foto che gli scatta il padre, e fa il segno della vittoria con le dita.

Si è abbronzato sul naso e sulle guance, un paio di adorabili lentiggini hanno fatto la loro comparsa.

Io, come una mamma apprensiva e preoccupata, gli chiedo costantemente se ha mangiato.

Mi manda la foto del cono gelato che ha in mano in questo preciso istante.

Anche lontano da casa, Keiji rimane fedele al suo gusto preferito.

Nocciola.

Non lo cambierà mai.

Gli faccio notare che si sta sciogliendo, che un paio di gocce gli sono cadute sulla mano.

Ci scambiamo un altro paio di messaggi e torna offline.

Sospiro un po' avvilito davanti allo schermo spento del telefono.

Non vedo l'ora che torni.

Altri sei giorni e potrò rivederlo.

Nel frattempo mia madre ha anche cambiato idea sulla punizione.

Sono di nuovo libero.

Mi permettono di uscire a patto che torni presto a casa.

Un po' una seccatura ma meglio di niente in ogni caso.

Ma nessuno è in città, in questi giorni.

Kuroo e Kenma non torneranno prima di due settimane, Konoha sta passando gli ultimi giorni a ripetere per l'esame di ammissione all'università.

E Keiji... beh Keiji non è nemmeno in Giappone.

Dovrei smetterla di pensare sempre a Keiji.

Keiji di qua, Keiji di là.

Devo distrarmi.

Televisione?

Sì, la TV andrà benissimo.

Scendo dal letto per andare al piano di sotto e scendo le scale con calma, non come faccio di solito, che Hisa e Fumiyo stanno riposando nella loro stanza.

Oggi fa caldo.

Più caldo del solito.

Nessuno avrà nulla da ridire se resto senza maglietta, giusto?

Giusto.

Mi lancio sul divano, i cuscini cadono e non ho alcuna voglia di alzarmi per prenderli.

Mi guardo intorno.

Ho dimenticato il telecomando.

Impreco ad alta voce e menomale che i miei non sono in casa altrimenti sarebbero stati guai.

Cerco il telefono, mi rendo conto di averlo lasciato sul letto in camera mia.

Okay, non ho intenzione di rimanere a casa un secondo di più.

Salgo al piano di sopra, rischio anche di cadere per le scale, mi cambio i pantaloncini che questi di solito li uso come pigiama.

Canottiera, scarpe da ginnastica, prendo cellulare e auricolari e sono pronto.

Entro solo un secondo nella camera di Fumi e Hisa.

Do un bacio tra i capelli alla mia sorellina.

Si sveglia all'istante, lei che ha il sonno leggero.

What's this feeling? ~ BokuakaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora