Ad interrompere il silenzio fu il suono del campanello e Sasuke si diresse verso la porta ipotizzando chi fosse e, infatti, appena aprì, si ritrovò davanti una chioma bionda.

"CHE CAZZO SIGNIFICA-".

Sasuke: "Non urlare. Mio padre già ti ha spiegato tutto, immagino".

Naruto: "Sì. Tutto", sottolineò.

Sasuke: "Anche dello...".

Naruto: "Sì, anche di quello".

Sasuke: "Oh Dio mio..." esclamò scompigliandosi leggermente i capelli in segno di imbarazzo, subito dopo gli fece spazio per entrare.

Mikoto sentendo l'Uzumaki si affrettò ad andare dai due ragazzi. "Naruto... Ciao".

Naruto: "Buongiorno signora, ecco... Il signor Uchiha mi ha detto che posso restare qua. Almeno fin quando non arresterà l'assassino".

Mikoto: "Ma certo... Sasuke, è un problema se dorme con te?".

L'Uchiha scosse la testa in segno di negazione. Doveva tenere il biondo sott'occhio, non poteva permettersi nemmeno un falso passo.

Sentì il suo telefono vibrare e il messaggio che lesse gli fece perdere un battito. Sentì immediatamente il suo cuore martellare sempre più insistentemente. L'ansia gli iniziava a salire, i giramenti di testa iniziavano a comparire. Si appoggiò al muro, sotto gli sguardi preoccupati della madre e dell'amico.

Mikoto: "Tesoro... Che succede?".

La vista gli si annebbiò.

Naruto: "Sasuke!".

Le voci erano lontane. Sentì solo due braccia che lo afferrarono prima di perdere i sensi.

-Orochimaru: Appena vieni ho una bella sorpresa. O brutta. Dipende dai punti di vista. Sappi solo che so quello che è successo, se vieni con tuo padre, è meglio che tu saluterai il tuo amichetto biondo.

~~

Quando l'Uchiha si svegliò, si ritrovò tutta la famiglia al completo, con l'aggiunta dell'Uzumaki e di Suigetsu.

Si ricordò immediatamente del messaggio che lesse poco prima di svenire e si concentrò per non farsi venire l'ansia nuovamente.

Fugaku: "Se hai bisogno, posso farti seguire da qualche specialista".

Sasuke: "Mh?".

Fugaku: "Magari qualche psicologo, penso che tu ne abbia bisogno".

Sasuke: "Sì... Forse hai ragione..." disse abbassando gli occhi. In fondo, essere seguito a livello psicologico non gli avrebbe fatto altro che bene.

Itachi: "Hai ancora intenzione di seguire il tuo piano?".

Sasuke: "Sì" rispose senza esitare nemmeno un secondo. "Se le cose si dovessero aggravare... Lo dirò. Comunque... Penso che andrò a dormire, non ho molta fame...".

Ma non prese sonno subito e, difatti, sentì Naruto mettersi sotto le coperte e sospirare.

Sasuke: "Come stai?".

Il biondo sussultò, pensando che l'altro stesse dormendo: "Ho appena scoperto che uno mi vuole morto, come vuoi che stia?".

Il moro non disse una parola, effettivamente era una domanda abbastanza scontata.

Naruto: "Sai... A dire il vero, mi sento anche in colpa. Sei in una brutta situazione... E tutto ciò perché ti hanno visto con me".

Sasuke: "I modi si trovano, non fartene una colpa. Anche se non fossimo stati amici, non avrei lasciato che uno psicopatico ti uccidesse".

Naruto: "Wow, mi hai definito amico, mi sento onorato".

Il moro accennò un sorriso che, nonostante il buio, il biondo riuscì a captare.

Naruto: "Come l'hai detto a Sakura? L'ho vista molto più chiusa e... Impaurita?".

Sasuke: "A Sakura? Guarda che a lei non ho detto nulla ancora".

Naruto: "Come scusa?".

L'Uchiha prese immediatamente il cellulare e stava iniziando nuovamente a sentire la tachicardia.

Uno. Due. Tre. Quattro squilli. Finalmente una voce dall'altro capo del telefono rispose.

La voce dolce e assonnata dell'Haruno che tanto gli era mancata.

Sasuke: "Sakura, dove sei? A casa tua?".

Sakura: "Sì, perch-".

Sasuke: "Chiudi dall'interno le finestre. Chiudi la porta d'ingresso a chiave".

Sakura: "L'ho già fatto...".

Sasuke: "Che cosa sai?".

Sakura: "Beh...Ecco... Di quello che ti è successo".

Sasuke: "Cazzo... Ascoltami bene, d'ora in avanti... Occhi aperti. Mi raccomando, Sakura. Sei una ragazza intelligente. Se dovesse accadere qualcosa, chiamami subito".

Sakura: "Naruto è con te?".

Sasuke: "Sì, perché?".

Sakura: "Mi è stato detto che c'è qualcuno che lo cerca".

Sasuke: "Sì, ma è al sicuro. Chi te l'ha detto?".

Sakura: "Posso venire da te?".

Sasuke: "Non ora, è tardi. Domattina vieni, se puoi fatti accompagnare".

Sakura: "Va bene... Ci sentiamo domani".

Sasuke: "A domani" disse riattaccando. Guardò l'Uzumaki: "Non deve sapere che ti vogliono morto. Andrebbe di matto e c'è già abbastanza tensione, non voglio sentire pressione da troppe persone".

L'altro annuì solamente mettendosi nei panni del moro. Dalla mattina stessa lo vide ansioso e di sicuro le emozioni che provava e sentiva dagli altri — perché lo aveva capito che Sasuke riusciva a percepire le emozioni altrui — non giovavano alla sua salute mentale.

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Continua

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Where stories live. Discover now