La sera, come previsto dall'Uchiha, il padre tornò con una foto e un breve messaggio con su scritto "Tuo figlio è abbastanza sveglio".
Fugaku: "Sa tutti gli spostamenti che fai" disse sbuffando.
Mikoto: "Sasuke... Io credo che sia meglio-".
Sasuke: "Meglio per chi? A quale costo? So che sei preoccupata, ma andrà tutto bene. Non vuole uccidermi o, almeno, non vuole farlo ora".
Itachi: "Ci stiamo preoccupando per la tua salute, Sasuke. È pericoloso che tu vada in giro con un killer che ama scattarti foto".
Il minore roteò gli occhi. Come se non fosse già in pericolo da mesi prima.
Sasuke: "Eppure se avesse voluto uccidermi, lo avrebbe fatto fin da subito, non credete?".
Fugaku: "Anche questo è vero, ma stiamo pur sempre parlando di un assassino. Non puoi sapere quando ha intenzione di uccidere".
Sasuke: "Io credo che non stia mirando a me".
I familiari posero lo sguardo sul più piccolo, che nel frattempo aveva incrociato le mani davanti il viso con lo sguardo rivolto verso un punto non definito, poggiando i gomiti sul tavolo.
Fugaku: "A chi credi che miri?".
Sasuke: "Alle persone con cui esco o uscivo".
La sicurezza con cui disse quella frase spiazzò tutti, perfino sé stesso. Non era mai stato così sicuro nelle ipotesi a meno che non avesse molte prove a sua disposizione, eppure c'era qualcosa in quella situazione che gli faceva credere ciò.
Era certo che il suo obiettivo fosse una delle persone che frequentava, ma chi?
Itachi: "Perché ne sei così sicuro?".
Il minore scrollò le spalle: "Chiamalo sesto senso".
Mikoto sospirò, non sarebbero state di certo le sue parole a far cambiare idea al figlio.
La vibrazione che segnava l'arrivo di un messaggio interruppe i pensieri di Sasuke e di colpo si ricordò del suo piccolo impegno.
Sasuke: "Io esco, torno più tardi" disse alzandosi.
Fugaku: "Dove vai? Tra un po' dovrebbe anche piovere".
Sasuke: "Faccio presto, prima di mezzanotte sarò a casa" disse sbirciando l'ora sul telefono e ipotizzando il tempo necessario affinché lui raggiungesse l'orgasmo.
"Non puoi rimandare?" tentò la madre.
Sasuke: "Mamma, tranquilla. So badare a me stesso, ci vediamo dopo".
Detto ciò si mise la giacca di pelle sulle spalle, prese un ombrello per sicurezza e uscì di casa recandosi nell'unica abitazione che gli metteva timore.
~~
"Sakura, basta piangere...".
Sakura: "Sto finendo tutte le mie lacrime ormai, Naruto".
Naruto: "È uno stronzo e lo sappiamo, ma non puoi ridurti così per un ragazzo".
Sakura: "Tu non capisci! Lui... Lui mi ha baciata! Ma sono sicura del fatto che non mi abbia usata, ne sono sicura Naruto, devi credermi".
Naruto: "Va bene, Sakura, ti credo. Ma sta di fatto che non puoi privarti della tua libertà per lui. Ci parlerai un giorno a scuola, magari durante la ricreazione e mentre quella vipera di Karin sarà da un'altra parte e ti fai spiegare tutto".
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𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}
FanfictionCopertina fatta da @Mavi_reader06 [IN CORSO] [⚠️AGGIORNAMENTI LENTI⚠️] "Sto bene", una risposta così semplice e allo stesso tempo così falsa. C'è qualcuno che lo chiede con reale interesse? C'è qualcuno che si preoccupa per te, nonostante i pregi...