capitolo 27

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ALLISON POV...

<Non lo so...> rispondo.
<Nel libro c'era scritto di un varco che si apriva. Può essere che quello è una sorta di teletrasporto o un portale che permette di viaggiare nel tempo o nello spazio.> risponde Cinque, con il suo solito modo di fare.
<E con ciò?> domanda, nuovamente, Diego, inclinando le sopracciglia e sporgendosi  col visto in direzione di Cinque.
<Eden, poco dopo che siamo arrivati qui, mi ha parlato di una sua ricerca sugli universi paralleli. Può essere che questa non è solo una teoria.>
<Da quando Numeri Cinque Hargreeves crede a queste cose?>
<Da quando ha evitato che due apocalissi si scagliassero contro il pianeta Terra.> risponde, parlando in terza persona,  e riducendo gli occhi a due fessure, sporgendosi col busto verso Diego.

Ormai in stanza è calato il silenzio, causato dagli sguardi di sfida inviati da Diego a Cinque e viceversa.
<Vi state comportando da bambini.> commento, mettendomi una mano in faccia e massaggiandomi le tempie <Ho cose più importanti a cui pensare.> continuo alzandomi, seguita dagli sguardi di tutti.
Devo andare a riprendere Clare. Sento che questa è la volta buona.
Mi dirigo all'ingresso, prendo la mia borsa con dentro chiavi, portafoglio e tutto e mi dirigo dall'avvocato.

CINQUE POV...

<Allison ha ragione, vi state comportando da bambini.> dico alzandomi dal tavolo <Eden non nasconde nulla, ne sono più che sicuro. Ma state tranquilli, ciò non vuol dire che ho già abbassato la guardia.> concludo, teletrasportandomi in camera della protagonista della nostra discussione.

La trovo lì, a parlare con Klaus di non so cosa, ma lui sembra parecchio arrabbiato con lei e lei arrabbiata con lui.
<Che succede?> domando, appoggiandomi all'asse della porta chiusa. Entrambi sussultano, alle mie parole, e di scatto si girano nella mia direzione.
<Che avete? Sembra che abbiate visto un fantasma> continuo ridacchiando.
Vedo Klaus girarsi verso l'angolo opposto della camera e portarsi una mano in faccia.
Ben...
<Scusa Ben, sempre se ci sei>
<È proprio lì> dice Klaus, indicando l'angolo della stanza che,fino a poco prima, stava guardando.
<Va bene. Ciao Ben.> lo saluto, con un gesto della mano <Comunque non sono venuto qui per salutare dei fantasmi. Dopo pranzo non vi siete fatti vedere, dove eravate?> chiedo.
<Eravamo qui, perché?> risponde Eden, andandosi a sedere sul bordo del letto.
<Niente di ché, solo che vi vedevo un po' ... tesi, ecco.> rispondo.
<Il libro ha portato brutte notizie.> dice Klaus, tutto d'un fiato.
In che senso brutte notizie?
<Klaus!> lo rimprovera la nuova arrivata.

Mi allontano dall'armadio per avvicinarmi ai due in attesa di un continuo, che tarda ad arrivare.

<Allora?> dico, incitandoli a continuare.
<Non sono cose che ti riguardano.> risponde la ragazza spostando lo sguardo.
<Potrebbe aiutarci...> sussurra Klaus, guardandola.
<Fa niente, comunque il libro ha cambiato colore; quindi sarebbe inutile parlarne con lui.> conclude lei alzandosi.
<Dove vai?!?> domando, quasi urlando, seguendola.
<Non sono affari tuoi...>conclude, per poi teletrasportarsi via.
<Cazzo...> sussurro spostando lo sguardo da dov'era lei fino a pochi secondi fa e portandolo verso Numero Quattro.
<Dov'è andata?>
<Non lo so...> mi risponde portandosi le mani in testa e tirando di poco i capelli.

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