capitolo 10

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<Aspetta!> dice di Diego alle nostre spalle <se non sei nata il primo ottobre del 1989, come fai ad avere dei poteri?>
<Vero!> esclama Allison <Come hai fatto?>
<Stavate origliando?> chiedo ignorando la loro domanda.
<Sì, ma ora rispondi.> dice Luther.
Tutti e tre si avvicinano al divano.
<Diretti i ragazzi. Comunque non ve lo posso dire.> dico, con un sorriso stampato in faccia.
Tutti stanno zitti, a quel punto mi alzo e mi teletrasporto al di fuori di quelle grandi mura ritrovandomi in un vicolo.
Esco da quelle tre mura e mi accorgo di trovarmi nella strada vicino ad un parcheggio.
Alla fine del grande spazio c'è quella che credo sia una tavola calda...il Griddy's...
Entro nel locale ed ho come un deja vu alla vista di quel bancone e di quegli sgabelli i rosa...
Mi dirigo verso il bancone a passo lento tentando di capire il motivo di quella sensazione strana che fino a pochi secondi fa mi impediva di mettere a fuoco la realtà, ma nulla risponde alla mia domanda...ho solo una brutta sensazione...

Mi siedo al bancone e, notando l'assenza della banconista, inizio a suonare il campanellino argentato presente sopra il bancone.
In poco tempo una donna mulatta e con dei scuri capelli castani racchiusi in uno chignon si avvicina al bancone munita di taccuino. Sull'uniforme c'è attaccato un cartellino con sopra un nome: Nicole.
<Benvenuta al Griddy's, cosa ordini?>domanda con il sorriso in faccia.
<Un caffè ed una ciambella ai frutti di bosco>rispondo
<Ok...>sussurra scrivendo<il tempo di fare il caffè ed il tuo ordine sarà pronto.>dice sorridendo.

La ragazza si gira ed inizia a preparare il caffè, nel mentre entrano due persone che guardo dal campanellino argentato: una donna dai capelli bianchi e con un'ampia gonna nera, ed un'altra donna, più giovane della prima, che dimostra sì e no sessant'anni, questa ne dimostra una ventina ed ha dei corti capelli castani e porta degli occhiali da sole neri, stessa cosa la prima donna.
Le due si siedono affianco e tolgono gli occhiali. Ora capisco il perché della brutta sensazione di prima...
Dopo aver portato il mio caffè e la mia ciambella, la ragazza dietro al banco pone la stessa domanda che ha fatto a me alle due donne sedute al mio fianco, fatto ciò le due si voltano a guardarmi.
<Eden, quanto tempo!> esclama la donna dai capelli bianchi.
<Handler. Lila> le saluto entrambe prendendo un sorso di caffè.<Non siete cambiate affatto> dico, staccando le labbra dalla tazza nera.
<Neanche tu.> dice Lila con il sorriso.

Grazie al cazzo che non sono cambiata. Sa,i com'è. Sono stata rinchiusa in una fottuta capsula che ha congelato il mio corpo. Una cosa da tutti giorni, insomma...

Sorrido anch'io a quella frase, dando un morso alla mia ciambella.
<Sai Eden, ti stavamo cercando.> dice Handler d'un tratto.
Chissà perché.
<Come mai?>chiedo, facendo la finta tonta.
<Sappiamo dei tuoi poteri e...vorremmo aiutarti a svilupparli, con noi potrai superare quello che per te è un limite!> dice Lila.
<Grazie ma...sto bene così.> rispondo, prendendo dei soldi dalla tasca e mettendoli sul bancone.
<Arrivederci!> saluto uscendo successivamente dal locale seguita dagli sguardi delle due.

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