capitolo 14

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<Un...biglietto?> domando retoricamente, staccando il biglietto dalle assi di legno della porta.
"Vi restano 4 giorni"
<In che senso?> ridomando, girandomi quel pezzettino di carta tra le mani.
Che intende con quattro giorni? Che succederà il...quanto ne abbiamo tra quattro giorni? Ah, giusto. Sarà il 28 luglio.
<28 luglio...> sussurro, piegando il pezzetto di carta e mettendoli in tasca. Successivamente entro in camera e faccio ciò per cui sono entrata: controllare i punti. Dopo quello mi metto il pigiama e dormo. Finalmente, aggiungerei.

~~~

24/07/2021
ore 07:02

La finestra aperta permette alla luce di entrare e di svegliarmi completamente.
<Finestra aperta?> sussurro.
Io non ho lasciato la finestra aperta ieri sera! Mi alzo di scatto dal letto e vado a chiuderla. Subito inizio a controllare la stanza.
Scrivania, cassetti, letto, sotto al letto e sopra l'armadio. Nulla. Assolutamente nulla.
Mi siedo sul bordo del letto a guardo a terra. Il mio sguardo cade su un piccolo pezzo di carta ai piedi della scrivania. Mi alzo e lo raccolgo.
<Cos'è?> chiedo aprendo il foglio piegato.
"Presentati il 28 luglio dopo la festa del sindaco al lago del parco"
<Al lago del parco...> sussurro prima di mettere il biglietto nel cassetto e scendere giù.

<Buongiorno.> saluto, andando a prendermi una tazza di caffè.
<Buongiorno Eden.> mi salutano Cinque e Diego, dopo che mi sono seduta a tavola.
<Dormito bene?> mi chiede quest'ultimo.
<Sì dai, voi?> domando. Non voglio dirglielo della finestra e nemmeno dei bigliettini. Infondo, io qui sono una sorta di "ospite"...
<Abbastanza.> risponde Diego, bevendo una tazza di caffè, mentre Cinque si è messo a leggere un giornale e noto che si ci è nascosto dietro.

Tranne il rumore delle pagine del giornale venire sfogliate, in stanza cala il silenzio che, sfortunatamente, viene interrotto.

<Buongiorno ragazzi!! Come state?> domanda Klaus urlando.
<Prima del tuo arrivo bene, ora di meno.> risponde Cinque, seccato. Perché fai così? Lo guardo male anche se credo che lui non se n'è accorto, e poi sposto lo sguardo verso Klaus che si vede ad un miglio di distanza che ci è rimasto male.
<Tranquilla, lui fa sempre così.>dice Diego scalando di un posto verso il mio.
<Mh... è sbagliato...> sussurro, riferendomi al comportamento di Cinque e prendendo un sorso di caffè.
<Ci farai l'abitudine anche tu.> infine sorride, per poi alzarsi ed uscire dalla stanza. Il suo posto lo prende Klaus assieme alla sua bottiglia di vodka.
<Buongiorno Eden.> mi saluta Klaus sorridendo.
Klaus è un ragazzo strano.
Tralasciando il fatto che beve molto e che, da come lo chiamano gli altri, si capisce che si droga pure. Il fatto di parlare con i fantasmi lo ha distaccato molto dalla realtà. In questo poco tempo non l'ho mai visto mantenere una conversazione con i suoi fratelli, tranne che con Ben, anche se non posso avere la certezza che ciò che dice lo dice al fantasma e che in realtà non stia parlando da solo ...
<Buongiorno anche a te Klaus.> lo saluto col sorriso
<Vuoi?> domanda, inclinando il collo della bottiglia verso la mia direzione.
<No, preferisco il mio caffè.> gli rispondo prendendone un'altro generoso sorso.
Papà odiava il caffé...

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