capitolo 9

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<Tu ci pensi ancora dopo quello che è successo?> domanda Diego, al fratello.
<Beh, io, a differenza vostra, sono educato.>risponde il diretto interessato, con fare teatrale.
<Vabbè. Eden, vieni> dice, invitandomi a sedere sul divano dopo aver preso un bicchiere di non so cosa.
<Cos'è?> domando, prendendo il bicchiere in mano ed annusandone il contenuto.
<Amaro.>risponde, prendendone un sorso.
Io lo copio.
<Allora Eden, stavamo dicendo: lui è Cinque, un cinquantottenne nel corpo di una sedicenne. In più è arrogante e a tratti menefreghista e come poteri lui ha il teletrasporto ed il viaggio nel tempo.> dice.
Io lo ascolto bevendo un'altro sorso del liquido presente nel mio bicchiere.
<Ah, giusto! Stavo dimenticando che la sua ultima relazione è stata con un manichino... com'è che si chiamava? Dolores. Sì, si chiamava proprio Dolores> conclude, con un sorriso, sempre Klaus dopo aver continuato la frase di prima.
<Perché con un manichino?> domando confusa dopo quelle parole.
<Il ragazzo è stato per 45 lunghi anni da solo in un mondo post-apocalittico e lui era l'unico essere vivente. In preda alla solitudine, si è messo assieme ad un pezzo di plastica> dice imitando una voce drammatica e gesticolando.
Che cazzo sto sentendo...
<Ci sei?> fa Klaus, schioccando le dita davanti alla mia faccia.
<Sì, stavo solo rielaborando la grande cazzata che mi hai appena raccontato.> dico.
Klaus si mette ad urlare il nome di Cinque che, in poco tempo, si materializza davanti al fratello
<Che vuoi?> domanda con voce seccata.
<Potresti dire alla nostra hermana che sei stato in un mondo post-apocalittico per 45?> dice facendo gli occhi dolci.
<Sì, e allora?> chiede Cinque, dando ragione al fratello.
Ha dato ragione a Klaus?
<Quindi ci sei stato davvero?>
Lui annuisce
<Quindi sei stato anche con un manichino.> dico, quasi ridendo.
<Sì, e all-- che cazzo Klaus!> urla teletrasportandosi via.
Io e Klaus scoppiamo a ridere per la reazione di Cinque, solo dopo questo mi chiede.
<E tu? Parlami di te.>
<Ok.ehm... Allora, sono Eden Hargreeves e sono nata il 7 maggio 1947. Non ti descrivo il mio, che è un carattere di merda, quindi evitiamo, grazie. Provengo da un orfanotrofio di Dallas dove sono stata fino agli 8 anni. Solo a quell'età sono stata adottata da Grace, quella che è mia e vostra madre per la precisione. A 10 anni,dopo il matrimonio di mamma con il vecchio, mi sono trasferita in questa villa. E niente, i miei poteri sono il teletrasporto, il viaggio nel tempo ed il poter bloccare quest'ultimo a mio piacimento.> rispondo alla sua domanda .
<Mh...e con Cinque come vi siete conosciuti? Nel senso, c'è stato qualcosa tra voi?> domanda quasi speranzoso.
<No, assolutamente no. Tra noi due non c'è stato proprio nulla. La prima vista che l'ho visto, che vi ho visti, è stata alla cena leggera che avete avuto con  papà. Ma con Cinque ci siamo parlati oggi pomeriggio. In tutti questi anni sono stata rinchiusa in una sorta di capsula frigorifera, lui ha semplicemente aperto la capsula, mi ha minacciata un po', e poi, appena ha capito che io sono vostra sorella, mi ha portata qui.>rispondo.
<Wow...il principe che salva la propria principessa dalla prigione...> dice con voce sognante mettendosi i gomiti appoggiati alle ginocchia e il mento poggiato nei palmi delle mani.
A questa sua affermazione, sbuffo pesantemente prendendo l'ultimo sorso dell'alcolico, dopodiché poggio il bicchiere sul tavolino davanti al divano accanto al bicchiere dell'uomo

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