Mikoto: "Tralasciando la sua profonda passione, vuole sentirsi dire quanto sei orgoglioso di lui".

Fugaku: "Lo so".

Mikoto: "E allora perché non glielo dici? Non fai altro che paragonarlo ad Itachi".

Fugaku: "Perché deve imparare che là fuori nessuno gli dirà che è bravo, nessuno gli farà complimenti. Ci saranno sempre paragoni, ci si deve abituare".

Mikoto: "Non pensi che già abbia imparato?" chiese, ma a quella domanda non arrivò una risposta.

Entrambi si addormentarono nel silenzio più assordante.

~~

Il mattino arrivò in fretta e, per Sasuke, non sarebbe stato un bel giorno.

La notte l'aveva trascorsa facendo i conti con le sue emozioni, represse da troppo tempo.

Aveva paura, paura di Orochimaru. Lo spaventava anche il senso di colpa di non aver detto nulla, lasciando che una persona così continuasse la sua vita come se nulla fosse.

Ma questo era solo il contorno, la cosa che più lo assaliva era una persona. Una ragazza con un insolito colore di capelli e da dei occhi verde chiaro.

Ebbene sì, pensava a Sakura.

Si sentiva tremendamente in colpa ad averla baciata quel giorno sul tetto, lasciando il suo istinto prevalere. Si sentiva in colpa a stare con una ragazza che nemmeno amava e a continuare a farci sesso come se non esistesse. Ma nonostante ciò, lei continuava a non odiarlo e Sasuke non capì cosa la spingesse ad essere tanto determinata nei suoi confronti.

Si alzò trascinandosi con forza verso il bagno. Il suo intento era rilassarsi con una doccia calda, ma il suo telefono segnò l'arrivo di un messaggio.

-Jugo: Buongiorno Sasuke, vorrei parlarti oggi. Dimmi tu a che ora
-Sasuke: Possiamo fare anche tra venti minuti
-Jugo: Va bene, ti aspetto davanti al bar
-Sasuke: Sarò puntuale

~~

L'aria natalizia iniziava a farsi sentire per le strade di Konoha, infatti ovunque si andasse c'erano decorazioni o mercatini.

Sasuke si incamminava verso il luogo prestabilito minuti prima con l'amico, beandosi della brezza invernale che gli solleticava il viso.

Jugo: "Buongiorno, Sasuke".

Sasuke: "Buongiorno, come va?".

Jugo: "Bene, grazie, e tu? Sii sincero".

Il moro scrollò le spalle: "Non mi lamento. Suigetsu mi ha detto che mi dovevi parlare di questioni serie".

Jugo: "Sì... Ma facciamo due passi" disse e l'altro lo assecondò affiancandolo.

Restò in silenzio, lasciando del tempo all'amico che, molto probabilmente, stava cercando le parole giuste per affrontare il discorso.

Jugo: "Ti ricordi quando quella moto mi ha travolto?".

Sasuke: "Sì".

Jugo: "Ho riconosciuto la voce e mi ricordo chi è".

L'Uchiha lo guardò, aspettando una risposta.

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Where stories live. Discover now