Naruto: "È vero! Che hai fatto stanotte? Sembra che tu non abbia dormito affatto".

Sasuke: "Ho dormito, ma poco. Cosa ti importa?".

Naruto: "Sei davvero insopportabile!".

Sasuke: "E tu una testa quadra che non sa farsi gli affari suoi".

"Ragazzi, basta, parliamo d'altro" si intromise la rosa.

Naruto: "Hai qualche argomento di cui parlare, Sakura?".

Sakura: "Avete sentito dell'omicidio del professore Iruka?" chiese ed entrambi annuirono.

Naruto: "Tu sei il figlio di un agente, non sai nulla?" domandò all'Uchiha.

Sasuke: "So solo che il colpevole ha deviato le indagini. Non ha lasciato tracce, nulla di nulla e ha portato con sé il cellulare della vittima".

Sakura: "Però mi dispiace troppo... Era un bravo insegnante, ma soprattutto una brava persona".

Naruto: "Già, concordo con te".

Sasuke: "Non è l'ora di pensare a queste cose, ormai è morto e non possiamo piangerci sopra. La cosa importante è sapere chi ha commesso l'omicidio prima che qualcun altro venga ferito o, peggio ancora, ucciso".

Naruto: "Non ti tocca nemmeno di striscio il fatto che un professore che insegnava nella nostra scuola sia morto?".

Sasuke: "Vuoi la verità? No".

Il biondo sospirò. Sasuke sapeva essere veramente insensibile, ma in fondo – anche se avevano due caratteri opposti – Naruto lo stava iniziando a capire.

Il moro era serio, negli anni in cui lo aveva visto a scuola raramente sorrideva. Tutti lo odiavano, tutti lo ammiravano. Perché lui era il puttaniere e stronzo, ma anche l'unico ragazzo ad aver avuto sempre il massimo dei voti e un rendimento a dir poco perfetto.

Per questo motivo era costantemente odiato. Molti pensavano che andasse a letto con gli insegnanti o che li pagasse anche. Ma durante le interrogazioni si dovevano ricredere, perché Sasuke studiava tutto alla perfezione. Aveva una memoria di ferro, tutto ciò che leggeva lo memorizzava all'istante. Anche solo stare attento in classe, potevano passare due settimane, ma lui avrebbe ricordato tutto.

Naruto avrebbe voluto sapere la storia che si nascondeva dietro a quella maschera tremendamente infelice. Il moro, infatti, stava iniziando a stare bene da quando usciva con la loro comitiva, ma stava ricadendo nel buio totale da quando aveva iniziato a mentire al padre, da quando non stava denunciando un fatto di tale importanza.

La verità era che Sasuke si sentiva come un complice del criminale, si sentiva coinvolto in quella situazione.

Il biondo li lasciò andando da Kiba e Gaara, lasciando così soli Sasuke e Sakura.

Sakura: "Senti Sasuke, dovrei parlarti".

Sasuke: "Parlarmi?".

Sakura annuì: "Facciamolo durante l'intervallo, abbiamo più tempo".

Sasuke: "Va bene. Ma è successo qualcosa?".

Sakura: "Non preoccuparti, nulla di grave. Ci vediamo dopo sul tetto".

~~

L'Uchiha, per le tre ore consecutive, non fece altro che pensare alle parole di Sakura. Non aveva ancora capito di cosa volesse parlare. Aveva fatto ipotesi su ipotesi, ma non avrebbe mai potuto indovinare.

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Where stories live. Discover now