Prese il taccuino in mano e lesse le descrizioni:

1. Alto, occhi verdi e capelli neri.
2. Incappucciato, occhi forse neri.

Il primo gli ricordò istintivamente Orochimaru e forse quello sarebbe stato il momento giusto per dirglielo, ma una vibrazione causata da un messaggio appena ricevuto lo fece fermare.

-Orochimaru: Guai a te se parli. Ti ho avvertito, Sasuke.

Guardò istintivamente dalla porta finestra del salotto e giurò di aver visto qualcuno.

Fugaku osservò il figlio: "Sasuke, li hai visti?".

Il moro scosse la testa in segno di negazione.

Fugaku: "Sasuke, ho bisogno che tu mi dica la verità. Parla seriamente: hai visto anche solo uno di loro?" gli chiese prendendolo per le spalle. "È molto pericoloso che stiano in circolazione, questo lo sai vero?".

Sasuke: "Non ho visto nessuno" disse costringendosi a guardarlo in volto.

Fugaku: "Sei strano".

Il figlio si staccò dalla presa. "Sono solo stanco, papà. Non ho visto nessuno, davvero. Ora se non ti dispiace, vado a dormire".

Entrato in camera sua, Sasuke si richiuse la porta alle spalle e si appoggiò ad essa. Si inumidì le labbra, non aveva mai mentito su una cosa del genere. O meglio, non aveva mai mentito al padre. Non ne aveva mai avuto motivo, mentre ora si era ritrovato obbligato a farlo. 

Davanti la sua finestra intravide l'ombra di qualcuno e senza pensarci due volte la chiuse e abbassò le tapparelle. Nella sua stanza regnava il buio totale. Si sedette sul proprio letto e sospirò.

-Orochimaru: Che bravo, non hai detto nulla. Avrei voluto darti un ringraziamento, ma mi hai chiuso la finestra e farei troppo rumore rompendola. Suppongo che il mio regalo ti arriverà quando ci vedremo

'Allora avevo visto bene' pensò Sasuke, che però non ne poteva più. Non poteva rischiarare così tanto. Prima o poi avrebbe incastrato Orochimaru, ne era sicuro. L'unico problema era il come farlo.

Si portò le ginocchia al petto e appoggiò la testa su esse. Avrebbe veramente voluto un abbraccio, una rassicurazione, ma ogni tocco che immaginava era solo quello sul suo inguine, a questo ricordo si trovò a rabbrividire e si rese conto di star piangendo solo quando si toccò il viso. 

Prese un respiro e decise di andare a dormire: poteva stare tranquillo. Orochimaru non si sarebbe intrufolato nella sua stanza, ma per sicurezza chiuse la porta dall'interno.

~~

Quando a mezzogiorno la madre andò a svegliare il figlio minore si rese conto di non poter aprire la porta. Allora bussò un po' preoccupata. 

Mikoto: "Sasuke, cosa succede? Non stai bene?".

Continuò a bussare senza però ottenere una risposta. Iniziò a preoccuparsi e a bussare più forte. Sasuke aveva il sonno leggero e il fatto che non aprisse quando stava incessantemente bussando la fece inevitabilmente preoccupare.

Itachi: "Mamma, che succede?".

Mikoto: "Tuo fratello... Non risponde...".

Il marito della donna tirò fuori dalla tasca un mazzo di chiavi. Aveva fatto fare una copia di tutte le chiavi della casa in caso di emergenze.  Appena aprì la porta trovò tutto buio e di conseguenza accese la luce.  

Sasuke era sdraiato sul letto, dormiente, nel comodino c'era una boccetta con dentro delle pillole.

"Sonnifero" affermò il padre.

𝑰'𝒎 𝒇𝒊𝒏𝒆 {𝑺𝒂𝒔𝒖/𝑺𝒂𝒌𝒖}Where stories live. Discover now