Ci voltammo di scatto verso quel rumore spaventati, entrambi probabilmente sapevamo già che non era nulla di buono. Era ben visibile il terrore nei nostri occhi.

Nella stanza c'era Wood con i suoi uomini e tra le mani stringevano due fucili a pompa. Non sapevo esattamente cosa mi terrorizzasse di più: quelle armi o quegli uomini che erano riusciti a raggiungerci e trovarci con le mani sulla pietra. Data la violenza che gli avevo visto usare ero sicuro che da un momento all'altro poteva ordinare agli uomini di piantarci quelle pallottole sui nostri petti.

-Datemi la pietra e nessuno si farà male- disse Wood allungando la mano con uno sguardo teso e pieno di rabbia.

-Mai!- urlò Linda -andatevene a fanculo, stronzi! Abbiamo preso prima noi la pietra!

Wood scoppiò a ridere. Lo guardai stranito, non trovavo nulla di divertente in quelle parole, ma ci misi un attimo a cambiare quelle risate nel suo solito sguardo dagli occhi vuoto.

-Prendeteli e non abbiate pietà di loro!

I quattro uomini che erano dietro di lui, non si fecero ripetere l'ordine per te volte, con molta velocità iniziarono a correre verso di noi stringendo tra le mani quelle armi. Linda strinse la pietra contro il petto e iniziò a combattere usando calci e pugni spostando con velocità la pietra da una mano all'altra per sferrare i colpi.

Ovviamente io non ero atletico e abbastanza forte nel combattimento, però facevo il più possibile per schifare i colpi e per qualche strana ragione ero riuscito a fermare l'uomo stava per darmi con il calcio del fucile. Era stato doloroso per i miei polsi, mentre ero a terra ed afferrare il fucile, ma per l'ansia di sopravvivere non mi ero fermato un secondo a pensarci per quel dolore atroce che avevo provato.

D'istinto gli diedi un calcio con tutta le forze che avevo. Sentivo l'adrenalina scorrermi per tutto il corpo e mi si formò un sorriso quando vidi l'uomo indietreggiare e il fucile gli cadde tra le mani.

Sorrisi divertito. Ma avevo fatto una mossa sbagliata. Ero stato troppo affrettato a credere di essermi liberato completamente dalle mani della Morte.

Sentii un forte dolore dietro la schiena. Lo stesso punto dove già mi ero fatto male per colpa di uno di quegli uomini che sembravano tutti uguali per via degli occhiali da sole e le stesse felpe e pantaloni neri. Caddi con le ginocchia sul pavimento e iniziai a boccheggiare per il dolore.

Qualcosa di freddo si posò dietro la mia nuca e subito dopo un altro click. C'era qualcuno dietro di me e aveva caricato il fucile. L'uomo che avevo allontanato, mostrò questa volta lui un sorriso divertito.

Con la coda dell'occhio provai a guardare Linda, ma un uomo l'aveva spinta e buttata a terra, tenendole ferme le mani e le gambe. La pietra era qualche metro lontano da lei, gli era caduta dalle mani dopo essere finita a terra.

-Bene, bene- disse Wood andando verso di Linda, ma si fermò a prendere la pietra e con piacere la strinse tra le mani.

-Buttala giù!- urlai e sentii la canna dell'arma avvicinarsi sempre di più a me.

Wood iniziò a ridere.

-Ma che compagno coraggioso ha trovato la nostra Linda- disse ironico venendo lentamente verso di me.

Quando fu abbastanza vicino, mi prese il ciuffo alzandomi la testa per guardarmi meglio negli occhi. Rideva compiaciuto, potevo vedere il male nel suo sguardo.

Mi diede un pugno così forte che non solo mi ritrovai con il viso scaraventato sul pavimento, ma mi aveva provocato un forte mal di testa che sentii un forte conato di vomito salirmi in gola. Subito dopo ricevetti un forte calcio sullo stomaco.

Sentivo le urla di Linda che lo imploravano di fermarsi, ma intorno a me lentamente tutto sembrava ovattato.

-Speravate di farcela contro di me, eh?!- urlò piegandosi verso il mio viso.

-Lascialo stare! Lui non c'entra nulla in tutto questo. E' la pietra che vuoi e se vuoi sfogare la tua rabbia da adolescente represso, prenditela con me! Non con lui!- urlò Linda dall'altro lato della stanza ancora schiacciata dall'uomo contro il pavimento.

Wood scoppiò di nuovo a ridere e vidi i suoi passi allontanarsi da me, spostai la testa dolorante seguendo le sue scarpe con lo sguardo e sentii l'uomo buttarsi addosso su di me per evitare che potessi scappare, mentre l'altro uomo ancora davanti a me, mi puntava il fucile contro.

-Che duetto carino! Quasi mi commuovo per la dolcezza!

-Fottiti!- urlò Linda a denti stretti -sei sempre stato uno stronzo!

Wood la guardò e strinse le labbra per la rabbia facendo scomparire quel sorriso ironico e la fulmino con lo sguardo. Si allontanò e prese la pietra stringendola tra le mani.

-Ormai non mi servite più. Ho quel che voglio!- guardò i suoi uomini -portateli via di qua e sapete dove.

-Lascia andare Dan! Lui non ti ha fatto nulla! Provi dell'astio nei miei confronti, non con lui!

Wood guardò Linda mentre continuava a stringere la pietra tra le dita poggiandola sul petto come se volse proteggerla.

-Vero, ma è tuo amico- disse Wood con un tono calmo.

-Troveremo un modo per riprenderci la pietra!- urlai provando a strisciare sul pavimento per provare a liberi, ma ad un solo movimento l'uomo portò la mano sulla mia testa schiacciandomela sul pavimento.

-Oh...che dolce! Vi sentite tutti degli errori qui dentro. Ma gli eroi vincono solo nei fumetti.

-Ormai hai la pietra, lasciaci andare!- dissi mugugnando con la guancia contro il pavimento freddo e rasposo.

-So cosa la tua amica sarebbe in grado di fare se dovessi lasciarvi andare.

-Appunto, lascia andare solo Dan!- urlò Linda.

-No, Linda!

-BASTA!- urlò Wood -qui si fa solo quello che dico io e...

Non riuscii a finire la frase che vidi Linda dare una testata all'indietro all'uomo che la teneva ferma contro il pavimento. Lo scagnozzo di Wood si allontanò da lei per il dolore portandosi una mano sul naso. Con velocità diede un calcio all'altro uomo che le puntava contro il fucile e lo fece cadere a terra, gli strappò dalle mani il fucile.

-CHE STATE FACENDO VOI DUE IMPALATI!- urlò ai due uomini vicini a me -PRENDETELA!

Eseguivano ogni ordine che lanciava, infatti l'uomo che mi puntava il fucile contro, lo spostò verso Linda e improvvisamente uno sparo. Mi accorsi solo quando vidi il suo corpo cadere a terra di cosa davvero era successo.

Urlai con tutta la voce che avevo e gli occhi mi si riempirono di lacrime.

Una forte stretta al petto iniziò a fare male sempre più male quando vedevo il corpo di Linda steso a terra e i suoi occhi chiusi rivolti verso di me.

Iniziai a piangere e sentivo le risate di Wood.

-BRUTTO STRONZO- urlai con tutta la voce che avevo.

-Fate lo stesso con lui!

Dopo neanche qualche secondo sentii uno sparo dietro di me, un dolore contro la mia schiena, e improvvisamente tutto diventò nero.

Unknown StoneWhere stories live. Discover now