Linda mi portò nella camera che veniva usata quando la zia aveva ospiti, mentre Linda stava nella stanza accanto ed era la sua camera. Era una stanza molto più grande della mia, ma di certo non si poteva dire che aveva uno stile moderno, ma poco mi importava. L'importante che avevo una stanza in cui riposare.

Il letto matrimoniale era vicino alla finestra e di fronte c'era un comò con sopra uno specchio in cui si rifletteva la parete opposta. Accanto c'era una poltrona e sulla spalliera un ricamo bianco e accanto un armadio in legno scuro con i piedini alzati dal pavimento.

Portai lo zaino sul letto e presi delle robe pulite e tutto ciò che mi serviva per il bagno per farmi una doccia. Ero contento di sentire un getto d'acqua fresca scivolarmi sulla pelle, quasi sembrava rilassare i nervi dopo tutto quello che era successo. Quasi mi sembrava impossibile e quasi stentavo a credere che stavo vivendo un'avventura così strana in cui potevo prima o poi rimetterci la pelle.

Guardai il mio riflesso su quel piccolo specchio del bagno e notai che le borse sotto i miei occhi diventavano sempre più visibile. Avevo bisogno di dormire almeno per un mese, ma non potevo farlo, il giorno dopo saremmo dovuti partire per Mérida e questo significava solo che l'obbiettivo principale, arrivare al tempio, era sempre più vicino. Solo in quel momento avrei potuto realizzare se tutto questo viaggio aveva significato qualcosa per i miei sforzi.

Mi ricambiai velocemente non riuscendo a pensare ad altro a causa delle poche energie che sentivo di avere e tornai nella stanza degli ospiti, mi buttai sul letto e provai a chiudere gli occhi. Per qualche strana ragione ero subito crollato in un sonno profondo, non ero neanche riuscito a perdermi nei miei pensieri come facevo di solito, sentivo che le mie forze erano così poche da non riuscire a prendere il telefono e contattare tutti i miei cari. Chissà cosa stava pensando Kyle dopo il mio ultimo messaggio, mandato in quel posto prima di essere stato pestato, senza avergli scritto altro.

Mi addormentai senza neanche fare sogni, forse tutto era dovuto agli effetti degli antidolorifici o alla stanchezza che mi divorava da giorni.



Mi svegliai ad un martellare nella mia testa, ma quando mi ripresi del tutto capii che qualcuno stava bussando alla porta. Controllai il telefono e notai che erano già le sette di sera, anche fuori era buio e questo significava che avevo dormito tantissimo senza neanche pranzare. Mi chiedevo se Linda non mi avesse svegliato proprio per lasciarmi riposare o si era completamente fregata di me.

-Dan? Sei sveglio?

-Sì- urlai portandomi le mani sul viso strofinandole per svegliarmi completamente.

Mi alzai dal letto e sentii una leggera fitta alla schiena, ma il dolore era diminuito ed era più sopportabile.

-Be? Se non alzi quelle tue chiappe dal letto ti perderai la festa!

-Arrivo!- urlai di nuovo mettendomi velocemente le scarpe.

Solo in quel momento mi accorsi come una musica ad alto volume veniva da fuori la mia finestra nonostante fosse chiusa.

Presi il telefono mettendolo dentro la tasca dei pantaloni ed uscii dalla stanza. Davanti a me c'era Linda con i suoi soliti capelli biondi sciolti sulle spalle e per la prima volta la vedevo indossare un vestito. Era così strano vederla con un vestito nero a pois bianchi e con una scollatura sul petto e un piccolo fiocchetto sulla vita destra. Ma provai a non fissare molto il suo abito o si sarebbe innervosita quindi la guardai subito negli occhi.

-Allora sei pronto o vuoi continuare a dormire?

-Andiamo...- dissi ancora con la voce del sonno e insieme scendendo al piano di sotto e la musica si faceva sempre più alta.

Unknown StoneWhere stories live. Discover now