- Da Nord! - urlò un soldato sulla quarantina indicando con il braccio un gruppo di nemici che si stava facendo avanti, accompagnati da fanciulle impaurite.
- Fate attenzione a non colpire quelle ragazze. - Minho richiamò l'attenzione dei suoi amici che annuirono mettendosi in posizione per colpire gli avversari che si stavano avventando sulle loro trincee.
- Cazzo! - sbiascicò Changbin quando notò di aver colpito una ragazza al braccio facendola cadere a terra.
- Fate in fretta ad uccidere sti disgraziati così possiamo recuperarla! - sospirò disperato Seungmin sporgendosi ma venendo trascinato giù dal figlio del generale.
- Dove pensi di andare. È pericoloso. - lo analizzò il corvino, da testa a piedi, riportando l'attenzione ai nemici sul fronte.
Tra proiettili schivati per volere di Dio e colpi affondati nelle carni degli avversari riuscirono ad uccidere tutti gli intrusi -escludendo le ragazze-.
- Stesi! - esclamò dopo un buon quarto d'ora Minho. Il sudore che ricopriva la sua fronte mentre sentiva i vestiti che indossava farsi stretti attorno al suo corpo.
- Andiamo Yongbok. - Jisung richiamò il ragazzo in questione che annuì uscendo allo scoperto dalla trincea con i loro hyung alle spalle che si accertavano che nessuno si sarebbe intromesso nella loro missione.
- Ferma. - Jisung bloccò la ragazza che si dimenava e piangeva affranta dal dolore al braccio. - Non ti sto facendo niente, respira un attimo e lascia che ti medichi. - ripetè il biondo venendo ascoltato dalla mora che singhiozzava.
- Fatto. Seungmin riesci a scortarla? - domandò Jisung girando le pupille verso il ragazzo che annuì avvicinandosi alla ragazza che arretrò.
- Cosa volete farmi? Dove volete portarmi? - chiese sempre la stessa ragazza tirando verso di sé la sua gonna color lilla e stringendo una collana.
- Non vogliamo far sì che tu torna indietro ed essere uccisa dai tuoi superiori. Vogliamo solo scortarti con noi e assicurarci che tu stia bene. - le spiegò Hyunjin riportando indietro i suoi lunghi capelli, stretti sopra da una fascia, che lasciava comunque ricadere fuori una treccia disordinata.
- Fidati di noi. - le sorrise Seungmin lasciando che il suo sorriso, caratterizzato dai suoi canini sporgenti, calmasse il cuore della ragazza che annuì, facendosi aiutare a tornare in piedi e a marciare verso l'accampamento.
Le altre ragazze presenti si sono fatte scortare senza problemi, troppo spaventate per tornare nella loro terra e passare probabilmente sotto qualche ghigliottina.
- Bottino di guerra! - urlò un soldato, probabilmente arrappato, alla sola vista delle fanciulle.
- Ancora con sta cazzo di storia dei bottini di guerra. - mormorò Minho sottovoce.
- Posso tenere io d'occhio le altre due se non vuoi che vengano toccate. - parlò Changbin, riferendosi alle ragazze fuggitive, appena varcarono la soglia dell'accampamento sud coreano.
- Io mi prendo questa bellezza. - si fece avanti lo stesso uomo, lanciando uno sguardo sulla ragazza ferita al braccio.
- Joo Won, siamo nel mezzo di una guerra e tu pensi ai tuoi piaceri? - chiese seccato Hyunjin lasciando che la ragazza si nascondesse dietro di lui.
- Andiamo amico, non possiamo neanche stravagare un po'? - chiese l'uomo ridendo di gusto.
- Mmh, hai ragione. - sorrise in modo amaro Minho lasciando che i suoi amici lo osservassero esterrefatti.
- Peccato sia già stata prenotata da Jisung. Vero? - chiese il ragazzo girando lo sguardo verso il nominato che fino a prima stava assistendo in silenzio.
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𝓓𝓻𝓮𝓪𝓶 𝓦𝓪𝓻 .♔︎. 𝓜𝓲𝓷𝓢𝓾𝓷𝓰
FanfictionLee Minho, un soldato arruolato. Han Jisung, un infermiere volontario. «Mi chiedo, perché vi ostinate voi dottori a salvare le vite delle persone a voi sconosciute.» «Non ci teniamo ad avervi sulla coscienza.» Una guerra di mezzo che sembra più un s...