𝓿𝓮𝓲𝓷𝓽𝓲𝓷𝓾𝓮𝓿𝓮

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La madre della piccola si fermò di colpo udendo quella vocina a lei familiare, stessa cosa anche il marito che portò lo sguardo nella direzione della bimba.

"Diana!" esclamò la ragazza sorridente.

La bambina corse dalla madre, dopo che Bruno la mise dolcemente a terra, saltandole in braccio e ricevendo un sacco di piccoli baci sulla guancia dalla madre.

Camilo si avvicinò alla coppia, prendendo la testa della figlia e avvicinandola alle sue labbra per lasciarle un bacio sulla fronte.

"Ti abbiamo cercato ovunque" mormorò il mutaforma.

Fece scorrere la mano da dietro la sua testa alla sua guancia e l'accarezzò sorridendole in maniera confortante, avendo percepito del perché fosse sparita.

Camilo, in confronto a Cora, aveva già subito un'esperienza del genere appunto con la cerimonia del fratello che si concluse a meraviglia.

Scacciò quei pensieri osservando la moglie stringere tra le braccia la figlia e acarezzarle i capelli.

"Non farlo mai più" le sussurrò, sembrava quasi sull'orlo di piangere.

All'improvviso, dalla tenda entrò la signora Guzman, che fece un lungo sospiro di sollievo quando vide la figlia con in braccio la nipote.

"Ay Diana, finalmente! Tuo tío stava impazzendo insieme a tutta la famiglia" esclamò.

Si avvicinò dandole un lungo bacio tra i capelli, che fece divertire la bambina ma le diede anche un po' fastidio, troppi baci.

"Abuela, sai che Camilo mi ha detto che potrei volare!" cambiò completamente discorso mostrandosi entusiasta.

La nonna l'assecondò, sotto lo sguardo divertito della madre che seguì la conversazione tra le due mentre il marito si avvicinava a suo zio.

Lo tío Bruno era rimasto nello stesso punto in cui si trovava prima, guardando la scena con un sorriso addolcito e quasi malinconico.

"Grazie tìo" mormorò il nipote affiancandolo.

Quasi sobbalzò per l'improvviso arrivo del ragazzo ma poi gli sorrise leggermente in imbarazzo guardandolo dal basso, non era poi tanto piccolo rispetto a lui ma essendo passato qualche anno si era alzato tanto il riccio.

"Oh, non dovresti ringraziare me ma Cora, Camilo e tuo fratello" rispose con il suo solito tono imbarazzato e indicando il nulla dietro alle sue spalle.

Camilo ridacchiò, tenendo le braccia incrociate al petto e tornando poi a guardare la moglie con la figlia e la cognata.

"Continua a dispiacermi il fatto che tu non sia riuscito a mettere su famiglia" sussurrò improvvisamente.

Lo sguardo dell'uomo si posò sul nipote, che ormai aveva perso il sorriso lasciando spazio a un espressione seria e pensierosa ma senza smettere di fissare la felicità negli occhi delle tre donne davanti a loro.

Bruno si avvicinò a Camilo, posando una mano sulla sua spalla come appoggio e dandogli qualche leggera pacca, cosa che prese l'attenzione del ricciolino.

"Ora tu non pensare a me" i loro sguardi si incontrarono e l'uomo sorrise lievemente al nipote "Ringrazia che tu abbia la tua"

Non ci volle molto prima che anche il ragazzo ricambiasse il sorriso e lo abbracciasse, lasciando ancora stupito il veggente.

Nonostante fossero ormai anni che stava con la sua famiglia dopo tutta la faccenda della magia, non era ancora abituato a venire abbracciato da qualcuno ma specialmente dal nipote in questione.

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𝗉𝖺𝗋𝖺 𝗌𝗂𝖾𝗆𝗉𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗂𝗀𝗈 - 𝖼𝖺𝗆𝗂𝗅𝗈 𝗆𝖺𝖽𝗋𝗂𝗀𝖺𝗅Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora