𝓽𝓻𝓮𝓼

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"Scusa" esclamammo all'unisono, non alzai nemmeno lo sguardo per guardare chi avessi davanti.

Mi chinai per raccogliere il mio arepa ma andai a sbattere la testa contro quella della persona di fronte a me dato che seguì il mio movimento.

"Scusa" esclamammo di nuovo all'unisono stavolta guardandoci negli occhi, rimasi immobile.

Era un ragazzo dalla carnagione non molto scura, capelli ricci che andavano verso il castano scuro, occhi verdi con qualche sfumatura di marrone attorno alla pupilla e addosso aveva un poncho giallo.

Raccolsi subito l'arepa e mi rialzai in piedi, lui seguì di nuovo il mio movimento e si grattò dietro la testa imbarazzato.

"Ehm, scusa se ti sono venuta addosso" dissi in imbarazzo sorridendo velocemente alla fine della frase.

"No nulla...Sono Camilo" ribattè allungandomi la mano che strinsi subito.

"Cora Guzman" risposi ricevendo in cambio uno sguardo quasi sbalordito.

"Sei per caso la sorella di Mariano Guzman?" chiese e annuii.

"Già, proprio lei" aggiunsi lasciando la presa dalla sua mano.

"E tu devi essere il mutaforma, giusto?" domandai ricevendo in risposta una copia esatta di me stessa.

"Tu che dici?" chiese tentando di imitare la mia voce.

"Io non parlo così" dissi leggermente divertita.

"Io non parlo così" ripeté sempre cercando di imitar la mia voce.

"Camilo è stupido" dissi imitando la sua imitazione.

"Camilo è stupido" disse con tono spavaldo ma subito realizzò guardandomi male.

Risi per la sua reazione e tornò normale ridendo anche lui insieme a me per il mio "scherzo".

"Comunque, stavo per andare nella camera di Mirabel-"

"Prima porta a sinistra" rispose indicando dietro di sé la sequenza di porte dopo la sua, a sinistra rispetto a quella di Mirabel.

"Grazie" risposi cercando poi di sorpassarlo ma mi bloccò piazzandosi di nuovo di fronte a me.

"Stasera c'è la cerimonia del talento di mio fratello, ma questo credo tu lo sappia, e mi chiedevo se magari dopo ti andasse di fare una passeggiata insieme anziché stare tra la gente ed i festeggiamenti. Ti va?" chiese muovendosi in modo stravagante.

Sorrisi per la sua proposta e annuii leggermente "Certo, mi piace come idea"

Vidi subito un grande sorriso nella sua espressione che mi fece tenerezza e mi trasmise anche a me gioia, tanto da far sorridere ancora di più anche me.

"Magnifico, allora a stasera pequeña" mi salutò sorpassandomi ma si fermò subito dopo "quell'arepa lo mangi?" chiese indicando quello che mi era appena caduto.

"No, è caduto a terra" risposi con tono ovvio.

"Bene" aggiunse prima di prendermelo dalle mani e correndo velocemente sotto.

"Prego eh" urlai in risposta ridendo leggermente.

Tornai sui miei passi andando verso la porta della camera di Mirabel ma venni sorpresa proprio da quest'ultima che mi fece venire un colpo.

"Mi hai fatto prendere un infarto" dissi più a me che a lei tenendo una mano sul cuore.

"Ho notato che hai conosciuto Camilo" disse dandomi delle gomitate sul braccio, al quale roteai gli occhi al cielo.

𝗉𝖺𝗋𝖺 𝗌𝗂𝖾𝗆𝗉𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗂𝗀𝗈 - 𝖼𝖺𝗆𝗂𝗅𝗈 𝗆𝖺𝖽𝗋𝗂𝗀𝖺𝗅Where stories live. Discover now