𝓬𝓲𝓷𝓬𝓸

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"Sveglia sorellina!" mi urlò mio fratello all'orecchio facendomi urlare da quanto fosse improvvisa la cosa.

Per lo spavento, caddi a terra sbattendo forte il fianco e trovandomi sdraiata sul pavimento in legno.

"Buongiorno" disse divertito mentre io mi rigiravo sul pavimento.

"Non fa ridere" mi alzai di colpo voltando poi lo sguardo su di lui "per niente"

"Oh sí invece, tantissimo" rispose mentre usciva dalla mia stanza.

"Certe volte ti odio" pensai ad alta voce roteando gli occhi al cielo e alzandomi da terra.

"Guarda che ti ho sentito, e vieni che hai dormito fino all'ora di pranzo" urlò dalla stanza accanto e sbuffai mentre mi avvicinavo all'armadio.

Aprii i cassetti in cui avevo messo i vestiti e rimisi la mia solita roba, aggiungendo anche i due fiori regalatimi ieri dai due cugini Madrigal.

Uscii da camera mia trovandomi Mariano accanto che mi guardava con uno sguardo che conoscevo fin troppo bene, confermo il fatto che a volte lo odi.

"Cosa?" chiesi guardandolo male e scosse la testa confuso.

"Cosa?" ripeté lui, portai una mano sul viso.

"No, cosa tu" scosse la testa socchiudendo leggermente gli occhi, cercando di capire cosa intendessi.

"Non capisco"

"Mariano conosco quello sguardo, cosa c'è?" domandai infine, stanca del suo far finta di non capire.

"Nulla, mi chiedevo solamente se per caso tu conoscessi quel ragazzo lì" schioccò le dita ripetutamente come per chiedermi di aiutarlo con il nome.

"Quale?" domandai io, allontandomi da camera mia e scendendo le scale lentamente, mi seguì.

"Il fratello di Isabela" aggiunse.

Arrivai alla fine delle scale e mi diressi subito verso la cucina ma mi fermò piazzandomisi davanti.

"Credo intendessi dire cugino" ribattei io.

"Vuol dire che lo conosci"

"Ho detto questo perché Isabela ha solo due sorelle" dissi dandogli qualche leggero schiaffo sulla guancia prima di sorpassarlo.

"Vabbè, comunque" mentre mi stavo avvicinando a tavola per sedermi, mi si piazzò di nuovo davanti guardandomi male "cosa ti ho sempre detto riguardo ai ragazzi?"

"E io cosa ti ho sempre detto riguardo al poggiarti con troppo forza sul tavolo? Rischia di spaccarsi per il tuo peso" risposi ironicamente ricevendo un lungo sospiro da parte sua.

"E fai la seria per una volta"

"Sono seria, dico davvero" dissi portandomi una mano sul petto in modo teatrale.

Mi guardò storto prima di sedersi a tavola e fissarmi a braccia incrociate, intanto presi i piatti da mettere sul tavolo.

Sistemai i tre piatti sul tavolo, uno a capotavola e i due restanti ai lati, sotto lo sguardo di fuoco di Mariano che continuava ad attendere risposta.

"Non hai ancora risposto" disse mentre stavo per prendere le posate ed i bicchieri.

"È una cosa stupida" risposi poggiando le forchette ed i coltelli accanto ai piatti.

"Non lo è" ribattè mentre poggiavo i bicchieri.

"Oh sí invece" sbattei la bottiglia d'acqua sul tavolo facendolo spaventare di poco "ed è stupido il fatto che tu mi proibisca di parlare con i ragazzi della mia età perchè io adesso ho conosciuto Camilo e mi piace stare con lui"

𝗉𝖺𝗋𝖺 𝗌𝗂𝖾𝗆𝗉𝗋𝖾 𝖼𝗈𝗇𝗍𝗂𝗀𝗈 - 𝖼𝖺𝗆𝗂𝗅𝗈 𝗆𝖺𝖽𝗋𝗂𝗀𝖺𝗅Место, где живут истории. Откройте их для себя