XXXVIII

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"quindi mi stai dicendo seriamente che siete tornati insieme?" domanda Achraf Hakimi appena riesce a non farsi beccare dal mister mentre beve un sorso di acqua esausto per l'allenamento.
"non so se stiamo insieme in realtà" rispondo confusa e indecisa poiché realmente non so come interpretare il rapporto tra me e kylian nelle ultime due settimane, si è vero ci baciamo e ci trattiamo come due veri e propri fidanzati ma infondo nessuno dei due ha mai avuto il modo di tirare fuori il discorso relazione.
"oi amó, da quanto sei qui?" si intromette kylian non sentendo fortunatamente il discorso che stavo affrontando con il suo amico marocchino.
Achraf mi lancia subito un occhiata vedendo il francese corrermi addosso e lasciarmi una schiera di baci in tutto il viso.
"sono venuta per salutarvi"
"sono contento, ti trattieni?"
domanda il numero 7 con un sorriso a 32 denti mentre anche lui afferra una borraccia per dissetarsi.
"no, ho da fare, scappo"
rispondo freneticamente stampandogli un bacio per poi avviarmi verso l'uscita di Camp de Longes salutando entrambi velocemente con un gesto di mano.
"no dai rimani, vado a farmi una doccia e poi andiamo a fare un giro in centro"
propone bloccandomi da dietro per le spalle senza darmi possibilità di rifiutare mantenendomi attaccata al suo corpo muscoloso.
"si capo, sbrigati a lavarti perché non ti si sta vicino" esagero la situazione tappandomi il naso e spingendolo verso gli spogliatoi per far sì che possa finire il discorso interrotto con Achraf.

"dicevi che non lo sai?" domanda retoricamente riferendosi a tutte le piccole cose accadute un istante fa tra me e kylian.
"esattamente, come faccio a saperlo se non tira mai fuori il discorso?"
"apri gli occhi e guarda quello che ti fa, credi possa essere davvero una sola frequentazione?"
resto zitta a riflettere e mi passano per la mente tutte le carinerie che kylian mi dedica senza nemmeno rendermi conto e, improvvisamente, mi sento una stronza apatica senza sentimenti.
"non posso darti torto, sono una imbecille"
mi metto una mano sulla pronte e comincio a ridere la la situazione che abbiamo creato senza nemmeno volerlo, sembriamo due vecchi che si scambiano quattro chiacchiere seduti in una panchina con la sola differenza che forse noi siamo leggermente più agitati.
"vuoi venire con noi in centro?" lo invito proponendogli di portare anche sua moglie Hiba e suoi figlio Amin, il bambino che amo di più nella faccia della terra.
"perché no, devo andarli a prendere a casa però"
"ti accompagnamo noi"
dopo aver ricevuto una risposta affermativa mi alzo insieme a lui e, aspettando che kylian finisca di lavarsi, mi perdo in mille discorsi con tutta la rosa del psg rilassandomi nella hall del Camp de Longes.
"we splendore, alla fine ti ha conquistata di nuovo!" festeggiano i suoi compagni vedendomi arrivare.
"eh già, ma non diamogli troppe soddisfazioni che è già abbastanza orgoglioso"
"questo mai, ci ha già rotto abbastanza fidati" si lamenta Icardi stringendomi in un abbraccio veloce e sincero per poi mettersi a ridere.

"è arrivato Donatello" urla il capitano Marquinhos lanciandogli addosso una pallina.
"ue ricciolino ti spacco la faccia" ridacchia kylian mettendosi in una finta posizione da rissa dando i pugni all'aria per sperare di intimorire qualcuno ma, logicamente, ottiene l'effetto contrario poiché tutta l'intera squadra si mette a ridere più che mai non riuscendo a prendere sul serio l'attaccante.

tre giorni con il tuo ex // kylian mbappè Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora