tre giorni con il tuo ex // kylian mbappè

XV

dopo essermi lamentata ripetutamente contro la redazione prendo l'iniziativa di raggiungere kylian al piano di sotto che sicuramente starà combinando qualche casino con il mio telefono.

come immaginavo è steso sul divano a petto nudo e non sapete quando vorrei mettermi in braccio a lui..

"finito di scrivere a ogni mio contatto?" domando sarcastica

"in realtà stavo leggendo le tue chat.."
alza lo sguardo verso di me sperando in una mia reazione preoccupata anche se a dire la verità non avevo nulla da nascondere;

o almeno credevo..

"perché continui a fissarmi?" gli faccio presente

"la ragazza timida e riservata che conoscevo si è lasciata andare fin troppo"
risponde con tono deluso e quasi preoccupato

"cioè?"

"ti dice qualcosa un certo Lorenzo?"

rimango zitta poiché realizzo di quella frequentazione che è terminata non più di una un paio di settimane fa.

"che ti importa?" incrocio le braccia

"gli hai mandato delle foto nuda, NUDA" ripete quest'ultima parola quasi urlando.

"e quindi? è il mio corpo"
alzo le spalle

"e lo dai così a caso"

"non è a caso, ci siamo frequentati"
continuavo ad insistere vedendolo sempre più nervoso.

lo vedo digitare un numero e chiamare appunto questo lorenzo senza nemmeno darmi il tempo di concretizzare per stopparlo.

"che cazzo stai facendo?" provo invano a riprendermi il telefono mentre lui mi fa segno di stare zitta poiché aveva sentito la voce dall'altra parte del telefono.

la telefonata

-charlotte, hai bisogno?
-non sono charlotte e si ho bisogno
-oh bhe chi sei?
-cancella IMMEDIATAMENTE tutte le foto che ti ha mandato charlotte
-e chi saresti per obbligarmi?
-non ti conviene insistere, fallo e basta altrimenti vengo e ti spacco le ossa
-okey ma calmati
-se vengo a scoprire che hai fatto girare una sola foto di lei considerati morto.

riattacca senza dare il tempo di rispondere e subito mi guarda male.

"vaffanculo kylian"
gli urlo in faccia

"perché dovrei, ti sto aiutando"

"mi stai aiutando cosa? che ti importa? non sei nessuno per dirmi cosa fare o cosa no e soprattutto non sei nessuno per chiamare un ragazzo con cui mi frequentavo, non sei mio padre, sei solo un coglione quando fai così!"

salgo di sopra ancora più arrabbiata di prima vedendo che dopo il mio rimprovero alza gli occhi e resta zitto.