XVII

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kylian mi porge la mano per farmi alzare dal pavimento e anche se un po' scazzato mi porta con lui fino in camera per farmi sedere nel letto e parlare.

"mannaggia a te che mi obblighi a essere gentile"
mi asciuga una lacrima dal viso e mi sorride, cosa molto rara per uno come lui.

"nessuno ti obbliga, sarebbe solo gradito"

"infatti lo sto facendo, è già tanto se non faccio l'orgoglioso e me ne vado"

"puoi andartene eh"

"charlotte non fare la bambina"
metto il broncio e lui, come prima, mi dedica un suo sorriso togliendomi una ciocca di capelli dal viso.

"non volevo darti fastidio facendo quella chiamata, volevo proteggerti perché quello lì come minimo l'avrà condivisa con tutti i suoi amici"

"non lo conosci nemmeno"

"siamo tutti così, è nella nostra natura"

"che natura di merda"

alza le spalle e prendendo forza con i suoi bicipiti scende dal letto e se ne va sicuramente più tranquillo di prima.

si ferma davanti alla porta e rigirandosi verso di me dice:

"non farlo più, non è per gelosia ma ti voglio proteggere da sta merda"

annuisco timidamente e resto impietrita a fissare il soffitto.

solo dopo una decina di minuti prendo in mano la situazione e decido di riguardare quelle foto a cui non ho dato nemmeno tanta importanza.

"che vuoi che sia! ne riceverà una al giorno da tutte le ragazze" ripeto tra me e me non comprendendo a pieno la reazione di kylian che si era arrabbiato per una cosa così piccola.

in tutto ciò piano piano il tempo è volato e concretizzo con i miei occhi che questa esperienza sta finendo e tra 24 ore non vedrò più quel ragazzo che nonostante sia uno stronzo mi ha rubato una parte di cuore.

tre giorni con il tuo ex // kylian mbappè Where stories live. Discover now