- Le nostre prigioni non sono celle umide,
non hanno sbarre alle finestre,
né panche dove sdraiarsi,
o assi dove camminare,
o coperte pungenti,
cuscini patacchiosi
e specchi sghembi e corrosi appesi alle pareti,
non affacciano su androni cupi, su pianerottoli metallici,
non echeggiano delle grida sporadiche degli altri carcerati,
non subiscono lo sguardo sprezzante del secondino di turno.
Le nostre prigioni non esistono fisicamente, sono mentali, e volontarie, siamo noi stessi a circondarci e recluderci.
Ci cingono in cerchi concentrici,
e ci isolano dagli altri
per lasciarci soli.
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Carver chi? - 2
Short Story- Le 'Storie Brevi' sono una serie di racconti, iniziata anni addietro e pubblicata sui social della Lectio Divina Edizioni a sostegno del lancio del mio romanzo 'via dei cuori infranti 156' (vedi copertina). La striscia, che ha una cadenza giornali...