204 Compassione

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- Esce di macchina, si accende una sigaretta e varca schivo l'ingresso del luna park, a quell'ora popolato esclusivamente da giostrai infidi dallo sguardo bieco.

Percorre a passo veloce l'intero accampamento, fino alla porta di un carro da gitano.

Sale sul predellino, bussa sommariamente ed entra senza attendere la risposta.

Sorprende una figura tracagnotta di genere ambiguo intenta a cucinare, forse un uomo con la barba rada oppure una donna barbuta.

« Ehi! » Trasalisce l'individuo con voce da cigno, « Che modi! » Ha le guance avvinazzate, ma potebbe essere trucco.

« Leggimi le carte! » Gli intima lui,

« Passa più tardi, » Risponde l'altro, « Che devo mangiare. »

« Allora leggimi la mano. » Insiste lui,

l'altro preso alla sprovvista soprassiede: « Va bene. » Sparecchia una porzione di tavolo e lo fa accomodare sul versante opposto.

Uno porge una mano, l'altro la valuta attento: « Anche quest'anno andrà tutto bene. » E gli sorride affabile.

L'altro lo ricambia sollevato, gli porge una banconota di grosso taglio ed esce dal carro all'incarica come vi è entrato.

« Addio frescone. » Lo canzona l'altro ammiccando alla porta.

Carver chi? - 2Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt