352 Stare Meglio

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- Via Toledo, armeggio febbrilmente attorno a una bicicletta allucchettata a un palo, ostacolato dalla serratura e dagli effetti dell'astinenza. Lavoro di limetta e arrivano i questurini, nella colluttazione che segue ho la fortuita quanto sventurata idea di usare la limetta e ne mando uno all'ospedale.

Neanche un'ora più tardi mi trovo a San Vittore, deliro e mi dibatto in preda ai crampi, supplico il mondo di darmi una dose.

Vedo aprirsi lo sportellino d'ispezione, quello ricavato nella porta della cella per far entrare le vettovaglie, il cigolio dei cardini risuona sinistro nel volume cavo immobilizzandomi.

Qualcosa di avvolto in una busta attraversa lo sportellino e cade a terra. Resta lì, immobile, a un passo dalla soglia.

Corro a curiosare, una bustina di stagnola, poi un cucchiaino, l'accendino, tutto il necessario per farmi.

Dato il posto trovo l'iniziativa fortemente sospetta. Prendo a rigirarmi nervosamente la bustina fra le mani, vogliono uccidermi, sembrerà un suicidio, e io non lo farò, no, ho deciso. 

Intanto i crampi aumentano e la voglia di farmi si rafforza, così poco per volta cambio il mio modo di pensare, e finisco per convincermi sulla fattibilità dell'iniziativa.

Carver chi? - 2Where stories live. Discover now