Capitolo 23

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Erano passati alcuni giorni dal nostro ritorno dalla breve gita in montagna. Erano passati esattamente sei giorni e oggi era ora di tornare a scuola.
Ero un po' nervosa
Ma non per il fatto che ricominciava la scuola.
Ero nervosa perché adesso io e Riccardo stavamo insieme,avremmo dovuto dirlo ai nostri amici e poi comunque tutti sarebbero venuti a saperlo. E cosa avrebbero pensato? Forse quello non mi interessava veramente ma c'erano comunque tutte quelle oche di classe nostra e delle altre classi che gli andavano dietro,alcune proprio sbavando. Speravo che lui facesse qualcosa,perché nonostante la mia tanta forza di volontà e la mia fiducia in lui non avrei resistito molto a lungo dal fare una scenata in pubblico.
So che lui l'avrebbe fatta.

Mi dovevo vestire il più carina possibile,così almeno non avrebbero pensato 'ma guarda con chi si è messo Ric' 'Oddio guarda quella,e pensare che si è presa il più bello della scuola,come avrà fatto? Cosa ci vedrà lui in lei?' 'Deve scopare proprio bene se Riccardo adesso sta con lei'
ERO VERAMENTE TROPPO INSICURA. Avevi dei seri problemi. Di autostima anche,da quando stavamo insieme,non mi sentivo mai troppo bella per stare con lui.
Dovevo darci un taglio.
Aprii l'armadio e improvvisamente non mi piacque più niente di tutta la montagna di vestiti che c'era lì dentro e sbucava da ogni angolo di camera mia.
Poi,scavando fra i cadaveri vidi il mio maglioncino rosso,che un tempo era il mio preferito. Quanto tempo era che non lo mettevo,pensavo fosse sparito. Lanciai un grido di gioia e lo indossai subito dopo. Era di un rosso abbastanza scuro e aveva delle trecce e dei ricami sul davanti. Era morbidissimo,risaltava le mie forme e era lungo al punto giusto.
Misi i pantaloni neri attillati e le Dr. Mantens bordeaux. Mi truccai e lasciai i miei capelli sciolti in onde morbide.
Scesi giù in cucina
"Buongiorno mamma. Papà è già uscito per andare a lavoro?"
"Buongiorno tesoro. Si, è già uscito ma posso accompagnarti io a scuola se è troppo freddo"
"Si grazie mamma" e le diedi un bacio su una guancia.
Presi due o tre biscotti con le gocce di cioccolato e li mangiai,poi aprii il frigo per prendere il latte e ne bevvi un bicchiere.
Quando stavo per dire a mia mamma che ero pronta mi arrivò un messaggio

Piccola sono fuori casa tua con la moto,oggi ti porto io

Okay. Aspetta che dico a mia mamma che non importa che lei mi accompagni.

Okay. Ti aspetto qui. X

Dissi a mia mamma che all'ultimo momento Sara mi aveva mandato un messaggio per dirmi che passava lei a prendermi,mentii ne ero consapevole,ma non ero ancora pronta per raccontare ai miei genitori di questo ragazzo spettacolare che mi faceva battere il cuore. Infondo erano pochi giorni che stavamo insieme e volevo aspettare ancora un po' anche se credevo veramente in noi,di una cosa almeno ero sicura.

Uscita di casa mi trovai davanti uno dio greco appoggiato alla sua Ducati con due caschi in mano,uno per me e uno per se.
Andai verso di lui a passo svelto,quasi correndo e gli diedi un bacio sulle labbra,esitando un attimo prima di staccarmi. Infatti non ce la feci e gli diedi un bacio appassionato.
Quando ci staccammo lui sorrise
"Buongiorno anche a te,piccola. Se mi accogli con un buongiorno così sempre stai pur sicura che mi rivedrai qui ogni mattina"
"Oh è proprio quello che voglio"
"Penso che sarai accontentata signorina"
"Grazie tesoro" e gli diedi un ultimo bacio a stampo prima di prendergli il casco di mano e metterlo.
Salimmo in sella e sfrecciammo verso l'inferno,che forse mano nella mano con lui sarebbe stato un po' meno inferno.

Quando arrivammo davanti scuola e parcheggiammo c'erano già praticamente tutti e io mi sentii sprofondare. Ci guardavano. Ci stavano fissando. Ma era ovvio,eravamo arrivati insieme,in moto,io abbracciata a lui.
Una volta scesa lui mi prese per mano,intrecciando la mia nella sua e ci incamminammo verso il cancello della scuola.
A quel punto nemmeno mezza persona di stava perdendo lo spettacolo. Riccardo Bianchi mano nella mano con una ragazza.
Oddio,volevo morire. All'istante.
"Ci stanno fissando tutti" sussurrai intimorita e anche un filo infastidita.
"Oh tesoro,ci faranno l'abitudine. Tu sei mia e di nessun altro" e mi diede un bacio veloce prima di trascinarmi a scuola.

Era ricreazione e diciamo che quelle prime erano state due ore intense,facce incredule verso Riccardo e occhiatacce dalle ragazze per me.
"Vieni con me a pomiciare come due ragazzini di tredici anni?"
"Per quanto l'idea mi alletti non posso"
"Perché? Dove devi andare"
"In genere mi vedo con Edoardo,e dato che non lo vedo da diverso tempo"
Mi interruppe "devi proprio? Quello è innamorato di te"
"EDOARDO" scandii bene il suo nome,nel caso la prossima volta avesse ancora intenzione di chiamarlo 'quello' "non è innamorato di me,è soltanto il mio migliore amico e mi vuole un gran bene. Comunque anche se fosse innamorato di me - cosa impossibile - non sarebbe ricambiato. Amo solo te,stupido. E se proprio ti interessa,andavo da lui per raccontargli di noi"
"Adesso si che mi piaci" lo disse un pin per tutte e due le cose che avevo detto. Per il fatto che amavo solo lui e perché volevo raccontare a Edo la mia storia con lui.

Trovai Edoardo davanti classe sua
"Ehi Edo"
"Giorno bellissima. Come stai?"
"Bene,tu?"
"Bene adesso. Mi sei mancata" e mi abbracciò.
"Senti,dovrei dirti una cosa prima che tu la scopra,visto che la scoprirai da qualcun altro perché sta evidentemente facendo scandalo"
"Okay,spara!"
"Io e Riccardo stiamo insieme" dissi felice e eccitata.
Lui non mi sembrava felice però. Proprio per niente.
"Oh beh. Sono felice. Scusa ma adesso devo andare in classe" disse senza sentimento. Mi mentì,parola per parola.
Sembrava deluso. O forse,triste?
Poi rientrò in classe e così io tornai dal mio ragazzo.

Durante da quarta ora mi arrivò un messaggio,era di Edoardo

Devo parlarti. Oggi,all'uscita. E senza il tuo ragazzo

Risposi con un semplice 'ok'.
Cosa avrà da dirmi?
Beh,lo scoprirò fra circa un'ora e mezzo.

Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)Where stories live. Discover now