Capitolo 11

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Erano due settimane che uscivo con Andrea,non stavamo insieme perché io non me la sentivo,perché anche se stavo bene con lui e mi divertivo non provavo quel sentimento che sarebbe poi diventato amore con il passare del tempo. Mi piaceva,ma era tutto li,semplicemente non era Riccardo.
Erano appena iniziate le vacanze natalizie e mancavano due giorni a Natale. Quella mattina io e gli altri decidemmo di ritrovarci verso le 10:30 al bar della stazione per fare colazione e poi andare tutti insieme in centro per comprare gli ultimi regali.
Proprio quel giorno avevo spento la sveglia senza accorgermene e quindi ero rimasta a dormire fino ad allora,peccato fossero già le 10:00 e io dovevo ancora farmi la doccia e truccarmi. Decisi così di fare una cosa molto veloce: feci la doccia ma non lavai i capelli,li avrei poi lavati la sera,indossai un paio di leggins neri,la felpa verde di Riccardo che aveva dimenticato un giorno a casa mia mentre studiavano e poi aveva deciso di regalarmi e le converse bianche alte. Misi solo il mascara e poi misi uno spruzzo di profumo. Scesi le scale,indossai il mio woolrich blu,una sciarpa e un cappello panna,poi presi la borsa e uscii.

Arrivata alla stazione corsi verso il bar e quando entrai trovai già gli altri seduti ad un tavolino che aspettavano solo me per farsi prendere l'ordinazione. Ci facemmo portate io e Riccardo una ciambella,Sara un cornetto al cioccolato e Federico una treccia alla crema e da bere prendemmo tutti un cappuccino.
Mentre mangiavamo Federico con la bocca piena cominciò a borbottare qualcosa di incomprensibile e così riniziò il discorso dall'inizio
"Allora,ascoltate me che ho un programmino serio dal 30 mattina fino al 2 sera. Sara mi ha già detto che ci sta,però volevamo anche voi due"
"Spara!" Disse Ric
"Avete presente il piccolo chalet in montagna? Almeno tu Ric devi aver capito. Quest'anno è libero perché abbiamo deciso di non affittarlo più e nessuno ha intenzione di andarci. Quindi sarebbe nostro per quattro giorni. Inoltre è vicinissimo al paesino e ai negozi. Che ne dite?"
"Buona idea. Lo dico a mamma stasera,così sa quanti giorni manco" dissi io.
"Perfetto! Tanto,amico,te sai che a cose del genere non dico mai di no e sono sempre disponibile" disse tutto esaltato.
Ci mettemmo tutti a ridere.

Decisi di parlarne anche con Andrea,per capire cosa ne pensasse,anche se la mia decisione era già stata presa. Sia che lui fosse d'accordo,sia che lui non volesse. Anche se non so come mai,ma avevo il brutto presentimento che l'opzione giusta sarebbe stata la seconda.
E così fu!
"Ci sarà Riccardo e non mi va che voi due stiate insieme,per quattro giorni poi figuriamoci!" Disse arrabbiato
"E allora se ci sarà Ric? È un amico,poi mi dispiace ma la mia decisione l'ho già presta"
"Va bene,allora potevi anche evitare di venire a dirmelo. Partivi e stop. Ci vedevamo quando tornavi e non mi dicevi chi c'era. Mi dicevi che eri stata con i tuoi. Non era difficile! Tanto a questo punto,non posso esprimere la mia opinione,tu hai già scelto,allora vai." era incazzato
"Okay" risposi soltanto.

La sera della vigilia di Natale io e gli altri andammo a cena insieme in un ristorantino,perché il giorno dopo non ci saremmo visti essendo Natale e saremmo stati con le nostre famiglie. Così decidemmo di festeggiare tutti insieme la sera e di scambiarci i regali nello stesso momento. Avevo preso a Federico una felpa a maniche lunghe di una marca che non ricordavo nemmeno in quel momento,con una stampa stile graffiti perché a lui piacevano questi disegni strani,a Sara una collanina con un cuoricino con dei piccoli Swarovski e a Riccardo comprai una nuova giacca di pelle perché la sua oramai era andata e un nuovo casco,che era più per me che per lui. Ci ero andata giù pesante quest'anno con i regali ma dopotutto loro era la mia seconda famiglia e per una volta avevo preferito risparmiare per un po' evitando di riempirmi l'armadio di cose inutili per comprare bei regali per loro.

Per cena indossai un vestitino rosso a maniche lunghe che mi arrivava fino a metà coscia,però era molto sobrio,così misi una collana lunga oro a più fili,un paio di orecchini di brillanti non molto grandi e un bracciale abbinato alla collana. Mi truccai come sempre,aggiungendo il rossetto rosso e stavolta anche un ombretto oro leggerissimo per dare un po' di luce agli occhi. Misi le scarpe con il tacco nere e il cappotto dello stesso colore.

A cena ordinammo tutto a base di pesce,per quella sera non avremmo badato a spese. Prendemmo ognuno una cosa diversa così da dividercela poi fra noi ed assaggiare più cose. Per dolce però prendemmo tutti il tiramisù al cioccolato.

Arrivò il momento dello scambio dei regali: Fede e Sara aprirono i loro e furono entusiasti di ogni regalo. Federico a Sara aveva regalato un anello. Riccardo aprì prima gli altri e poi il mio: quando vide la giacca di pelle gli si illuminarono gli occhi,poi vide il casco e si mise a ridere,scoppio in quella risata che mi riempiva il cuore. "Per te?" Disse.
Io arrossii "ehm si,perché ogni volta che mi porti in moto a me,metti il tuo casco ma tu rimani senza"
"Beh si giusto. Grazie piccola" disse baciandomi sulla guancia.
Poi arrivò il mio momento di scartare i regali,però io in genere li portavo a casa e li aprivo la mattina dopo. Glielo dissi e loro cominciarono a protestare,poi Sara disse "dai su Mati,sono curiosa. Per stavolta fai uno strappo alla regola. Per favore" e così accettai di aprirli. Come Riccardo,prima aprii quelli di Sara e Federico che mi avevano regalato una borsa,che mi piacque tantissimo e un portafoglio abbinato ad essa,chiaramente si era messi d'accordo. Poi arrivai al regalo di Riccardo e vidi che lui era nervoso. Lo scartai e trovai altri due piccoli pacchetti: in uno certa una scatolina di velluto che conteneva un bracciale in argento fatto tutto a cuoricini con sopra i brillantini,era un bracciale bellissimo e me lo feci mettere subito da lui. Nel secondo pacchetto c'era una cornice con una foto che ci eravamo fatti io e lui un pomeriggio.
"Ti piace?" disse lui sempre nervoso.
Mi si inumidirono gli occhi e gli saltai al collo abbracciandolo,lui ricambiò l'abbraccio. Io cominciai a tempestarlo di baci sulla guancia "si,si,si! Grazie,grazie,grazie! È bellissima"
Lui mi strinse a se ancora più forte.
Il resto della serata passò tranquillo e io e Riccardo non ci staccammo più un secondo.

Era passato Natale e non avevo più sentito Andrea,non mi aveva cercata,né una chiamata,ne un messaggio,niente. Ci rimasi malissimo perché non pensavo che per lui fosse una cosa così importante. Va bene,uscivamo insieme però pensavo di avere ancora la libertà di scegliere per me nella mia vita. A quanto pareva no! Mi sentii in colpa,come una stupida e decisi che nel tardo pomeriggio l'avrei chiamato oppure sarei andata a casa sua per chiarire prima di partire. Prima però avevo da comprare le ultime cose per il viaggio.

Dimmi che vuoi stare con me. (In revisione)Where stories live. Discover now