V. VINO BIANCO E GAMBERI AL LIMONE - 1. Inno alla gioia

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...d'improvviso sbarrò gli occhi. 

In un miscuglio di pensieri e umori, 

s'impossessò di lui una strana, quasi folle, lucidità.


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Il sole splende, al di là della finestra; spande i suoi raggi su di me e mi bacia come un appassionato amante. La nostra camera è l'unica senza le tende fisse. L'ha fatte togliere Mattia: «C'è un bellissimo roseto, è un peccato non poterlo vedere».

Fa di tutto per rendere il mio soggiorno qui meno sgradevole, e per sedare la sua coscienza; mi dispiace non potergli dire che io avrei fatto la stessa cosa.

Norina sta meglio. Da due giorni è libera da tubi e respira senza ausilio. La sua presenza non è più rumorosa della mia, modulata dai fiati ch'entrano ed escono, non solo dalla bocca.

Potrebbe muoversi, ma non saprebbe dove andare. Potrebbe parlare; non lo fa perché non potrei risponderle: «Che senso ha, se non si può dialogare?»

Eppure parlo senza interruzione, in questo monologo estemporaneo! Se di tanto in tanto faccio una pausa, è per riavermi dallo stordimento, e perché mi piace guardarvi, che attendete; chissà se vi state chiedendo: «Ma Alex, in tutto ciò, che fine ha fatto?»

È sempre stato con me, sul palco; s'è insinuato tra le pieghe del drappo di velluto e ogni tanto è uscito a far "Cucù" per stuzzicare la vostra fantasia.

Ora è giunto il suo momento. Approfittando d'un breve black-out, ha preso tutto lo spazio disponibile e... Cosa fa? Meraviglia! Sta danzando! Sotto la pioggia! Senza vestiti!

Dai pugni chiusi fuoriescono fasce di stoffa di colore rosso, arancione, giallo, verde, blu reale, viola, mosse ritmicamente verso l'alto, per poi ricadere ai suoi fianchi formando curve sinuose.

Ai lati della strada due lampioni spandono luce fioca che si riflette in piccole pozzanghere. Nell'aria si diffondono le battute in quattro quarti dell'Inno alla Gioia: scivolano fuori da una finestra socchiusa; sul davanzale sonnecchia un gatto nero.

Alex apre un portone di legno ed entra. In un luogo a lui noto. Con piccoli scatti in avanti. Per avvicinarsi a sfiorare la sua anima e la sua pelle. A tal fine mostrerà per primo l'anima, la pelle e le mani tese a cogliere e accogliere quel corpo che accanto a sé desidera così tanto, quando le braccia spaziano nello spazio vuoto del suo grande letto.

Cosa troverà dietro la porta?

A cosa porterà la sua rinnovata intraprendenza?

Se siete curiosi di scoprirlo, seguite, insieme a me, Alex al di là del pesante battente.


PRANZO DI FAMIGLIA - RomanzoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora