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[cinque mesi più tardi...]

"guarda! Guardalo" dissi indicando la mia pancia che aveva per un attimo assunto una forma insolita, a causa del piedino di mio figlio "si fa sentire" sorrise il marocchino accarezzando la mia pancia "com'è giusto che sia" risposi continuando a comunicare con il piccolo che continuava ad agitarsi "non vedo l'ora che nasca! Così potrò finalmente portarlo con me a Sevran" sorrise lasciando un bacio sulla pancia "sei pazzo? - scossi la testa - mio figlio non vedrà mai quel posto" 

Walid mi guardò quasi come se fosse scandalizzato "è cambiato molto il quartiere da quando sei andata via Margot" disse "difficile crederci" risposi "è così, non c'è quasi più il rischio di essere uccisi in mezzo alla strada. Hanno aumentato i controlli e diciamo che la gente sta più attenta a quello che e fa e come lo fa" disse " e tu?" domandai "ho chiuso, te lo posso dimostrare. Quei diciotto mesi mi son ben bastati" sorrise "meno male" risposi  "comunque, davvero, dovresti ripassarci in zona, mi chiedono di te" sorrise, ricambiai, "rispondi che va tutto bene. Gli hai detto che aspetto il secondo?" domandai "sì, e immagina mia madre come l'ha presa" rise "amo quella donna" 

" e lei ama te. Sono certo che se non fosse arrivato Kylian sarebbe ancora lì a spingermi per farmi mettere insieme a te" rise "non avevo dubbi, e comunque non ti è poi andata così male" risposi "no, per niente, anzi. Sono molto contento" sorrise "meno male" risposi sorridendo.

Restammo in silenzio, nei nostri soliti silenzi in cui sembra tutto quanto prendere una forma diversa, il pensiero di dover portare i miei figli nel mio quartiere mi preoccupava.
Sevran non è un posto fatto per bambini, o almeno, non per chi vuole che i propri figli stiano lontano da determinate storie o dagli stessi errori dei genitori, forse soprattutto i miei. Ma mi manca la gente del posto, mi manca vedere le piccole strade in cui sono cresciuta, i nascondigli quando non dovevamo farci beccare e la sensazione del cuore in gola che avevamo sempre dietro. Sono stati gli anni peggiori e contemporaneamente i migliori, soprattutto grazie a Walid e alla gente con cui siamo cresciuri.

"magari un giorno, potrei anche fare una toccata e fuga" dissi in sovrappensiero "quando vuoi, io sono sempre disponibile. Basta chiamare" sorrise "comunque - riprese dopo poco - Kylian? Lo hai sentito?" chiese, scossi la testa "l'ultima volta è stata quando ho scoperto che era un maschio, lì ci siam proprio visti" dissi "non credi sia il caso di rincontrarvi nuovamente per decidere il nome al piccolo?" domandò, scossi la testa "è una cosa che riguarda me, questa volta" dissi "il bambino non è solo tuo" obiettò "no, però eravamo d'accordo così" risposi

"e ci hai già pensato?" chiese "sì" risposi "ed è?" domandò "speri davvero che metta il tuo? - risi - scordatelo" continuai "e allora quale? Il nome più bello del mio non penso esista" rispose sorridendomi "continua a crederlo Walid, ma mio figlio si chiamerà Sofiane, e no, non mi interessa se ti piace o meno", il moro fece per replicare ma rimase con la bocca socchiusa e un'espressione contrariata "preferisci quel nome al mio?" disse infine "assolutamente" risi "assurda - scosse la testa - e allora a mia figlia non metterò il tuo nome. Puoi starne certa" disse ridendo "infantile" risi "smettila. E ascoltami - ritornò serio - dovresti rivederti con Kylian. Non può finire così" disse 

"e se fosse già finita così?" alzai un sopracciglio "vi amate davvero, e lui è estremamente dispiaciuto, e lo so perché sono l'unico modo per avere qualche notizia tua. Non dovrei dirtelo, ma ormai è così. Perché non cambi idea? Chloé e Sofiane hanno bisogno del loro padre e tu hai bisogno dell'unica persona che ami. E non mentirmi, lo vedo" disse, rimasi in silenzio.

Il dolore per quello che aveva fatto era ancora fresco, ma effettivamente, aveva ragione. Avrei dovuto pensarci, ma non sapevo a chi dare ragione, al mio orgoglio o al disperato bisogno di una famiglia che, a quanto pare, non sono destinata nemmeno a dare ai miei figli?

"Margot, lo dico per te, dai ciò che hai sempre desiderato a loro due. Ottieni quello che entrambi, e lo sai, abbiamo sempre sognato. Pensaci, ma questa volta davvero e per bene" disse alzandosi, mi lasciò un bacio sulla fronte e andò via. E ora?

Avec Toi|| Kylian Mbappé Where stories live. Discover now