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Kylian 

Suonai al campanello e dopo poco mi venne ad aprire mia mamma con il suo solito sorriso sul volto. Mi fece entrare e chiuse la porta alle sue spalle "Kyky, come mai sei qua?" mi chiese sorpresa, era insolito che mi presentassi senza preavviso, ma una volta ogni tanto volevo tornare a casa, come se niente fosse successo "mi andava" alzai le spalle e andai in sala, c'erano mio padre e mio fratello, mi sorrisero e io ricambiai con un saluto e mi sedetti sul divano. "hai saputo?" domandò mio padre, e lo guardai "cosa dovrei sapere?" mi chiese "Fayza! Non hai ancora detto nulla?" domandò "se mi da un attimo gli dirò tutto. Santo cielo, che insistente." sbuffò la donna e io sorrisi, vedere i loro soliti battibecchi mi ricordava la mia infanzia "ma cosa dovrei sapere? C'è qualche novità?" domandai confuso.

Mia madre si mise di fronte a me e posò le mani sui fianchi, capì che c'era molto di cui discutere "si può sapere che diavolo ti passa per quella testa? Perché mi hai detto una bugia? Hai tradito Margot. Sei davvero assurdo Kylian, ma che caspita ti prende? Prima la lasci, poi ci torni assieme dopo quattro anni e poi la tradisci, davvero non so cosa dirti!" scosse la testa delusa, rimasi in silenzio e abbassai il capo, d'altronde aveva ragione. Non avrei dovuto mentire ai miei genitori, avrei dovuto mettere in conto che presto, e probabilmente dalla sua bocca sarebbe arrivata la verità. Perché quest'ultima è sempre pronta a trovarti, quando meno te l'aspetti. "so di aver sbagliato, vorrei rimediare se solo riuscissi ad avere un'altra possibilità" sospirai "ed infatti te ne sto offrendo una Kyky, non sprecarla. Ho una notizia da darti, me lo ha detto lei e mi ha dato la sua autorizzazione per dirtelo" sorrise contenta, mio padre mi posò una mano, Ethan mi sorrise "cosa sta succedendo, non capisco" continuai spaesato "siccome le cose tra te e lei non vanno come dovrebbero a causa tua - sottolineò - mi ha detto di riferiti che aspetta un bambino" disse e sorrise a trentadue denti. 

Perché sorrideva? Cosa c'era di così bello in quel momento? Sapere che la donna che amo è incinta di un altro non dovrebbe darle motivo di gioire per l'arrivo di un nipote che non è e non sarà mai sangue del suo sangue "e cosa sorridete? Perché mi guardate contenti, è chiaro che il bambino non è mio" dissi innervosendomi e alzandomi in piedi "calmati Kylian, mi ha confermato che è tuo. E di nessun altro, conosciamo bene Margot e sai anche tu che parla solo quando è sicura di qualcosa. E come potrebbe non esserlo del padre di suo figlio." disse mia madre guardandomi serena. Davvero era mio figlio? Da quanto tempo lo sapeva? Perché non mi ha mai avvisato che questa cosa potesse accadere?

"devo andare" dissi correndo verso la porta d'ingresso, mia madre farfugliò qualcosa che non ascoltai, ero troppo accecato dai dubbi, non capivo, quando poteva essere stato concepito quel bambino? Da quanto tempo sapeva del suo stato? E se fosse stata quella volta, a casa mia, dopo il litigio a causa della fidanzata di Neymar?
Chiamai il mio autista che arrivò dopo cinque minuti, gli diedi l'indirizzo che ormai già conosceva e dopo pochi minuti scesi di fronte casa sua. Suonai con insistenza il campanello fino a quando non mi venne ad aprire. Rimase sorpresa di vedermi, e dalla sala vidi sbucare Neymar, che cosa ci faceva lì?

"dobbiamo parlare" annunciai serio "va bene" rispose lei quasi come se si aspettasse questa reazione da parte mia. Il mio amico si avvicinò a me sorridendo, Margot si avviò in salotto "tanti auguri fratello, mi raccomando non essere troppo duro con lei. Cerca di capirla" disse ed uscì. Rimasi in silenzio e chiusi la porta, pronto ad affrontare quell'ennesima discussione.

Entrai nel salotto lei era seduta sul divano con una mano sul ventre, e sentì un brivido lungo la mia schiena, il cuore che iniziò a pompare più in fretta. Mi stavo davvero convincendo che lei fosse incinta, forse non volevo crederci, forse mi sembrava così assurdo che stentavo a crederci.

"quindi?" iniziai "te lo ha detto Fayza...meno male" sorrise appena "avresti dovuto dirmelo tu. Come fai ad essere sicura che sia mio?" domandai, lei aprì gli occhi che fino a quel momento erano chiusi, come per godersi qualcosa in quel momento, forse pensava che avessi accettato la notizia senza dire niente. "è tuo Kylian, puoi stare sereno - affermò - sei l'unico con cui sono andata a letto ultimamente e tutto coincide. Ricordi quando sono venuta a prendere Chloé ed era da tua mamma? Il giorno in cui ci siamo fermati a mangiare da lei. Ecco." disse certa. Tutte le mie supposizioni erano giuste. Mi ricordavo bene. "se non vuoi questo bambino, va bene Kylian, come desideri. Non saprai niente di lui, ma nemmeno di Chloé" disse seria. Strinsi le mani in due pugni, come poteva anche solo dire una cosa del genere? Come poteva voler separarmi dai miei figli.

"era questo quello che volevi quindi, incastrare me, con una bambina. Avere vitto e alloggio e infine? Mollarmi quando ormai sei sicura di avere tutto quello che ti serve" urlai "cosa? Davvero?" disse lei incredula "non lo stai dicendo sul serio - continuò - tutto ciò che vedi in questa fottuta casa è grazie soltanto a me stessa. Quando te nemmeno avevi lo stipendio di adesso, fosse per me i tuoi soldi potresti anche tenerteli." disse e mi fissò insistentemente negli occhi "e allora perché cazzo sei partita dicendo che non voglio questo bambino?" lei sbuffò e guardò il soffitto per poi riposare il suo sguardo su di me "per questo motivo. - mi indicò - sei tu stesso il problema. Avrò fatto i miei errori senza dubbio. Ma tu non stai facendo niente per migliorare la situazione, non stai facendo niente per dare a nostra figlia una famiglia normale. Era questo quello che desideravo Kylian, una famiglia normale, con la persona che amo. Perché sì, Kylian, ti amo." disse e dai suoi occhi iniziarono a uscire delle lacrime.

Mi sentì sbagliato, forse lo ero e basta. Avevo nuovamente rovinato tutto con la mia continua gelosia, con i miei problemi e le mie indecisioni, avevo rovinato l'unica persona che davvero mi amava per quello che ero. Nessuna era stata come lei, nessuno mi dava le stesse sensazioni. E ora vederla piangere per colpa mia mi faceva stare male. Mi avvicinai cautamente, quasi come se fosse una creatura spaventata e che, al mio minimo tocco, sarebbe potuta scappare da me. "Margot..." sussurrai mentre le sue mani continuavano a coprire il suo volto in lacrime "mi dispiace...amore mio...mi dispiace infintamente" l'abbracciai, lei si posò sul mio petto continuando a piangere. Sentì gli occhi pizzicare. Stavo sbagliando tutto.

"vorrei poter rimediare alla tua sofferenza, vorrei poter cancellare tutto...Dio" sussurrai accarezzandole i capelli "dimmi che non te ne andrai più Kyky, ti prego" sussurrò lei tra i singhiozzi "no amore, mai più" sussurrai stringendola a me.

Avec Toi|| Kylian Mbappé Where stories live. Discover now