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[una settimana dopo...]

Mi sedetti a terra, il pavimento era freddo e il mio stomaco era sottosopra nuovamente e per l'ennesima volta. In casa non c'era nessuno né Walid e nemmeno Neymar che negli ultimi giorni è venuto a farmi visita diverse volte. Con le poche forze che mi erano rimaste mi alzai, mi avvicinai la mobiletto affianco allo specchio e lo aprì, era lì, ancora. Era da una settimana che continuavo a rimandare questo momento, ma ora come ora, all'estremo delle forze ormai non potevo fare diversamente. Era la mia ultima possibilità per una spiegazione razionale.

Presi la scatola blu e l'aprì senza pensarci troppo oppure l'avrei nuovamente riposta dov'era nella speranza di dimenticare tutto e che fosse soltanto un malessere momentaneo. Presi il test e non lessi le indicazioni, lo conoscevo bene ormai. Continuavo a fissarlo e a chiedermi se fossi pronta, se fosse stato positivo, che cosa avrei fatto? Chi avrei chiamato per primo? 

[...]

Posai il test che stava caricando il risultato e mi allontanai girando lo sguardo altrove, non ero pronta, non sapevo se volevo davvero saperlo o se, semplicemente, non desideravo saperlo. Presi un grosso respiro, andai a recuperare il cellulare nella sala e ritornai nuovamente in bagno, il test probabilmente era pronto, dovevo soltanto vedere il risultato. Composi il numero del mio amico e mi portai il cellulare all'orecchio nella speranza che rispondesse. Poco dopo la sua voce interruppe il continuo squillare "Walid...sto...sì, insomma, sto facendo il test. Ho paura del risultato" mormorai, e quasi temetti che non mi avesse capito, il moro dalla parte opposta mi rassicurò, mi ricordò che sono una madre fantastica e che Chloé, in tal caso, sarebbe stata una sorella maggiore a dir poco perfetta.  "sì, lo so, ma ho paura. Come dovrei dirglielo? Glielo dovrei dire davvero? Ho paura che questa volta non la prenda bene, insomma, siamo in un mezzo casino e per sbaglio ho tirato in mezzo anche te. Non voglio che questa storia rovini il nostro rapporto o che Kylian ti metta alle strette per allontanarti da me" dissi mordendomi il labbro.

Per tutta risposta Walid mi diede la conferma che qualsiasi cosa sarebbe successa niente e nessuno avrebbe potuto separarci e mi incitò a guardare il risultato, era ansioso, forse più di me. Presi un altro respiro e mi avvicinai, presi il test e lo guardai. Interruppi il suo discorso, che per me era solo un fiume di parole. A me venivano in mente solo tre, che sussurrai.

"Walid...sono incinta"

Avec Toi|| Kylian Mbappé Where stories live. Discover now