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"No Chloé, aspetta, ora viene papà e ci vai" dissi sistemando i codini colorati alla bambina che in quel momento sbatteva ripetutamente il piedino a terra, in segno di protesta "Chloé" la rimproverai guardandola male, la bambina sbuffò e incrociò le braccia al petto "perché non puoi venire anche tu al parco con me e papà?" chiese nuovamente "perché non ho voglia piccolina, te l'ho già detto" disse accarezzandole il dolce visino, simile al mio "ora lo dico a papà" disse con fare serio, presi un grosso respiro. La sua testardaggine era di certo un'eredità dell'altro. Non ero così da bambina, questo è sicuro.

Suonarono al campanello e Chloé corse ad aprire urlando "papà!", appena aprì la porta la raggiunsi con il suo zainetto verde "ciao principessa" sorrise Kylian dandole un bacio sulla guancia "ciao papà" sorrise lei abbracciandolo "prendi lo zaino Chloé" le dissi porgendoglielo "ciao..." sussurrò il moro verso di me, alzai lo sguardo per incontrarlo col suo "ciao Kylian" risposi cordialmente.

"papà" interruppe la bambina "può venire anche la mamma al parco? Ti prego" disse la piccola, Kylian la guardò assorto, nei suoi occhi potevo leggere l'amore che provava per quella piccola creatura che assieme avevamo creato "come mai me lo domani?" chiese "perché voglio entrambi" rispose afferrando sia la mia che la sua mano, Kylian alzò lo sguardo verso di me "sembra che tu non abbia scelta" rise, annuì "va bene amore, ma solo per questa volta" sorrisi

[...]
Era strano, quasi insolito tutto questo. Eravamo seduti su una panchina appartata e guardavamo la bambina che giocava con i suoi amici, tra noi due c'era silenzio. Lo stesso di due che avrebbero molte cose da dirsi ma timore di farlo.

"Chloé per chiedermi se tu potessi venire, vorrà dire che avrà fatto una strage prima" interruppe il silenzio Kylian "effettivamente" risposi senza guardarlo "e per quale motivo non volevi venire? Infondo è tua figlia" disse "perché dovrebbe stare con te ora" risposi ricordando gli accordi presi "vero, ma non mi sembra io non ci sia. Ricordi che avevamo detto e ridetto di darle una famiglia normale" disse, senza ricordare il motivo per il quale non stavamo assieme "si, mi ricordo... Ma Kylian-" sussurrai e lui mi interruppe "credi che per me sia diverso? Non è facile, e non intendo per la gente ad ogni angolo della strada che vorrebbe riprendere la faccia di Chloé, ma per te. Per noi. Perché ammettiamolo, quello che siamo non ha mai smesso di esistere" disse e rimasi in silenzio "avevamo deciso così... Che era meglio così. Che era una relazione troppo complicata con una bambina in mezzo, essendo nata da poco e che i tuoi sentimenti nei miei confronti erano cambiati.." risposi amareggiata a causa di un sentimento che non si era mai realmente spento "potessi tornare indietro..." sussurrò lui "mamma!" urlò Chloé interrompendo Kylian mentre correva verso di me con un piccolo fiorellino bianco tra le mani "questo è per te" me lo porse "grazie amore" le sorrisi abbracciandola "Chloé, è ora di tornare a casa" intervenne Kylian prendendo lo zainetto della bambina "può venire anche mamma?" domandò innocentemente "in realtà..." provò a rispondere il moro "amore, la mamma ha da fare te l'ho detto. È anche per questo che non volevo venire al parco" risposi "un giorno ci vieni a casa con papà? È grandissima! E ci sono un sacco di stanze" disse entusiasta "immagino - sorrisi- magari un giorno ci mettiamo d'accordo io e papà e facciamo una bella cena tutti e tre assieme" risposi dandole un bacio sulla guancia "spero presto mamma, vero?" domandò con occhi sognanti e in parti mi sentivo in colpa. Avrebbe potuto avere una famiglia normale, ma la mancanza di decisioni da parte di entrambi ci ha portato a quella che fino ad ora mi sembrava la miglior soluzione per tutti e tre. Ma pensandoci, adesso, era un grande errore. Scacciai quei pensieri appena la piccola mi saltò addosso abbracciando, li salutai e ritornai a casa.

Dopo qualche ora, avvolta nel silenzio del mio piccolo appartamento il cellulare squillò, lo guardai ed era un messaggio da parte di Kylian.

Da Kylian:
Quindi... quando vieni a cena da me?
Domani sera sono libero, se vuoi possiamo organizzare.

Rimasi sorpresa, era insolito che un'idea di Chloé venisse presa così in considerazione da lui. Guardai il messaggio senza sapere cosa fare. Ma dovevo farlo per mia figlia. Lo avevo promesso. Gli scrissi velocemente una risposta positiva, lui mi inviò l'orario e la solita raccomandazione di essere puntuale. Sospirai iniziando a prepararmi psicologicamente ad una cena che era un grande punto interrogativo, io e Kylian avevamo tante cose di cui discutere ma nessuno dei due aveva il coraggio di affrontarle, e se questa fosse la volta buona?





Okay, questa è la mia prima vera storia su un calciatore. Non so precisamente perché in questi anni abbia evitato di farlo ma, onestamente, non me ne pento. Spero possa piacervi

Avec Toi|| Kylian Mbappé Where stories live. Discover now