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POV Y/N


«Oh capisco...» sussurrai quasi mentre ci guardavamo negli occhi.

Jungkook si schiarì la gola e mise in moto. Per tutto il tempo guardai fuori dal finestrino. In macchina non volava una mosca.
Jae-sang si era anche addormentato.

«È lontano?»

«Mh?»

«Dico, è lontano il posto per il pic-nic? Sembra che siamo in macchina da 2 ore.» dissi calma.

«Purtroppo si. È un posto molto bello e tranquillo però. La gente ci va il pomeriggio presto. Ormai sono quasi le sei non ci sarà più nessuno.» disse lui.

Restammo per alcuni minuti in silenzio.

«Come va con Tanya?» gli chiesi anche se non volevo proprio saperlo. Maledetta la mia boccaccia.

«Hm bene, credo. Insomma il solito. Lei a casa non c'è mai, quindi non penso che-»

«Glielo hai mai chiesto?»

Lui si girò per un momento a guardarmi confuso.

«Cosa?»

«Le hai mai chiesto, come sta? Male, bene? In una relazione ci si dovrebbe sempre chiedere come sta. Risolvere i problemi insieme. Litigare ma poi fare pace. Non lo fate mai?» gli chiesi fissandolo.

Sbatté le sue dita sul volante e si fermò al semaforo.

«Non siamo così.» disse freddo e annuì.

Fantastico. Avevo appena rovinato tutto.
In quel momento Jae-sang si svegliò e si stropicciò un occhio.
Il nero fermò la macchina e scendemmo. Non venne ad aprirmi la portiera quindi feci da sola.
Afferrai il bambino e lo misi a terra.

Vidi Jungkook prendere alcune cose da dietro il portabagagli e lo guardai per un secondo. Poi distolsi lo sguardo e mi concentrai sul posto.
Era un piccolo parco, c'erano le altalene, uno scivolo e anche un laghetto. Infatti si sentiva il rumore dell'acqua.
Mi guardai intorno e vidi che c'era pochissima gente.

Senza dire niente presi il telo e lo appoggiai sull'erba.
Insieme al ragazzo aggiustai le cose da mangiare. Mentre presi la bottiglia dell'acqua, lui mise la mano sopra la mia.

«Oh scusa...» dicemmo in coro tutti e due.

Lo guardai per la millesima volta e tolsi la mia mano. Lo feci fare a lui anche perché ero rossa come un pomodoro.
Che mi sta succedendo?

«Ehm ho portato un po' di cose. Mangiate quello che volete.»

Disse e si sedette a gambe incrociate.
Lo seguì mettendomi nella sua stessa posizione, mentre vidi Jae-sang guardare il piccolo laghetto.

«Se vuoi andarci vai, ma attento a non bagnarti. Chiaro?» gli dissi.

Corse verso il lago e si inginocchiò a fare non so cosa. Lo vidi giocare con della specie di sabbia e strappò dei fili d'erba.
Era permesso farlo?
Che dovevo fare?

Calmati.
Ecco.
Respira.

«Non hai fame?» la sua voce mi riportò alla realtà.

«Scusami tanto. Stavo pensando...non preoccuparti.» lo tranquillizzai subito. Lui annuì.

«Mi dispiace per prima. Scusami se sono stato freddo. E che le cose con Tanya non sono più le stesse. È una situazione davvero complicata.» si scusò.

Alzai le mani come per dirgli "non preoccuparti capisco." e lui abbassò la testa.
Prendemmo entrambi del cibo e cominciammo a mangiare.
Guardai attentamente le pietanze. Non era cibo comprato. Qualcuno lo aveva cucinato.

«Hai cucinato tu?»

«Si. Ti piace? Era da un po' che non cucinavo ma-»

«È buonissimo. Sei molto bravo.» gli sorrisi gentilmente.

Lui ricambiò facendomi vedere il suo adorabile sorriso da coniglietto.




ANGOLO AUTRICE

INNANZITUTTO, GRAZIE MILLE
PER LE 1mila LETTURE!!!🏅❤️

Ci siamo ragazzi!! Qualcosa sta per accadere.
Cosa accadrà?

Spero che questi capitoli non vi stiano annoiando.
Ma comunque le cose cominciano veramente a farsi interessanti. No?

Ci vediamo al prossimo aggiornamento. 🎀

Dad at a young age | JK Where stories live. Discover now