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POV Y/N

«Jae-sang smettila di urlare e vieni qui!» urlai mentre lui non mi voleva dare il telefono.

«No! Voglio chiamare zio Jin!» urlò lui.

Gli corsi dietro e finalmente lo acchiappai.
Lui cominciò a dimenarsi e a piangere mentre misi il telefono in tasca.
Cercai di calmarlo ma lui continuava a piangere.
Oggi non ci voleva proprio. Sono davvero stanca, non ho dormito e mi fa male la testa.

Quanto vorrei avere una amica...o qualcuno che mi aiutasse...

«Shh scusami tanto amore...shh calmati...» gli dissi e lo stesi sul divano.

«S-sei cattiva! M-mamma è c-cattiva! Io v-voglio zio J-Jin!» pianse singhiozzò.

Ovviamente chiamai Jin.
Gli dissi se gentilmente poteva venire qui e calmare Jae-sang perché mi stava per scoppiare la testa.
Andai ad aprire quando suonò il campanello e lo feci entrare. Il bambino appena lo vide sorrise e pensai a quanto poteva essere furbo.

«Allora cosa c'è che non va, campione mh? Che è successo?» mi chiese e Jae-sang tese le mani verso di lui.

Gli spiegai la situazione e cosa era accaduto poco fa.
Lui rise e io scossi la testa.
Parlammo un po' del più e del meno, di come stavo e quando vidi il piccoletto si era addormentato fra le braccia del maggiore.

«Y/n sei stanca morta, lo vedo sai? Devi assolutamente chiamare o conoscere qualcuno. Non puoi continuare ad occuparti di Jae-sang da sola. Ti prego.» cominciò a dire lui.

«Jin me la sono sempre cavata da sola. Ci ho pensato ma non lo so. Vorrei tanto avere qualcuno. Jae-sang sta crescendo e a questa età dovrebbe anche andare all'asilo ma non l'ho mandato. Non ha nessun amico o amica. Cosa posso fare?» gli chiesi e mi misi le mani nei capelli.

Lui lasciò delicatamente Jae-sang sul divano a dormire e venne verso di me. Mi abbracciò e poi cominciò a parlare.

«Lo so che è dura. Ci sono io ad aiutarti, ma tu devi cominciare ad uscire. Sei una mamma è vero, ma hai 21 anni e sei una bellissima ragazza. Lo so che il tuo ex ti ha spezzato il cuore e ti ha ferita ma è giunta l'ora Y/n. Ti aiuterò io.»

«Cosa hai intenzione di fare? Appuntamenti?» gli chiesi sorridendo.

«Si, diciamo. Oggi tu vai in giro in città. Ci sto io con Jae-sang. Lasciami le cose che devo dargli e divertiti. Incontra gente nuova, fai amicizia...va bene?»

Ci pensai un attimo e poi annuì.
Lui sorrise e mi aiutò con la casa. Preparai le cose che avrebbe dovuto dare a Jae-sang il pomeriggio e poi all'una pranzammo mentre qualcuno dormiva.

Qualche ora dopo mi preparai. Jin mi aveva costretto ad indossare un vestito corto celeste con dei fiori bianchi.
Aveva le mani lunghe ma il tessuto era leggero, sembrava velo.
Indossai le ballerine nere e un cerchietto bianco. Mi sistemai i capelli e dalla finestra del bagno osservai il cielo fuori.
C'era il sole con qualche nuvola.

Presi la mia borsetta e salutai Jin e uscii di casa.

Camminai per le vie della città e mi sentì libera.
Una sensazione che non provavo da tempo.
Il mio ex, era davvero antipatico e mi faceva sentire a disagio.
Ma prima non era per niente così...era dolce e simpatico. Ma la gente cambia.

Passai davanti ad un gruppetto di ragazzi, devo dire molto carini e incrociai gli occhi con uno di essi che mi sorride.
Fecero dei fischi e come immaginavo quel ragazzo mi venne vicino.
Aveva dei capelli scuri e due occhi scuri.

«Ehi bellezza, come va?» mi chiese con la sua voce delicata.

«Bene grazie. Chi sei tu?» gli chiesi.

«Park Jimin. Tu come ti chiami?» mi tese la mano e la afferrai.

«Piacere, Lee Y/n.» lasciai la sua piccola mano. Che carina.

«Bel nome. Dove sei diretta? Ti serve un passaggio?» mi chiese sorridendo.

All'improvviso un ragazzo dai capelli neri e corti si avvicinò a Jimin e gli mise un braccio sulle spalle.
Riconobbi quel ragazzo subito.

«Ehi Jimin, che ci fai qui? Pensavo fossi restato a casa.» disse lui.

«Si beh mi annoiavo a casa. Tu che ci fai in giro Jungkook? Io ho incontrato una bellissima ragazza» arrossì appena lui lo disse.

Jungkook alzò lo sguardo si di me e mi sorrise guardandomi negli occhi.
Per poco non svenni.
Y/n riprenditi!

«Ciao Y/n! Come stai? Tutto bene Jae-sang?» mi chiese ricordandosi del piccolo.

«Bene, sta bene.»

«Sei fidanzata? Chi è Jae-sang?» chiese Jimin confuso. Risi e Jungkook gli spiegò.

«Jae-sang è suo figlio. È già una mamma Jimin!»

Annuì e Jimin fece uscire un "Wow" dalla sua bocca carnosa.
Sorrisi dolcemente ma poi una frase mi fece quasi spezzare il cuore, nonostante io non conoscessi bene Jungkook.

«E Tanya invece Jungkook? Come sta lei?»




ANGOLO AUTRICE

TAN TAN TAAAANNN
Bravo Jin dobbiamo dire. Bravo.
Abbiamo incontrato Jimin e anche Jungkook.
Ma cosa sta succedendo??

Al prossimo aggiornamento. 😉

Dad at a young age | JK Onde histórias criam vida. Descubra agora