Sei sempre stata tu

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non ho la minima intenzione di mostrarmi vulnerabile, anzi ho già fatto troppo. È sera e il vento pungente mi solletica le guance rigate dal pianto, vado verso la riva un po' lontana dall'abitazione, mi posiziono dietro un grande masso in modo da non essere vista dalle finestre. Sento dei passi e qualcuno avvicinarsi, mi giro lievemente e la vedo con la coda dell'occhio, mi affretto a ricompormi.
RAQUEL: Alicia...
dice poggiandomi una mano sulla spalla e sedendosi di fianco a me
RAQUEL: cosa significa ciò che hai detto?
chiede accarezzandomi
RAQUEL: abbiamo passato anni senza rivolgerci la parola, non capisco...
non so cosa dire, ha ragione, ma non ha idea di ciò che ho passato io in questi 25 anni, mi giro verso di lei guardandola finalmente negli occhi
ALICIA: non averti fermata dall'andare via da me è il mio più grande rimpianto
comincio, devo mettere da parte questo orgoglio del cazzo che mi ritrovo altrimenti la mia vita continuerà ad essere vuota

ALICIA: sono stata così orgogliosa da non capire quanto fossi importante per me, ho cercato di andare avanti e l'ho fatto ma non passava settimana in cui non ti pensassi. La prima rapina, vederti in televisione mi ha dimostrato quanto mi mancassi, eri il mio dannato ossigeno e da quando non facevi più parte della mia vita ero come in apnea o attaccata ad un respiratore. La verità è che sei sempre stata la mia metà, l'unica persona che mi fa sentire viva e con cui voglio passare il resto dei miei giorni. Questo l'ho sempre saputo, ma un conto è saperlo, un conto è accettarlo. German mi ha salvata da un periodo molto buio, era una brava persona e gli sarò sempre grata, ma non è minimamente paragonabile a quello che tu sei per me. Probabilmente mi odi, per come mi sono comportata e per ciò che sono diventata,
ma non posso cambiare quello che provo. Raquel sei tu, sei sempre stata tu, il mio angelo caduto dallo spazio, che mi ha stravolto la vita, il tempo non ha cambiato nulla.

i miei occhi ormai sono pieni di lacrime così come i suoi, mi prende il viso tra le mani e lo alza verso di se, lo accarezza piano come se avesse paura che si possa rompere.
rimaniamo così per qualche secondo, a pochi centimetri di distanza, e il mio sguardo oscilla dai suoi occhi alla sua bocca, diavolo se vorrei baciarla
RAQUEL: Alicia
sentire il mio nome mi riporta alla realtà e torno a stabilire il nostro contatto visivo
RAQUEL: cosa cerchi di dirmi?
ALICIA: ti amo Raquel, ti amo e non ho smesso di farlo
seguono degli attimi di esitazione quando rompe il silenzio
RAQUEL: anche io non ho mai smesso di amarti

mi fissa la bocca per qualche secondo per poi tirarmi a se e far scontrare le nostre labbra, a quel contatto sento un milione di scariche percorrermi le membra, dio solo sa quanto mi era mancato. Le nostre lingue si rincorrono e giocano desiderose l'una dell'altra, le accarezzo le spalle e le braccia, poi scendo sui fianchi e le cosce. La tiro verso di me, si sposta i capelli dal viso e riprende a baciarmi imperterrita, è un bacio dolce e coinvolgente, ci siamo mancate a vicenda così tanto che il tocco dell'altra è come prendere una boccata d'aria fresca. La faccio sdraiare mettendola sotto di me e la posiziono tra le mie gambe, mi sposto i capelli da un lato e mi riavvicino a lei. Le bacio le labbra, il collo, il petto tirando un po' la scollatura con molta delicatezza, voglio farla sentire protetta di nuovo fra le mie braccia. La mia mano sinistra comincia a sfiorarle il basso ventre, mentre quella destra le accarezza la guancia, vado sempre più in giù sollevando i pantaloni e disegnando dei cerchi immaginari sugli slip di pizzo quando mi afferra il braccio di colpo fermandomi

RAQUEL: Alicia non possiamo, sto con Sergio e non posso proprio fargli questo, poi qui ci vedranno, è tutto così sbagliato...
dice poco convinta con il respiro affannato , esito ma poi mi discosto da lei, non resisto più, voglio soltanto far diventare i nostri corpi un tutt'uno, sentirla di nuovo, mi è mancata troppo
ALICIA: se non vuoi va bene, anzi scusami non avrei dovuto
rispondo sedendomi accanto a lei
RAQUEL: ma che ti è capitato?
chiede interdetta alzandosi sui gomiti
RAQUEL: L'Alicia che conoscevo io non mi sarebbe nemmeno stata a sentire
ALICIA: sono stata privata dell'amore della mia vita
rispondo
ALICIA: e se il tuo è Sergio non ho intenzione di rovinare la vostra storia
come sono matura, mi stupisco da sola, la verità è che voglio che sia mia ad ogni costo e giuro che lo sarà, ma quando succederà avrò bisogno di urlarlo al mondo intero non di saperlo solo io, non voglio essere l'amante ma la sua donna.
Sospiro, grazie a lei riesco sempre a trovare la parte migliore di me e non quella oscura, aspra, quasi cattiva
RAQUEL: ma io non l'ho mai detto
afferma come fosse la cosa più scontata del mondo.
la guardo confusa
RAQUEL: che è l'amore della mia vita
conclude ammirando le onde davanti a se, si gira verso di me, con quel contatto visivo qualsiasi tipo di lucidità va totalmente a puttane.

Mi siedo di nuovo su di lei, abbassandole il busto e riprendo ciò che facevo prima. Le slaccio il jeans e mi chino verso il basso intenzionata a sfilarle gli slip, quando mi interrompe di nuovo alzandomi la testa dal suo corpo
RAQUEL: Alicia non possiamo comunque, non ho intenzione di tradire Sergio così... non posso e poi forse dovremmo andarci piano, insomma...
rimango ferma per qualche secondo quando decido che il tempo dell'autocontrollo è finito, mi dirigo sempre più verso le sue labbra ma all'ultimo cambio strada
ALICIA: amore mio, fidati, stiamo andando piano, perchè è da quando sei entrata in quella fottuta tenda che vorrei sbatterti da qualche parte
sussurro quelle parole nel suo orecchio per provocarla per poi leccarle il collo e mordicchiarle il lobo, alza gli occhi al cielo ansimante
RAQUEL: Alicia...
ALICIA: mh mh?
mugugno sul suo collo continuando la mia tortura
RAQUEL: muoviti.
cazzo mi farà impazzire, non perdo tempo, le sfilo la maglia e bacio il seno, le accarezzo l'addome e lo riempio di baci per poi scendere fino al suo punto più sensibile. Si sta contorcendo dal piacere, la prendo per il collo e costringo a guardarmi negli occhi per cercare la sua approvazione. Annuisce, tremendamente eccitata, nulla è meglio di vedere l'effetto che ho su di lei. Non è cambiato nulla nonostante siano passati così tanti anni. Le sposto gli slip di lato cominciando a stimolare la sua apertura ormai zuppa, avvicino anche la testa e comincio a leccare il suo interno coscia

RAQUEL: Alicia muoviti
mi ripete con il respiro affannato
ALICIA: mi sa che devo decidere io quando muovermi
rispondo soffiando una risatina sulla sua apertura, dopo pochi secondi passo la lingua su di essa e lei cerca di trattenere un gemito per non farci sentire inarcando la schiena. Lecco due dita e le infilo dentro di lei. Gioco con la lingua con il suo punto più sensibile per poi tornare a baciarla cercando di sopprimere i suoi gemiti. Faccio dentro e fuori con le dita dalla sua apertura e con l'altra mano la tengo ferma per il collo mentre la bacio come non ho mai fatto prima d'ora. Con il medio e l'anulare stuzzico il suo punto G e con il pollice il clitoride fino a farla venire stringendo il mio corpo contro il suo ormai quasi nudo.
RAQUEL: o mio dio Alicia
cerca di non urlare queste parole mentre io provo a non farci sentire tenendole la bocca occupata
ALICIA: ti mancava fare sesso con me, dì la verità
abbiamo entrambe il respiro affannato e il bisogno impellente dell'altra
RAQUEL: tremendamente

mi tira di nuovo a se riprendendo a baciarmi, mantengo ancora le mie dita dentro di lei senza lasciarle prendere fiato, non lo avevamo mai fatto sulla spiaggia e devo dire che la sensazione della sabbia sulla pelle è davvero piacevole. È sera, il sole è ormai tramontato e l'unica luce è originata da i lampioni di fronte alla casa, un po' lontana da noi. Le alzo il busto e ci sediamo una in braccio all'altra attorcigliando le nostre gambe per mantenere un contatto più stretto. Mi sfila la maglia e continuiamo a baciarci fino a che il fiato si esaurisce, comincia a leccarmi il collo e alzo la testa per facilitarla quando sentiamo un rumore. Ci giriamo di scatto e di colpo le nostre espressioni cambiano dal puro piacere al puro terrore.

SPAZIO AUTRICE
finalmente direi, ditelo che mi volete più bene adesso, ma chissà chi avranno visto👀
E🤍

Mano nella manoWo Geschichten leben. Entdecke jetzt