Non succederà

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ci stendiamo sul letto abbracciate e parliamo del più e del meno, di quello che abbiamo ricevuto a Natale e di come abbiamo trascorso questi giorni di festa, dandoci ogni tanto qualche tenero bacio. Rimaniamo così per un po', fino a quando non sentiamo la porta di casa aprirsi, Raquel scatta in piedi e va verso l'armadio fingendo di cercare qualcosa
ALICIA: adesso due amiche non possono nemmeno stare abbracciate?
chiedo sottovoce un po' stizzita, non so quanto potrò fingere
MARIVÍ: ciao ragazze sono tornata, mi aiutate a preparare il cenone?
chiede Mariví dal piano di sotto, scendiamo le scale e arriviamo in cucina
MARIVÍ: dai Raquel, perchè non racconti alla tua amica come passiamo qui l'ultimo dell'anno?
chiede alla figlia mentre taglia del sedano, Raquel annuisce e comincia a spiegare
RAQUEL: ci sono varie tradizioni, dopo cena andiamo tutti in Piazza Commercio a ballare e festeggiare con bottiglie di champagne per poi guardare i fuochi d'artificio sul fiume e brindare per l'anno nuovo
la ascolto assorta, è così bella quando spiega
RAQUEL: poi ci sono delle attività da svolgere per avere fortuna, indossare della biancheria intima blu non usata è di buon auspicio, per avere denaro, invece, bisogna mettere delle monete nelle tasche e infine le coppie devono dormire su lenzuola nuove.
arrossisce di colpo mentre dice l'ultima frase
MARIVÍ: be l'ultima non vi riguarda o comunque non riguarda Raquel, tu Alicia sei fidanzata? Dai raccontami un po', stai con un bel ragazzo?All'accademia ce ne devono essere tanti
chiede ridendo e aggiungendo ancora più imbarazzo alla situazione, non ho la minima idea di cosa rispondere ma preferisco mentire
ALICIA: no, sono single anche io signora, magari quest'anno troverò qualcuno
continuiamo a cucinare e spero che non ci saranno più momenti di tensione.

Ci prepariamo per la serata, Raquel mi presta dell'intimo nuovo di pizzo blu, in modo che possa anche io onorare la tradizione, e indossa un abito corto nero e delle decoltè dello stesso colore, io invece dei pantaloni attillati bianchi e una maglia azzurra con le maniche a sbuffo. Sono circa le 20, tutti i parenti cominciano ad arrivare e mi presento come la compagna di università di Raquel. Sono molto simpatici e cordiali, in particolare suo cugino Manuel con cui chiacchiero tutta la serata. Mi sembrano molto disponibili e aperti mentalmente, non capisco per quale ragione Raquel abbia timore di annunciare la nostra relazione. Abbiamo mangiato benissimo, Mariví è davvero un'ottima cuoca e noi delle fantastiche aiutanti! Una volta terminato il pasto la tradizione dice di recarsi in Piazza, come mi ha raccontato Raquel, ma gli altri sono stanchi e quindi ci siamo facilmente liberate di loro.

Una volta varcata la porta dell'abitazione Raquel mi prende la mano e mi conduce verso la nostra destinazione, decidiamo di prendere la macchina per arrivare più in fretta. Posiziono una mano sulla sua coscia mentre guida e questo non le dispiace affatto. Arriviamo finalmente in Piazza Commercio ghermita di ragazzi, mi affretto ad uscire dall'auto per andare ad aprirle la portiera e aiutarla ad alzarsi. Chiude lo sportello e io non perdo l'occasione di intrappolare il suo corpo tra il mio e la macchina
ALICIA: è tutta la sera che voglio toglierti questo vestito
le sussurro queste parole all'orecchio, come un sibilo, mordendole leggermente il lobo, lei rimane inerme, scossa dalla situazione, le faccio un effetto non indifferente e questa cosa mi eccita da morire. Apre gli occhi e tutte quelle emozioni si tramutano in puro terrore, mi scosta da lei e noto un ragazzo che ci sta fissando poco lontano da noi. Si avvicina sempre di più con passo svelto, è visibilmente fuori di se
AUGUSTIN: quindi questa sarebbe la troia per cui mi hai lasciato? cos'è sei diventata lesbica?
urla contro Raquel
RAQUEL: no Augustin, lasciami spiegare
dice intimorita e con un tono flebile
AUGUSTIN: cosa vuoi spiegare eh? Che mi hai tradito con lei?
ALICIA: mi puoi dire chi cazzo sei e cosa vuoi da noi?
chiedo ancora più fermamente ponendomi tra lui e Raquel, non gli permetterò di farle del male
AUGUSTIN: non ti riguarda, spostati puttana
dice spingendomi violentemente contro l'automobile, lo strozzerei con le mie mani, chi si crede di essere per trattarci così?
AUGUSTIN: Raquel rispondimi! Mi hai lasciato per questa? Perchè ammetto che anche io me la farei ma ho sempre pensato che ti piacesse il ca-
non riesce a finire la frase poichè sente la sua guancia bruciare di dolore, gli tiro un schiaffo in pieno viso facendo aderire tutti i miei anelli alla sua pelle
ALICIA: ascoltami bene
dico prendendolo per i capelli
ALICIA: quello che c'è tra noi due non ti riguarda, non ti azzardare mai più ad importunarla o a chiamarmi in quel modo, ricorda che facciamo un'accademia di polizia e che potrebbe arrivarti una denuncia o un ordine restrittivo, quindi gira al largo, non rompere i coglioni e non raccontare in giro quello che è successo stasera, lo dico per il tuo bene. In più non stiamo insieme, sono semplicemente caduta addosso a lei. Ora vai, o giuro che non finirà così bene per te
concludo lasciando la presa, si gira e va via dolorante. Mi volto verso Raquel, in piedi dietro di me, un po' scossa a causa dei modi bruschi del ragazzo, la abbraccio forte
ALICIA: nessuno potrà farti del male finchè ci sarò io
affermo accarezzandole dolcemente la testa
RAQUEL: grazie
sussurra debolmente rimanendo avvinghiata a me.

Restiamo così per un po', fino a quando non mi prende la mano e stringendola forte dice
RAQUEL: dai andiamo a divertirci e non pensiamoci più
non me lo faccio ripetere due volte e andiamo in mezzo alla mischia, ci scateniamo come due matte e fortunatamente non incontriamo più quel pazzo. Arriva la mezzanotte e i fuochi d'artificio accendono di mille i colori il cielo della città, è uno spettacolo mozzafiato, brindiamo con due bicchieri di champagne
ALICIA: ti amo
le dico allo scattare dell'anno nuovo
RAQUEL: ti amo anch'io
mi dice per poi darmi un bacio veloce, ancora preoccupata per l'accaduto di prima, non posso biasimarla.

Torniamo a casa verso l'una, tutti dormono e noi per fortuna non siamo ubriache, abbiamo mantenuto il controllo. Ci avviamo in camera e Raquel chiude la porta a chiave dietro di noi
RAQUEL: adesso puoi farlo
dice ferma, la guardo con aria interrogativa
RAQUEL: puoi togliermi questo vestito
sussurra queste parole sul mio collo che riempie di baci umidi, fa qualche passo indietro e alza le braccia per facilitarmi il lavoro
RAQUEL: sto aspettando
non me lo faccio ripetere, la prendo in braccio e la faccio cadere sul letto con la pancia contro il materasso, le abbasso la cerniera dell'abito e glielo sfilo abilmente per poi girarla, fa lo stesso con me, siamo solo in intimo. Comincio a baciarla e a scendere pian piano leccando ogni centimetro del suo corpo, con una mano le accarezzo i capelli e con l'altra le stringo il sedere. Voglio assaporarla tutta. Le slaccio il reggiseno e comincio a torturarle i capezzoli con i denti, una mano si intrufola sotto le sue mutandine di pizzo fradice e comincia a giocare con il suo clitoride, infilo due dita dentro di lei che inarca la schiena per il piacere, mi abbasso cominciando a leccarle il clitoride, cerco di sopprimere i suoi gemiti con la mano per non far svegliare o insospettire sua madre, mi bastano poche altre spinte per farla venire sulla mia bocca. Mi lecco le labbra soddisfatta, come un gatto dopo che ha terminato il suo pasto. Mi porta sotto di se, intenzionata a ricambiare il favore. Inizia facendomi dei grattini su tutta la schiena e le braccia, per poi leccare il mio punto più sensibile, comincia a sfregare la sua apertura con la mia provocando scariche di piacere ad entrambe. Continuiamo a baciarci per soffocare i gemiti e dopo poco veniamo una sull'altra. Raquel si stende esausta su di me e i nostri corpi nudi si scontrano creando un intreccio perfetto. La amo e non mi stancherò mai di farglielo capire.

Rimaniamo così per qualche minuto quando decido di togliermi un peso dal cuore
ALICIA: Raquel
RAQUEL: si?
disse alzando la testa per guardami
ALICIA: chi era quel ragazzo prima? ti va di parlarne?
RAQUEL: si tranquilla, meriti di sapere, non è nulla di importante
le accarezzo il braccio, sono contenta che si fidi di me
RAQUEL: è il mio ex: Augustin, ci siamo lasciati prima che io partissi per l'accademia, non volevo una relazione a distanza e avevo finalmente trovato un pretesto per lasciarlo. Non sempre mi rispettava e dava peso soltanto alle sue necessità, non mi trovavo più bene, lui di questo non si è mai accorto però e la scusa della relazione a distanza non se l'è bevuta. Pensa quindi che io l'abbia tradito quando in realtà non è così, non è una persona equilibrata e prima ha perso totalmente la calma. Mi dispiace che ti abbia detto quelle cose
ascolto con attenzione le sue parole, che bastardo
ALICIA: ma figurati ci sono abituata
dico per tranquillizzarla
ALICIA: mi dispiace che tu abbia avuto una relazione tossica, meriti solo la felicità, sei così speciale Raquel. Le mie relazioni sono durate al massimo un mese e sono finite una peggio dell'altra, con te è diverso però, sono una persona migliore al tuo fianco e spero che questo brutto carattere che mi ritrovo non rovini tutto anche questa volta
RAQUEL: non succederà
afferma Raquel cogliendo la tristezza nel mio sguardo a quelle parole e baciandomi dolcemente, stringendo la mia mano nella sua.

SPAZIO AUTRICE
ciao ragazzi! oggi spero di riuscire a pubblicare due capitoli, uno adesso e il prossimo stasera. Spero che la storia vi stia piacendo, buona giornata a tutti
fun fact: ho cercato su internet le tradizioni per il Capodanno a Lisbona e mi sono fatta una cultura prima di scrivere il capitolo AHAHAHA
Hugs and kisses
E🤍

Mano nella manoNơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ