Passarono anni, tantissimi anni. Payton e Sophie si sposarono e ebbero, non uno, non due, ma tre figli; tra cui due gemelli identici al papà. Si amavano tantissimo, erano ancora più felici di quando erano solo loro due, nella magnifica bolla che li circondava. Lei, aveva un sorriso mai visto sulle sue labbra, mentre lui, era contento ogni giorno di tornare a casa dai suoi bambini che lo avrebbero abbracciato dopo una giornata lavorativa. Si salutavano sempre con un bacio, a volte anche con due, ma non si lasciarono mai. Fino a quando, un giorno, Sophie non stava bene, continuava a lamentarsi di un forte dolore alla testa tanto che il marito la portò all'ospedale rivelandosi un caso d'urgenza: aveva una malattia molto rara, che stava peggiorando; giorno dopo giorno.
Payton, dopo quella notizia, fece di tutto pur di fare stare bene Sophie; la portava a cena quasi tutte le sere, la aiutava con i lavori in casa. Ma non sapeva che lei stava per andarsene e lasciare lui e i tre bambini da soli.
Quel giorno arrivò, una fredda mattina di Dicembre, Sophie si spense, su quel lettino d'ospedale con la mano avvolta in quella del marito che era ormai in lacrime.
La sua vita, come quella di ogni persona a fianco a Sophie, si stravolse. I bambini crebbero senza una figura femminile chiamata mamma al loro fianco e lui, invecchiò, senza più una donna da baciare prima di andare a dormire e senza più un bacio al risveglio; come era solita fare Sophie.
Nei suoi figli, Payton, vedeva il riflesso della mamma, crebbero con il sorriso nonostante non avessero la mamma, che li avrebbe resi molto più felici.
Lui, capì che lei era stata la sua salvezza, lo aveva salvato e lui aveva salvato lei. Erano destinati a stare insieme ed erano destinati a separarsi senza volerlo dopo dieci anni dal loro matrimonio.
