Mia//Draco Malfoy

NON SEI SOLO

<<Amelia, so che non sai da dove partire quindi inizio io, forse ti starai chiedendo del perché me la sono presa tanto, beh il primo motivo e che mentivi in continuazione, e io questo lo avevo capito, il secondo e che si tratta di Draco. La persona che ti ha sempre fatto del male, io mi chiedo come può essere possibile una cosa del genere>> 
<<Reg lo so che non sei stupido, e che non ti sei mai bevuto le miei bugie, volevo dirvelo ma non sapevo che ve la sareste presa, io e Draco in quel periodo non stavamo neanche insieme, era solo attrazione fisica, niente di più>> ammisi 
<<e ora, provi realmente qualcosa per lui?>> mi domandò
<<si, e penso anche lui per me>> 
<<Amelia, lo sai quanto tengo a te, non voglio vederti star male>> 
<<starò bene Reg>> gli sorrisi 
<<se vuoi stare con lui, hai tutto il mio appoggio>> mi sorrise 
<<quindi, tutto chiarito?>> domandai 
<<tutto chiarito>> rispose <<io vado, ci vediamo domani, notte>> 
<<notte Reg>>. 
Aprì a porta e uscì 
<<Draco puoi entrare>> 
<<Draco? Sei la?>> mi alzai dal letto per andare a controllare, ma non c'era nessuno, così provai ad andare in sala comune a controllare, e lo sentì litigare con qualcuno. 

<<mi spieghi cosa stai facendo?>> 
<<faccio quello che voglio>> rispose 
<<con quella troia, sei serio Draco, te l'ho chiesto io e mi hai riso in faccia, e poi ti vai a mettere con quella>>
<<se lei è troia allora tu che sei>>
<<non ti riconosco più Draco>> 
<<la gente cambia>> 
<<tu no, tu rimarrai sempre un bastardo, nessuno ti vuole veramente, e presto la capirai anche tu>>
<<tu non sai un cazzo>> sbotta lui 
<<ah si, la tua carissima mezzosangue ben presto ti volterà le spalle, tuo padre ti usa solo perché sei l'unico erede dei Malfoy, i tuoi amici ti stanno affianco solo per il nome che porti, se non fossi stato un Malfoy, Draco, saresti stato solo come un cane, anzi lo sei>>a quel punto si mise a ridere, e poi se ne andò. 
Vidi Draco girato di spalle immobile nel mezzo della sala comune, in quel momento l'istinto mi disse di andargli in contro, e così feci 
<<Draco>> lo chiamai ma non si voltò <<Draco, ho sentito ciò che ti ha detto Pansy, e non è vero>> gli dissi abbracciandolo da dietro, ma lui non si mosse 
<<no, ha ragione, è tutto vero>> parlò improvvisamente, così mi mossi per guardarlo in faccia
<<no, non è vero, non devi credere a tutto ciò che ti dice la gente, soprattutto gente come Pansy >> 
<<tu non capisci, lei ha ragione,  l'ho sempre saputo ma l'ho sempre ignorato, la gente mi sta dietro solo per il cognome che porto, se no sarei solo, forse me lo meriterei>> 
<<Io non ti sto dietro per il cognome che porti, ma per quello che sei realmente, in pochi, anzi, quasi nessuno ha potuto conoscere la parte di te che tieni nascosta per paura che ti possano ferire>>
<<come fai ad essere così, così gentile con me, dopo tutto quello che ti ho fatto passare>> mi disse guardandomi, notai subito che si era lasciato andare dalle emozioni, aveva gli occhi lucidi e la voce rotta dal pianto.
<<ho conosciuto ciò che eri veramente, tutto qua>> gli sorrisi accarezzandoli il viso, <<torniamo in stanza che si è fatto tardi>> 
<<si hai ragione>> 
Andammo in camera mano nella mano, ma con nostra sorpresa la stanza non era vuota

<<che vuoi ancora>> sbottai mettendomi davanti a Draco, gli e ne aveva dette già tante
<<oh Draco, ora hai anche l'avvocato difensore, ti sei rammollito più di quanto pensassi>>
<<Pansy, vattene immediatamente>> dissi 
<<perché? Mi sto divertendo>> disse ridendo, a quel punto presi la bacchetta e gli e la puntai contro,
<<fuori, dai, coglioni, Parkinson>> 
<<perché tutta questa aggressività, Draco, cosa penserà tuo padre quando scoprirà che stai insieme ad una mezzosangue>> disse lei guardandolo
<<saranno cazzi miei>> sbottò lui <<e ora, Parkinson, come ha detto la mia Fidanzata, fuori dai coglioni>> continuò a denti stetti
<<va bene>> disse, mentre usciva dalla porta, bisbigliò qualcosa che non riuscì a capire, ma notano la faccia di Draco lui aveva capito benissimo.