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5 mesi dopo...

Quel giorno lo ricordo bene, ero nel letto, sotto le coperte accoccolata a Luca che come sempre non voleva mollarmi. Ma io forse, per la prima volta da quando abitavamo insieme non gli avevo lasciato modo di convincermi nonostante fosse molto tenero con quei capelli tutti ribelli e quel faccino tenero.
Da lì a poco mi sarebbero venute a prendere Audry e Ludovica per andare insieme in ospedale, come programmato dal ginecologo sarebbe nata la piccola Aurora.

Saremmo diventate le zie acquisite e dall'emozione a stento chiusi occhio durante la notte. Mi immaginavo già una piccola Jennifer, bella e pazza come sua madre, e perché no, magari in un futuro lontano, una fissata di fitness come il suo papà.
Solo che quando sono andata lì in ospedale per trasmettere la mia vicinanza alla mia amica anche se solo dalla parte opposta alla sua stanza, non mi aspettavo di vedere lei, lì seduta con lo sguardo perso nel vuoto e una tristezza quasi palpabile. Mille scenari mi erano passati per la testa, e un ricordo, quello più triste, mi ha fatto scendere una lacrima sul viso. Vedendola lì, in quel reparto per le donne in attesa, mi ha ricordato di quando eravamo più piccole.
Parlavamo di come saremmo diventate, di che mamme saremo state, e una promessa quel giorno fu d'obbligo: saremmo state come una mamma l'una con i figli dell'altra. Una promessa di quelle che non si fanno spesso, eppure noi si, avevamo giurato. E per questo che io mettendo da parte tutto quello che era successo tra di noi, mi avvicinai a lei.
Sembrava priva di emozioni, solo dopo capì che stava entrando in una forte depressione, me lo raccontò sua madre. Quando la vedevo negli ultimi tempi notavo senza dubbio che era strana, ma mai avrei pensato che sarebbe potuta entrare in quel bruttissimo tunnel, che sai quando entri e non sai se ne esci.

Da qual momento misi da parte tutto il male che mi aveva fatto, perché non avevo più motivo di portare rancore. Avevo Luca e una vita felice, la delusione probabilmente me la sarei portata a vita ma la rabbia da tempo l'avevo lasciata dietro. Non sempre tutto viene per nuocere, così mi piace pensarla oggi.
Era lì per una visita, mesi fa aveva perso un bambino spontaneamente, ed era di Fabio.
Lei dall'ora va sempre lì per una visita di controllo, come se il bambino potesse improvvisamente apparire nel monitor, da quello che mi ha raccontato sua madre non ha accettato quello che le è successo. Certo, quale futura mamma lo accetterebbe?

Per di più lei era rimasta sola, Fabio l'aveva lasciata di nuovo non appena aveva avuto la notizia, era quasi felice secondo Cristina, che coglione, le ha fatto solo del male. È così che cominciata la sua chiusura totale.
Oggi sta meglio, ha fatto nuove amicizie e si sta conoscendo con un ragazzo, ironia della sorte? Si chiama Fabio.
Ma questo qui si vede da un chilometro lontano che ne è innamorato matto.

Io l'ho conosciuto, lei me lo ha voluto presentare. Spesso quando siamo tutti insieme si uniscono a noi, ma ovviamente nulla tra me e lei è come prima.

Quando una persona ti ferisce puoi anche perdonarla parlarci e ridere, ma la ferita resta. Ci sono stata per lei, ho fatto di tutto per aiutarla a riprendere in mano la sua vita e i miei amici mi hanno dato una mano. Non sarà mai più la mia migliore amica, ma per lei ci sarò quando ne avrà bisogno. E questo credo che conti più di mille paroloni.

Si è allontanata da Zoe, per fortuna! Non era una persona di cui lei aveva bisogno per stare meglio, troppo strana, non so nemmeno come facevano a uscire insieme, nemmeno lei lo sa in effetti, ma in quel periodo non stava bene quindi non ha bei ricordi.

Parlando di Zoe, mi ricordo quando stava per strozzarsi quella sera che Luca mi ha baciato davanti ai suoi occhi. Volevo avere la possibilità di riprenderla con il cellulare tanto era buffa, a me lo ha raccontato Ludovica, io ero troppo impegnata. Per non parlare di quando ha sentito che saremo andati a vivere insieme, quella volta l'ho vista con i miei occhi, e giuro, mi sono ripagata di tutte le volte che lei ha fatto la gallina con Luca.

Ebbene sì, io e lui viviamo insieme.
È una casa di 41mt ma è decisamente ben divisa, ci sono quattro stanze.
In una c'è una piccola cucina bianca di quelle che adoro in legno, dove oltretutto ho imparato, o meglio, sto imparando a cucinare. Al centro c'è un tavolo rotondo e due sedie dello stesso colore della cucina. In un'altra stanza c'è un divano abbastanza grande e una tv a schermo piatto, decisamente più grande di quella che si trova in cucina, lì guardiamo tutte le nostre serie tv preferite con i nostri amici, e a turno zittiamo Claudio che è sempre pronto a dirci come finirà la puntata. Nella terza stanza c'è un piccolo bagno con una di quelle docce in cui puoi anche ascoltare la musica, ammetto che io è Luca l'abbiamo sperimentata parecchie volte, e nell'ultima c'è la camera da letto ovviamente, semplice è carina.
Tutti sono rimasti un po' destabilizzati dalla nostra decisione di vivere insieme, soprattutto sua mamma che per un periodo è stata come dire... Triste? Poi però ha capito che non stava andando chissà dove, ma stava solo spostando le sue cose da una casa all'altra. "Tanto non tornavi quasi mai a casa quindi non cambierà un granché" ha detto un giorno dopo essersi arresa alla volontà del figlio, facendomi ridere, era più il tempo che passava a casa mia che nella sua. Poi è stata addirittura così contenta della decisione che proprio lei e mia mamma hanno trovato questa casa. Lei mi adora, e questo ha aiutato molto.
Suo padre invece è stato fin da subito contento, come d'altronde il mio. Sicuramente ci ho messo un po' per dargli la notizia, non sapevo come avrebbero reagito lui e la mamma, ma ammetto che sono rimasta sorpresa. Quando avevo detto "devo parlarvi", si erano immaginati non so perché, scenari brutti, e appena l'ho capito ho sputato il rospo facendoli tirare un sospiro di sollievo. Sono sempre presenti nelle mie giornate, mi mancano ogni tanto nella quotidianità, ma il nido primo o poi lo dovremo lasciare tutti.
Chi mi ha fatto piangere è stato Oscar, mi ha detto parole bellissime su quanto gli sarei mancata e poi ha terminato il discorso con "finalmente la tua camera è mia", a quella eventualità non avevo mai pensato, "è stata la mia risposta che lo ha reso molto felice. Per i miei amici non è stato strano vederci vivere insieme, insomma dopo tanti cambiamenti negli ultimi mesi questo era solo uno in più, anzi questo appartamento per loro è un rifugio, si sentono a casa e a me e Luca fa molto piacere.

Con Luca parlavamo proprio di questa casa, se solo fosse stata più grande l'avremmo tenuta per sempre.

Per sempre.

Ogni volta che penso a me e Luca, vedo un futuro. Non penso mai a "quel che sarà, sarà" ma solo a sarà! Lo so da innamorati si dicono le frasi più smielate del mondo, ma io credo che queste parole non se le porterà via il vento.
Luca per me è quella persona di cui non posso fare più a meno.

È stato grazie a lui che ho ripreso la mia vita in mano, grazie a lui ho capito che non ero io la sbagliata, grazie a lui ho imparato cos'è l'amore vero. Lui ha dato il tocco rosso dell'amore che mi mancava nella vita, e mi ha fatto finalmente dire io ricomincio da qui.

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La storia di Luca e Beatrice termina qui ❤️

Spero che il finale vi sia piaciuto, non è mai facile chiudere, vuoi farlo in molti modi ma solo uno viene scelto. Successivamente troverete il vero ultimo capitolo, meritava di essere scritto  ❤️

Ricomincio Da Qui Where stories live. Discover now