43❁

603 25 5
                                    

«Anche se stamattina ci hai dato buca, sei perdonata» sussurra Ludovica al mio orecchio per non farsi sentire da Audry e Jennifer «Ludovica non puoi restare qui» Paul la invita gentilmente a passare dall'altro lato del bancone visto che, appunto, solo i dipendenti possono stare dietro.

Ma lei presa dall'entusiasmo del vedermi mi è letteralmente saltata addosso, come fa sempre oltretutto. «Scusa ma sono troppo felice» risponde lei con enfasi mentre fa il giro per sedersi sugli sgabelli «Oh lo vedo» ride Paul ironico indicandola e inevitabilmente fa ridere tutte noi
Il suono della risata della mia amica, mi riscalda il cuore. Lei ride spesso ma oggi non so, ho come la sensazione che è colorata dalla felicità provocata dall'amore, quello per Derek. So per certo che la sua serata di ieri con lui è andata alla grande. Conferma avuta sia dai messaggi con cuoricini, pollici all'insù e faccine super felici che questa mattina ho ritrovato sul gruppo, sia dalla sua chiamata alle nove di mattina, un trauma.

Ma è la mia migliore amica, quindi per lei questo e altro.

Ho dovuto dirgli che ero con Luca, e lui appena ha sentito che lo riportavo alla mia amica non ha detto nulla si è limitato a guardarmi. So bene che mi ha detto che non dovevo dirlo a nessuno, ma lei non fa parte di quel "nessuno" e lui lo sa e lo dimostra il fatto che anche a fine chiamata non ha detto nulla.

Abbiamo deciso di comune accordo di saltare la colazione sacra da Starbucks, per la prima volta dopo anni non ci andava di condividere la nostra mattinata con gli altri, eravamo già stati svegliati bruscamente dalla chiamata di Ludovica. Abbiamo preferito di gran lunga stare abbracciati sotto le coperte a darci piccoli baci, che poi diventavano lunghi baci, e poi cominciavano i nostri corpi a toccarsi, affamati l'uno dell'altro.

Momento magico messo a termine da Luca all'improvviso, con la scusa di dover andare in bagno.
Scusa, si. Perché ci era andato dopo che avevo chiuso con Ludovica, quindi a meno che lui non sia incontinente, era una scusa. Nonostante tutto non mi è dispiaciuto, anzi quasi lo ringrazio per essersi fermato, per quanto io stia bene con lui, e per quanto ogni parte del mio corpo sente di desiderarlo, la mia inesperienza mi porta a crearmi vari complessi tra cui: "E se non fossi all'altezza delle sue aspettative?". Ha avuto così tante ragazze per quel che ne so in tutti questi anni, che il solo pensiero di non essere più di loro sotto il punto di vista "intimo", mi terrorizza.

Nel frattempo tra un cocktail e un aperitivo da preparare, Ludovica mi racconta per filo e per segno della serata. Racconta che Derek è davvero dolce e premuroso, le ha pagato la cena da vero gentiluomo, in quel ristorante che lei tanto dice di amare adesso per il buonissimo spaghetto allo scoglio che fanno. E poi a fine serata un bacio da favola, parole sue. E io non posso fare altro che essere felice per lei, anzi per loro.

«Quindi perché non sei venuta questa mattina?» Chiede Jennifer subito dopo che Ludovica termina il resoconto della serata. E questa domanda mi sembra strana visto che sa già la risposta, o meglio la cazzata che io e Luca ci siamo inventati. Ovviamente sarebbe stato strano inventare due scuse diverse quindi le abbiamo unite.
«L'ho già detto, mio padre aveva bisogno che gli mandassi una foto di una carta importante che ha dimenticato per il processo, e non riuscendo a capire qual era tra le tante nel suo ufficio Luca è venuto ad aiutarmi e poi si è fatto tardi» alzo le spalle con fare ovvio ma la mia bugia tanto è stramba che si fiuta da chilometri
«Allora come vuoi... Fingerò di credere che tuo padre "l'avvocato migliore della città"» mima con le dita le virgolette e poi continua «si sia dimenticato una carta importante per il processo, e se ne sia ricordato solo qualche giorno prima di tornare» ride sotto i baffi, mentre Audry la guarda senza capire a cosa volesse alludere.

Jennifer è troppo perspicace, ma la mia bugia fa davvero schifo e fa acqua da tutti i ponti. Mi fa sorridere la sua ricostruzione, ma per fortuna l'arrivo dei ragazzi termina quella conversazione imbarazzante e strana.

«Ciao ragazze» saluta Alan con il suo solito sorriso adulatore, mentre Derek saluta la sua amata visibilmente imbarazzata per i nostri occhi puntati sulla nuova coppia, con un bacio sulle labbra. «Sono disgustosi» commenta Alessandro guardando nella loro direzione «Ehi, ti ho sentito!» Sbuffa Ludovica «Non ascoltarlo, è solo geloso» commenta Derek sorridendo alla sua ragazza «Chi è geloso qui?» La sua voce calda e profonda fa mettere in allerta ogni parte del mio corpo, preso alla sprovvista. «Alessandro» indica Ludovica ancora indispettita dal commento che ha fatto. «E di chi, si può sapere?» Continua lui guardando me interrogativo «Della nostra relazione ovvio!» Sbuffa ancora lei mentre Luca si rilassa leggermente dopo quella affermazione.

Spero proprio che non pensi che ci sia qualcosa tra me e Alessandro visto le facce che fa ogni volta che stiamo insieme o che semplicemente parliamo. Improvvisamente lo vedo irrigidirsi di nuovo, non faccio in tempo a chiedergli il motivo che lo capisco da me, Dylan.

«Ringrazia che per tutta la sera sei stata a parlare con le tue amiche altrimenti ti avrei fatto una bella ramanzina sul fatto che non ti fai mai sentire» con il suo tono ironico e punzecchiante espone una verità che temevo uscisse durante il nostro turno di lavoro. «Bene, lo stai facendo ora» mi volto per guardarlo ma me lo ritrovo così vicino che devo fare un passo indietro

«Bea ricordati che stai lavorando» Luca interrompe quell'attimo di disagio creatosi tra me e Dylan e così mi allontano ancora di più da lui, visibilmente infastidito dalla sua intromissione. Annuisco alle sue parole anche se mi creano un fastidio enorme per il tono usato e vado da alcuni ragazzi che cercano di attirare la mia attenzione con dei gesti della mano per essere serviti. Così prima di sentire lamentele da parte di Paul, li raggiungo lasciandomi i due ragazzi alle spalle.

Ricomincio Da Qui Where stories live. Discover now