Ricomincio Da Qui

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Luca

Come tutte le mattine da quando ho cominciato il secondo anno di università sono qui, davanti casa di Beatrice che l'aspetto per dargli un passaggio. L'anno scorso quando lei non frequentava, gli unici a cui davo uno strappo tutti i giorni erano Claudio e Ludovica, ma per fortuna quest'anno hanno la loro auto, non per qualcosa, ma lei ci metteva davvero tanto tempo a prepararsi, certo sempre meno di Bea, ma siamo lì.

Con lei non mi lamento, anche perché sono sorpreso dal fatto che giorno per giorno diventa sempre più puntuale, devo ammetterlo non me lo aspettavo da lei.

Ed ecco che mentre la penso la vedo uscire da casa sua nella sua felpa nera e un jeans che le mette in mostra il suo culo perfetto.

Non posso fare a meno però di notare il suo viso, ieri sera è scappata via con Alessandro non appena siamo arrivati, non ho fatto in tempo nemmeno a seguirla perché la folla tra noi era tanta ed era impossibile. Ho avuto il tempo solo di notare i suoi occhi nel momento in cui per una frazione di secondo avevano incontrato i miei ed erano rossi, aveva pianto, mi gioco le palle.

Poi quell'idiota si è messo davanti a lei e non ho visto più nulla. Ludovica e le altre erano sorprese tanto quanto me quando hanno capito che era andata via, o meglio quando lei si è degnata di scrivere nel loro gruppo "Sono tornata a casa con Ale", almeno loro le ha avvertite, ai miei messaggi non ha nemmeno risposto.

«Ehi» mi dice quasi sussurrando quando entra in macchina.
«Che hai Bea?» Chiedo senza giri di parole e lei si gira per guardarmi, è strana.
«Niente, perché?» Risponde poi voltandosi subito verso la strada, odio quando si chiude in se stessa e soprattutto quando non mi guarda, io ho bisogno di guardarla negli occhi, quelli azzurri come il cielo in cui a volte mi ci perdo completamente. «Perché hai pianto?» Domando mentre lei continua a distogliere lo sguardo, sicuramente sta pensando a qualche balla da rifilarmi.

«Non ho pianto, forse è allergia» ecco lo sapevo, mentire non è mai stato il suo forte e infatti non posso non ridere, questo però la infastidisce visto il modo in cui mi sta guardando, ma non mi lamento, almeno mi guarda.
«Ieri sera era anche allergia allora?» Continuo io e lei sembra sorpresa, non pensava me ne fossi accorto evidentemente, mi sottovaluta.
«Tu come-» comincia a dire e la blocco.
«Ci siamo guardati ieri sera prima che scappassi via» scandisco bene le ultime parole per fargli capire il mio disappunto, potevo portarla io a casa senza problemi se me lo avesse chiesto.
«Ero e sono in uno dei miei soliti momenti» ammette lei e a me fa rabbia. Fa rabbia perché questi momenti riguardano quel coglione di Fabio e mi innervosisce parecchio il fatto che lei ne soffra ancora, mi manda fuori di testa.

«Ancora?» Dico scocciato ricevendo da lei un'inutile scrollata di spalle, poi metto in moto l'auto e parto, non ho bisogno di sapere altro.

Quando ci avviciniamo agli altri dopo il silenzio assordante per tutto il tragitto, lei finalmente parla, con tutti tranne che con me, e io non so proprio il motivo di questa sua freddezza.

Solitamente è il contrario, parla con me escludendo tutti. Quando arriva Alessandro con i suoi amichetti a lei quasi le brillano gli occhi e lo va ad abbracciare, addirittura la vedo sussurrargli qualcosa all'orecchio e lui poi lascia un bacio affettuoso sui suoi capelli, ma che mi sono perso? Se continua così perdo le staffe.

«Ragazze allora per stasera confermato?» Domanda Audry a Ludovica e Beatrice che annuiscono senza farci capire, per fortuna Claudio fa la domanda che avrei voluto fare io.
«Confermato cosa?»
«Serata tra donne» spiega Ludovica.
«E noi che facciamo?» Sbotta lui
«Voi fate un po' come vi pare, andate con Derek e gli altri a casa di Alan» d
Gli suggerisce sempre sua sorella.
«Voi che ne dite ragazzi?» Ci chiede Claudio guardando prima me e poi Giulio.
«Per me va bene» conferma Giulio «Anche per me» mi affretto a dire, anche se a quelle feste non mi diverto molto, ma almeno non me ne starò a casa a far niente di sabato sera, non se ne parla.