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Luca

Se questo sacco da boxe potesse parlare sono sicuro che adesso mi manderebbe a fanculo. «Ehi amico, vacci piano» suggerisce Jack accanto a me, ma lo ignoro.
Sferro pugni e calci senza fermarmi, ho bisogno di sfogarmi e questo è l'unico modo. L'altro sarebbe andare a casa di qualche coglione a caso, e non credo sia una buona idea. «Che c'è la biondina non è stata brava ieri sera?» Alza leggermente la voce Giulio per farsi sentire e io su quelle parole mi fermo di colpo guardandolo nella più totale confusione. «A quanto pare Zoe non lo ha fatto sfogare abbastanza se usa altri metodi» continua Jack rivolgendosi a Giulio con un sorriso malizioso. «Cosa c'entra lei?» Chiedo ai due sbuffando difronte alle loro ipotesi sul mio malumore. Sanno bene che quando sono incazzato invece dei soliti allenamenti prendo a pugni un sacco da boxe. «Solo le donne fanno questo effetto a noi uomini» spiega Giulio con fare da "so tutto io" e poi aggiunge «e tu stesso ieri ci hai detto che non venivi a bere una cosa con noi perché passavi la serata con Zoe» riporta le mie parole virgolettandole «Evidentemente non gliel'ha data» continua Claudio «Non è una che si fa problemi, l'hai vista?» Ribatte Jack «Beh sì, in effetti» continua Claudio pensandoci su «Parlate pure come se non ci fossi» mi limito a dire con insufficienza e poi prima di andare, mi tolgo i guantoni poggiandoli su una sedia posta lì accanto.

Non ho proprio voglia di scherzare

«Ma che fai? Te ne vai?» Chiede Jack e io annuisco con la testa nonostante sono di spalle e alzo il pollice in aria come risposta affermativa. Poi esco dalla palestra lasciandoli sicuramente sorpresi per il mio comportamento.
Entro in macchina e accendo una sigaretta, fanculo il mio auto divieto di non fumare in auto, sono troppo nervoso.
Prendo il mio cellulare e controllo se ci sono chiamate o messaggi, nulla, non si è fatta sentire. Certo sarà impegnata a parlare con il barista coglione in questo momento e non avrà tempo per me. Stringo con forza il volante sperando davvero che lui non la tocchi nemmeno con un dito altrimenti vado lì e gli spa... Un trillo del cellulare mi avvisa dell'arrivo di un messaggio. Sento i muscoli allentarsi leggermente alla vista del nome apparso sullo schermo

Bea
Sono a casa :)

"Bevo qualcosa con Dylan questo pomeriggio" mi ha detto dopo che l'ho riaccompagnata a casa questa mattina.
Io non le ho risposto, la mia faccia contrariata lo ha fatto per me. Cosa avrei dovuto dire, va bene? No, non mi stava bene.

Già il modo in cui le parlava domenica non mi è piaciuto affatto, e ho dovuto subirmi anche la cantilena di Beatrice sul fatto che non dovevo rivolgermi a lei in quel modo e anzi, addirittura non dovevo nemmeno intromettermi perché non era il caso. Quello quasi gli si buttava addosso e lei ha detto a me che non era il caso, io credo invece che era il minimo! Quindi d'accordo o no, mai le avrei impedito di andare a bere qualcosa con lui, non sarò io il tipo che la limiterà, o la metterà nelle condizioni di scegliere, lei è libera.
Solo che questo non vuol dire che io non possa essere incazzato.
La reazione che ho avuto domenica al locale mi è costata un paio di occhiatacce curiose, quelle che odio. Giulio in particolare, mi ha poi tenuto d'occhio per tutta la serata, ed è stato frustante. È terribile che il mio migliore amico abbia così tanto di me l'idea di "spezza cuori" da starmi con il fiato sul collo a ogni mio passo e a ogni mia parola con Beatrice, anche se non c'è né siamo scambiate più di tante visto che era arrabbiata.
Ma alla fine come biasimarlo, questo sono: una merda che tratta le ragazze con insufficienza.

Ma non lei. Lei mai.

Ovviamente poi mi sono fatto perdonare con i miei modi dolci che solo con lei riesco a tirare fuori e ho passato un'altra notte nel suo letto. Ho praticamente dormito per quasi una settimana con lei ed è stato uno strazio, a stento riuscivo a dormire. Anche nel suo pigiama largo con gli orsacchiotti mi faceva un certo effetto. Per fortuna questa notte è stata l'ultima visto che i suoi sono tornati in mattinata. Mi mancherà svegliarmi con la sua testa sul mio petto e il suo sorriso dolce dopo avermi detto "buongiorno" seguito da un bacio, ma se voglio continuare a rispettarla è meglio così. Non avrei resistito un altro giorno in più.

Sicuramente i miei genitori si tranquillizzeranno e non mi faranno più domande sul mio non dormire a casa, soprattutto mia madre, che si era preoccupata visto che per due giorni consecutivi non mi ero fermato a casa nemmeno per cambiarmi prima di andare all'università. Il fatto è che avevo già preso alcune cose proprio per evitare le sue ramanzine mattutine, ma lei è solo una mamma preoccupata che io, giovane scapestrato, per il momento non posso comprendere.
Ho mentito ai ragazzi per passare con lei tutta la serata, mangiando pizza portata a domicilio e guardando la televisione. Se qualcuno qualche mese fa, mi avesse detto che avrei passato delle serate innocue con una ragazza, gli avrei riso in faccia sicuramente.

Senza nemmeno accorgermene mi ritrovo davanti casa di Beatrice, mi guardo attorno come se non avessi guidato io per arrivare fin qui, la macchina dei suoi genitori è nel parcheggio, ovviamente sono in casa. Ma non mi importa, ho bisogno di vederla.

Ricomincio Da Qui Where stories live. Discover now