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Luca

Da quando sono arrivato al Keep Calm non ho fatto altro che guardare Beatrice. Il suo sorriso a trentadue denti per la presenza di suo fratello Oscar, la rendeva se possibile ancora più bella e dolce.
Dolcezza del suo viso che andava in contrasto con la sua uniforme che la rendeva sicuramente sexy, ma troppo succinta per i mie gusti. Alla fine non è la divisa in se per se a darmi sui nervi, ma gli sguardi di qualche curiosone invadente. Più volte in mia presenza hanno fatto apprezzamenti poco carini, se potessi li manderei via tutti quei tipi li.

Mi accorgo subito che sul suo volto, il sorriso fantastico, lascia spazio a una linea dritta e senza emozione. È lunatica sì, ma non così tanto. Faccio per voltarmi, cercando colui che ha fatto sì che la mia piccola si rabbuiasse e subito capisco, Zoe e Cristina, accompagnate da Derek e Alan che si dirigono proprio verso di noi.

Ma porca puttana, perché?

Noto Oscar guardare sua sorella, e lei mimargli un "è tutto okay" con un lieve sorriso. Segno che, non ha raccontato nulla dell'incontro che ha avuto con Cristina a casa di Alan. Il peggio probabilmente avviene quando Zoe si siede accanto a me, visto il posto libero. «Ehi tu» dice lei con un sorriso malizioso, lo stesso che la sera della festa aveva fatto più volte per ammaliarmi, ma francamente non è stato quello a far sì che io me la portassi a letto, ma la rabbia di aver visto Alessandro e Beatrice baciarsi.

La vogliamo chiamare "ripicca"?

Lo so, sono un figlio di puttana. Ma lei ci ha provato con me, e ovviamente non gli ho promesso nulla, non che lei me lo abbia chiesto.
Anche se ammetto che, è molto insistente sul fatto che voglia vedermi, manda spesso messaggi a cui però nemmeno rispondo.

«Ciao» rispondo con tono freddo, lo stesso che riservo a chi non mi va a genio.

Già non e che avessi una grande stima per lei, ma quel poco l'ho persa nell'esatto momento in cui quella sera a casa di Alan si è permessa di alzare la voce con Beatrice. Quel suo modo altezzoso proprio non mi è andato giù nonostante Bea si sia difesa egregiamente.

Ma io sono fatto così, metto subito le X sulle persone che non mi piacciono.

«Ehi non mi offri da bere?» Continua subito dopo lei con voce da gatta in calore «Prendi quello che vuoi» ribatto cercando di nascondere ancora il mio fastidio per la sua presenza. Non mi piace chi chiede, a me piace la spontaneità quella che a lei evidentemente manca.

Beatrice si avvicina ai nuovi arrivati, in modo molto professionale e chiede ad ognuno di loro le proprie ordinazioni. Derek attaccato a Ludovica come se non si vedessero da anni risponde "quello che vuoi tu". Alan dallo scemo che è sussurra "voglio te" che mi fa sorridere e scuotere la testa perché ormai ho imparato a capirlo e non c'è un attimo che parla seriamente, mentre Zoe si fa portavoce anche di Cristina ordinando due cocktail strani.

Guardo Beatrice guardarci di sottecchi e ho praticamente la conferma che è gelosa.

«Ti va di fare qualcosa dopo?» Suggerisce Zoe e io mi volto verso di lei con fare sorpreso, non sono abituato a così tanta schiettezza da parte di una ragazza «Ho da fare dopo» rispondo secco continuando a bere il mio martini «Cosa? Se posso sapere?» La sua voce risulta stridula anche se parla a bassa voce «Non puoi sapere» appena finisco la frase lei pare innervosirsi per il mio atteggiamento e finalmente se ne sta zitta.

La sua amica invece non ha aperto bocca nemmeno per un attimo e non posso non pensare che non ha senso che resti qui se deve comportarsi in questo modo, è come se avesse perso tutta la vitalità che aveva, è vuota.

Vedo Alan fare il giro del bancone non curante del fatto che Paul gli abbia detto che non poteva stare lì, è vero, ho capito che ha creato un rapporto solo di amicizia con Beatrice, ma il fatto che sia andato lì per dirgli una cosa in disparte non mi fa comunque tanto piacere soprattutto perché parla a bassa voce con fare misterioso. Quando vedo queste cose il mio corpo reagisce con fastidio e non ne posso fare a meno.

L'umore di Beatrice dopo qualunque cosa Alan gli abbia detto, non pare migliorare, anzi, se possibile la vedo rattristarsi ancora di più

Nel frattempo Zoe e Cristina vanno via e al loro posto mi si avvicina Giulio, pronto alle domande come sempre.

«Come mai ti sei comportato in quel modo con Zoe?» Evito di guardarlo perché continuare a dirgli bugie non è da me «pensavo che le cose stessero andando bene» aggiunge lui e inevitabilmente mi giro per le sue parole «Non ho mai detto questo» sbuffo irritato «No, ma la tua felicità di questo ultimo periodo lo conferma» continua lui e giuro che quando si comporta da pettegolo è insopportabile «Pensala come vuoi» la chiudo io cambiando poi argomento.

Quando quasi tutti intorno a mezzanotte vanno via compreso Oscar, il quale davvero non so come abbia fatto a resistere fino a ora, io resto lì con Beatrice, che per tutta la sera mi ha tenuto il broncio e non mi ha rivolto la parola.

«Puoi andare via anche tu» ribatte acida guardandomi a stento mentre passa uno strofinaccio sul bancone per ripulirlo da alcune gocce di cocktail «No, ti aspetto» lei fa spallucce e continua a ignorarmi fino alla fine del suo turno.
Salutiamo entrambi Paul e usciamo dal locale in silenzio provo ad avvicinarmi a lei per dargli un bacio ma mi schiva con prontezza. Scelgo così di restare in silenzio fino a quando non arriviamo a casa sua, sarebbe capace di andarsene a piedi se si arrabbia.

Appena arriviamo cerco un ulteriore contatto con lei, ma lei gira ancora una volta la testa proprio come immaginavo.

«Che ti prende?» Domando irritato «Niente» risponde subito lei
«Allora perché non mi baci?» Accarezzo i suoi capelli portandone una ciocca dietro al suo orecchio, per permettermi di guardarla meglio «Non mi va» sussurra lei con quella voce che va in contrasto con il suo corpo che si rilassa sotto il mio tocco.

Un sorriso inevitabilmente cresce sulle mie labbra per la sua risposta visto che mai è successo che non voleva baciarmi.

«Che ti ridi?» Sbotta lei cercando di sembrare ancora stizzita con me «Ti ha infastidito Zoe, non è vero?» So che è così «La puttanella che ci provava, vorrai dire» mi guarda di traverso dopo "avermi corretto".
Avvicino la mia mano al suo viso e la obbligo a voltarsi verso di me «Io voglio solo te» ammetto appena i suoi occhi incontrano i miei, mentre i suoi si allargano per la sorpresa.

Io stupito dalla mia dichiarazione inaspettata, resto in silenzio senza parole.

E lei a fare la prima mossa baciandomi prima dolcemente, e poi con passione, quella che mi fa perdere la testa.

Ricomincio Da Qui Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora