Capitolo 27

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Il resto dell'estate lo trascorsi dai miei genitori, nel mondo babbano. Non raccontai loro dello spiacevole incontro con Voldemort, ma dissi semplicemente di voler passare un po' di tempo insieme a loro e ci credettero.

Settembre arrivò in fretta, non ero riuscita a parlare con Draco in alcun modo e la cosa mi aveva distrutta, solitamente mi scriveva molte lettere, ma quella estate non me ne aveva inviata nemmeno una.

Non potevo biasimarlo però, con tutto quello che probabilmente stava passando.

Quando arrivai in treno, per prima cosa salutai mia sorella, dopodiché incontrai Harry Potter.

<Ciao Harry, passato una buona estate?> Domandai innocentemente, rendendomi conto dopo della cazzata che avevo detto.

Come poteva essere andata bene, con tutte le voci brutte che giravano sul suo conto, sul fatto che fosse un bugiardo, un imbroglione e tutto il resto. Tutti i giornali parlavano di lui.

<Oh magnifica, davvero! Rischio solamente di andare ad Azkaban per essermi inventato il ritorno di Voldemort!> Urlò, sentii un brivido a quelle parole, e mi venne nuovamente in mente quello sguardo, la sua faccia, mi venne in mente Voldemort.

Ma non dissi a nessuno del mio incontro con lui, nemmeno a mia sorella, a Harry o Astoria. Nessuno lo sapeva.

<Scusami Harry, non ci avevo pensato.> Risposi alzando le spalle. La sua rabbia svanì improvvisamente e si mise una mano sulla testa.

<Tranquilla April, va tutto bene. Scusami se ho urlato in questo modo. Passa una buona giornata.> Detto ciò di allontanò in un nuovo vagone, ed io andai alla ricerca della mia migliore amica.

Tra me e Draco andava abbastanza bene, a parte qualche litigio.

Quando la Umbridge arrivò, le cose cambiarono.
Io mi unii all'esercito di Silente, creato da Harry per imparare difesa contro le arti oscure, e Draco si era unito alla squadra di inquisizione, per scoprire cosa stessimo facendo noi.

In pratica eravamo nemici, senza saperlo; o meglio, io ero a conoscenza di questo fatto ma lui no, ed ogni volta che ci vedevamo mi forniva sempre più informazioni sulla squadra d'inquisizione, e ciò era totalmente a mio favore, anche se mi sentivo terribilmente in colpa ogni volta.

Ogni pomeriggio ci radunavamo nella stanza delle necessità, con l'intento di imparare qualche incantesimo utile nei duelli.

Spesso ero davvero tentata di rivelare a Draco ciò che in realtà facevo dopo aver trascorso le giornate insieme, perché mi fidavo di lui, so che non mi avrebbe comunque lasciato perché mi amava.

Non dirlo nemmeno ad Astoria però mi faceva male, purtroppo non era la prima volta che le avevo mentito, inoltre lei non aveva niente a che fare con la squadra d'inquisizione e sapevo che mi avrebbe comunque aiutata ad ogni costo, dal momento che era una delle persone più importanti della mia vita e sapevo quanto le facevano male le bugie, la cosa che odiava più al mondo.

A volte Draco si divertiva a togliere punti ai Grifondoro solo per dispetto, inventandosi qualche scusa banale e approfittava del suo potere di prefetto. Questa cosa mi faceva innervosire, soprattutto perché poi dovevo assistere alle scenate e ai lamenti da parte di Hermione sul fatto di abusare del suo potere.

Dopo pranzo, mentre stavo tornando nella mia stanza nei sotterranei, sentii qualcuno afferrarmi il polso e mi voltai.

<Hermione! Che succede?>

<April, mi raccomando, promettimi che non gli dirai nulla. È molto importante e lo sai. Se ci scoprono saranno guai per tutti. Non vuoi questo vero? Bene, allora non raccontargli mai nemmeno un piccolo indizio che possa aiutarlo a farci beccare.>

<Ne abbiamo già parlato milioni di volte dai!> Risposi ridendo di fronte alla sua espressione preoccupata.

<Sono seria April. Me lo prometti? È importante.>

<Uff, va bene. Te lo prometto. Ora devo andare, ci vediamo sorellina.>

Tornai in dormitorio e trovai un biglietto appoggiato sulla scrivania.

<Raggiungimi alle 14:00 al Lago Nero. Non fare tardi.  D. M>

Guardai l'orologio presente nella mia stanza. 13:50.

Afferrai una maglietta dall'armadio, mi truccai con dell'illuminante e del mascara e uscii, dirigendomi verso la destinazione decisa dal biondo.

Lo trovai seduto su un telo sotto un grande albero che faceva un'ampia ombra, mi sedetti accanto a lui e lo guardai pensierosa.

<Perché mi hai chiamata?> Domandai aggrottando le sopracciglia.

<Non vuoi passare del tempo con il tuo ragazzo?> Rispose con uno sguardo dolce e innocente.

<Certo che sì.> Lo baciai delicatamente e lui volle approfondire quel bacio, spingendomi sul telo e posizionandosi a cavalcioni sopra di me. Mi lasciò dei baci sul collo e nella pancia, fino a quando si interruppe.

<Ehi April, hai fame?> Ridacchiò sedendosi e io appoggiai la mia testa sulla sua spalla, annuendo come una bambina a cui è stato regalato un bellissimo giocattolo nuovo.

<Ho portato qualcosa da mangiare.> Prese da uno zaino delle crostate, merendine e dolci e li mise sopra il telo. Dopo mangiato mi volle la fantastica idea di fare il bagno nel lago.

Draco stava prendendo un po' di sole sdraiato a pancia in su, ed io iniziai a scuoterlo per farlo alzare, tentando di convincerlo a venire con me.

<Sembri una bambina.> Disse spostandosi infastidito dal mio comportamento.
<Dai vieni a fare il bagno con me.> Insistetti fino a quando, esausto, si alzò sbuffando.

<Vuoi fare il bagno? Vuoi farlo? Bene.> Pochi attimi dopo mi prese in braccio e cominciò a camminare verso il lago.

<Draco, che stai facendo? Mettimi giù!> Arrivò di fronte ad esso e nonostante i miei lamenti mi buttò nell'acqua fredda e tornò a stendersi sul telo sotto l'albero, come se non fosse successo nulla.

<Draco!> Urlai tornando in superficie. L'acqua era congelata, forse aveva ragione Draco, ma ero troppo orgogliosa per ammetterlo.

Prima che potessi uscire dalla gelida acqua del Lago Nero Draco si tolse la maglietta e si buttò all'interno di essa, riemergendo con i capelli completamente bagnati, che cadevano spettinati sulla fronte, con un ampio sorriso.

<È davvero fredda!> Esclamò sistemandosi la chioma bionda. Mi lasciai sfuggire una risata, e subito dopo anche lui rise. Dopo un lunghissimo bagno decidemmo entrambi di uscire dall'acqua, mi asciugai e infine mi sdraiai sopra il telo.

Draco mi scrutò per qualche secondo, e dopo il suo sorriso cominciò a svanire.
<April. Ti posso fare una domanda?>

SPAZIO AUTRICE:
QUALE SARÀ LA DOMANDA DI DRACO?

SCUSATEMI DAVVERO MOLTO PER IL RITARDO <3 COSA NE PENSATE DI QUESTO CAPITOLO? FATEMI SAPERE <3

MINE - Draco MalfoyWhere stories live. Discover now